Capitolo 8 : Don't take us for granted

307 11 9
                                    

                 

"Quando andiamo a dormire, portiamo con noi i pensieri della giornata e con essi anche i dubbi e le certezze. Al mattino, la prima cosa che facciamo è cercare di capire se tutto quell'insieme di emozioni e situazioni, positive e negative, siano ancora lì o siano sparite, trasportate dall'oscurità."

*****

Casa Casillas - Ore 08,00

Mi ha sorriso.

Mi ha sorriso esattamente come allora, come faceva sempre quando mi scorgeva in mezzo alla folla, quando uscivo dal campo felice per una vittoria, quando mi vedeva seduto sotto il nostro albero.

Questo è il potere di Miranda: riuscire a dire tutto con un gesto semplice come un sorriso, le parole per noi sono sempre state superflue.

"Amore, sei già sveglio" borbotta Isabel, dandomi un bacio sulla testa.

"Sì, mi sono alzato presto" rispondo sorridendole.

"Hai allenamento oggi?" mi domanda versandosi il caffè.

"Sì, ma dovrei finire alle 15. Tu che programmi hai?" le chiedo di rimando mordendo un biscotto.

"Ho un servizio fotografico a mezzogiorno e spero che non la tirino troppo per le lunghe" alza gli occhi al cielo.

"Speriamo".

"Come è andata la cena dai tuoi ieri sera?" cambia argomento.

"Bene, c'era anche Alicia" dico tranquillo.

"E Miranda non è venuta?"

"No, aveva da fare con Sergio" le rispondo distrattamente.

"Eheheh, immagino che da fare" ridacchia.

"Andavano a cena" replico secco.

"Beh, ovvio, prima cena e poi.. d'altra parte anche noi abbiamo fatto così, non penso che loro due siano diversi" ribatte afferrando una fetta biscottata integrale.

"Sì, probabile" concludo sentendo di nuovo quella strana sensazione "Ma non ho visto Sergio nei paraggi ieri sera".

"E tu che ne sai?" mi domanda, lanciandomi un'occhiata perplessa.

"Stavo chiudendo la finestra e anche Randy stava facendo lo stesso, mi ha salutato e non ho visto nessuno dietro di lei in camera da letto" spiego.

"Questo non vuol dire che lui non ci fosse!" dice con una tranquillità che mi innervosisce.

"Può darsi, in ogni caso non sono affari miei" ribatto acido.

"Ok, ok, caspita, sei proprio suscettibile quando si tratta di Miranda" replica con uno strano tono.

"Cambiamo argomento, ok?" la prego, anche se più di una richiesta è un'affermazione.

"Va bene. Dobbiamo pensare a che regalo comprare ad Alicia".

Mi blocco davanti a questa frase, pensando che gli altri anni io e Miranda organizzavamo sempre qualcosa di speciale per lei, avevamo quasi un rituale, anche se l'anno scorso è saltato: Randy era partita ed Alicia non ha nemmeno voluto festeggiare...

"Non lo so vediamo, prima devo sistemare una questione" le dico alzandomi.

"E ora dove vai?" mi chiede perplessa.

"Da Miranda, devo parlarle di una cosa prima che vada al lavoro. A dopo" rispondo dandole un fugace bacio sulle labbra ed uscendo di corsa dalla porta.

*****

"Attento Iker, per cercare di risolvere una situazione, corri il rischio di ritrovarti nei guai in un'altra..".

A thin borderline || Ramos, CasillasOnde histórias criam vida. Descubra agora