Capitolo 26: Angel Flying Too Close To The Ground

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"Buongiorno Madrid. Il mese di agosto volge al termine e con esso anche le vacanze. Il bilancio di questa estate non può che essere positivo per la vostra Gossip Girl, perché ho avuto tante cose da raccontare e da mostrarvi. Dunque fine estate, gente, ma anche inizio stagione per il Real Madrid e per i suoi personaggi. A proposito, sono curiosa di sapere cosa farà Iker di ritorno dagli States..."

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Casa Ramos - Ore 08,00

Faccio ancora fatica a rendermi conto dell'evoluzione delle cose.

Anche stamattina sono ferma a guardare il pentolino del latte sul fuoco e mille pensieri mi attraversano la mente: nel giro di pochi mesi le cose sono cambiate, stravolte, ribaltate.

Fino a qualche settimana fa sarei stata a casa a preparare la colazione per me ed Iker e ora praticamente vivo a casa di Sergio da una settimana.

Porto istintivamente una mano al collo e accarezzo la collana che mi ha regalato: dalla notte di San Lorenzo non l'ho più tolta.

Due braccia forti mi stringono da dietro: "Buongiorno amore mio" mi sussurra Sergio all'orecchio.

"Buongiorno a te" rispondo poggiando le mani sulle sue braccia e voltandomi leggermente per baciarlo.

"Pensierosa?" mi chiede poggiando il mento sulla mia spalla sinistra.

"Un po'" confermo.

Allunga la mano e spegne il fornello, poi mi fa delicatamente girare verso il suo viso.

"E' per Iker?" mi chiede guardandomi negli occhi.

"No, lui non mi preoccupa" rispondo pacata.

"Ehi, guarda che puoi dirmelo. Io lo comprendo, d'altra parte fino a qualche settimana fa eri con lui" ribatte scostandomi una ciocca di capelli.

"Sì, ma ora sono serena. So quello che voglio" sorrido accarezzandogli una guancia.

"E cosa vuoi?" mi sussurra a fior di labbra.

"Te" rispondo prima di baciarlo con trasporto.

Ci stacchiamo, ma rimaniamo abbracciati per un lungo momento.

"Sai che devo parlargli, vero?" gli dico.

"Sì, lo so" risponde semplicemente.

"Sei preoccupato?" gli domando dolcemente.

"No, mi fido di te e poi stavolta è diverso" asserisce sicuro.

"Ah sì?" dico sorpresa fissandolo.

"Sì" conferma.

"E cosa te lo fa credere?" chiedo curiosa.

"L'espressione dei tuoi occhi. Non mi avevi mai guardato in questo modo" sussurra "E poi hai questo" aggiunge sfiorando con le dita il talismano, prima di posare un bacio sul punto in cui la collana incontra il mio collo.

Istintivamente chiudo gli occhi e sospiro.

Sergio come al solito ha capito perfettamente come stessero le cose.

"Mi sa che devo sbrigarmi o farò tardi al lavoro" dico spostandomi per andare a versare il latte nelle tazze.

"E se invece facessimo colazione al bar e occupassimo questo tempo in modo migliore?" chiede Sergio, prima di travolgermi con un fiume di baci che scorrono sul mio corpo come lava incandescente.

La risposta è chiaramente un muto assenso: mai come in questo caso le parole sono superflue.

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A thin borderline || Ramos, CasillasWhere stories live. Discover now