Capitolo 38: Nobody Taught Us To Quit.

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"Per fortuna le cose si sono sistemate e la nostra Alicia è tornata da noi sana e salva e con una bellissima bambina che porta lo stesso nome dell'etichetta discografica di Miranda, simbolo di unione e amicizia tra i tre. E a proposito di Miranda, ci siamo persi qualcosa? Chi sarebbe ora questo rampante giovanotto arrivato di proposito dagli Stati Uniti?"

*****

Casa Cooper - Ore 08,00

Sono già alla terza tazza di caffè e sono solo le 8 del mattino.

La verità è che gli eventi degli ultimi giorni mi hanno veramente sconvolto: prima la notizia arrivata all'improvviso, poi il coma di Alicia, Sergio e come ciliegina sulla torta, Michael.

Non mi aspettavo il suo arrivo, non certo così all'improvviso.

"Buongiorno" sento dire da una voce alle mie spalle.

Sussulto per la sorpresa, talmente sono abituata ad essere sola in casa.

"Buongiorno" rispondo.

"Scusa non volevo spaventarti" dice Michael con la sua solita voce gentile.

"Non preoccuparti, non fa niente. Vuoi un caffè?" domando cortese.

"Sì, grazie" sorride sedendosi al tavolo.

"Mi dispiace, ma ti toccherà il caffè della macchinetta. Niente american coffee qui" ridacchio.

"Sopravviverò" afferma guardandomi con attenzione.

Mi do' da fare anche per sfuggire al suo sguardo inquisitore, ma alla fine mi tocca fare i conti con la realtà: "Ieri ho lasciato perdere perché ho capito che era un momento particolare, Miranda, ma ora vorrei qualche chiarimento" dice con voce pacata.

Poggio la tazzina davanti a lui e mi siedo pronta ad affrontare le cose: "Mi dispiace di non averti detto niente e di essere sparita così all'improvviso, ma ho ricevuto la notizia per telefono e sai quanto Alicia conti per me".

"Lo so, Randy, ma hai idea della situazione in cui ci hai lasciato? Insomma, la tua segretaria diceva che eri rintracciabile al cellulare, invece continuavo a chiamarti e c'era sempre la segreteria! Gli appuntamenti, le riunioni, tutto saltato all'improvviso" sbotta.

"Hai ragione, Mike è che.." provo a giustificarmi.

"Miranda, sei il presidente di un'etichetta ora. Sei responsabile di tutto e devi tenerne conto" mi rimprovera.

"Lo so" dico con veemenza.

"La Sunlight deve distribuire ciò che tu produrrai e tra poco più di un mese è Natale e sai che questo periodo per noi è importantissimo" mi ricorda.

"Michael credi che non lo sappia? Ma la mia migliore amica stava per morire ed io non c'ero, lo capisci? Le avevo promesso che ci sarei stata al momento del parto ed invece ero seduta dietro una scrivania a leggere il rapporto dell'ufficio marketing, mentre lei e sua figlia combattevano per non morire. Amo il mio lavoro, ma ci sono delle priorità. Niente vale di più della mia famiglia e Alicia ed Iker sono la mia famiglia" rispondo con ira.

Lui mi guarda attentamente, poi sospira scuotendo la testa.

"Sei veramente incredibile, lo sai? Ci sono persone che ucciderebbero per avere il tuo posto, passerebbero sopra le loro madri per fare carriera e tu saresti disposta a mollare tutto per la tua migliore amica" dice quasi a se stesso.

"Lo farei se fosse necessario" confermo con forza.

"Non ho il minimo dubbio. E' per questo che ti trovo straordinaria" dice allungando la mano e posandola sulla mia.

A thin borderline || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora