Capitolo 28: The Birth And The Death Of The Day

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"Siamo già giunti al mese di ottobre ed il clima inizia a raffreddarsi in quel di Madrid. Il tempo passa e con esso anche le vite dei nostri amici vanno avanti o meglio corrono: nelle ultime settimane abbiamo assistito al trasloco di Isabel a casa di Iker e alla convivenza "a case alterne" di Sergio e Miranda. Come dice il detto: chi ha tempo, non aspetti tempo e direi che i nostri protagonisti lo hanno preso in parola...".

*****

Casa Casillas - Ore 08,00

"Amoreeeee" grida Isabel saltandomi addosso.

"Ehi, quanto entusiasmo!" le dico afferrandola al volo.

"Sì, sono eccitatissima, perché finalmente oggi girerò lo spot e poi avrò un periodo di riposo da poter dedicare interamente a te" risponde baciandomi.

Rispondo al suo bacio: "Sono contento, ultimamente eri un po' troppo spesso fuori e soprattutto troppo a contatto con i modelli" aggiungo piccato guardandola di traverso.

"Ma dai, amore, lo sai che è il mio lavoro! E poi non cambierei nessuno di quei modelli per te!" ribatte serrandomi in un abbraccio.

La stringo forte a me.

Sono contento che ci sia, mi rende allegro, riempie le mie giornate e mi fa stare bene.

"A proposito, per stasera hai saputo niente?" domanda interrompendo i miei pensieri.

"No, mia madre fa la vaga. Probabilmente avrà in mente qualcosa" dico alzando gli occhi il cielo.

Eh sì, perché proprio ieri è arrivata una telefonata di mia madre, versione super eccitata, che mi chiedeva (per modo di dire, più che altro mi intimava) di andare a cena a casa l'indomani, cioè stasera. Dio solo sa cosa diamine ha in mente...

"Beh, fa niente. Sarà una bella serata in famiglia" risponde tranquilla Isabel facendo spallucce.

"Sì, sì" penso tra me e me "si vede che non la conosci".

Casa Cooper - Stesso momento...

"Questo è per la doccia vestita che mi hai fatto fare ieri sera" grido.

"Ah sì? E questo è per l'attesa di due ore, mentre tu finivi di cazzeggiare al telefono" ribatte.

"Non cazzeggiavo, svolgevo il mio onesto compito di amica del cuore" rispondo facendogli la linguaccia e schivando l'ennesima cuscinata.

"Ora si chiama così? Pensa che fino a qualche ora fa lo avrei chiamato spettegolare" mi deride Sergio.

"Vuoi la guerra? Stai sicuro che l'avrai" dico tirandogli un cuscino e lanciandomi poi su di lui.

"Oh, il corpo a corpo, proprio quello che aspettavo!" ghigna, prima di rovesciarmi sul letto ed iniziare a farmi il solletico.

"Ahahahahahah, non cedo, non cedo nemmeno sotto solletico" ripeto continuando a ridere.

"Ah no? Allora mi ispiro a Twilight e provo a darti un bel morsetto proprio qui" dice prima di poggiare le labbra sul mio collo e iniziando a morderlo.

"Non penserai veramente di..." ma non riesco a finire che già mi ha stampato un bel succhiotto.

"Ti odio, adesso non basterà un chilo di fondotinta a coprirlo" mi lamento fingendo esasperazione.

"Oh poverina lei, con questo collo martoriato! Vediamo se posso rimediare" risponde iniziando a dare dei piccoli baci teneri lì dove il segno iniziava a comparire.

Immediatamente mi rilasso, godendo della dolcezza di quel momento.

"Lo vedi che alla fine vinco sempre io?" mi sussurra Sergio prima di iniziare a ridacchiare.

A thin borderline || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora