Capitolo 13 : You gotta go there to come back

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"Esiste una legge non scritta secondo cui quando accade un evento significativo, in positivo o in negativo, il momento veramente migliore o peggiore, a seconda dei casi, sia il giorno seguente.

E a giudicare dalle espressioni dei nostri amici, credo che non sia una semplice diceria popolare...".

*****

Casa Casillas - Ore 08,30

Non ho chiuso occhio.

E come potrei dopo quello che è successo?

Ho passato queste ore sdraiato sul divano, ancora vestito ed in cerca di risposte.

Mi sento uno schifo per aver fatto soffrire Isabel ma, nonostante tutto, non è a lei che va la mia mente...

Il suono del campanello mi distrae dai miei pensieri: mi alzo controvoglia e vado ad aprire, trovandomi davanti il volto serio di Alicia.

"Sei uno straccio" commenta entrando.

"Come potrebbe essere altrimenti?" rispondo chiudendo la porta e tornando a sdraiarmi.

"Come ti senti?" mi domanda dopo essersi piazzata davanti a me a gambe incrociate.

"Vuoto" replico senza distogliere lo sguardo dal soffitto.

"Si può sapere come diamine ti è venuto in mente di combinare quel casino?" mi rimprovera con dolcezza.

"Ho perso la testa. Quando ho avuto il sospetto di poter essere io la persona in questione, non ho capito più niente" confesso.

"Non è la prima volta che il cervello ti va in cortocircuito" ribatte cercando di farmi sorridere, ma non ci riesce.

"Sono io, vero? Sono io la causa di tutto" ripeto serio.

Alicia non risponde e abbassa gli occhi.

"Cazzo, ma come potevo saperlo?!" esplodo prima di alzarmi di colpo dal divano ed iniziare a girare per la stanza come una tigre in gabbia "Come potevo anche solo lontanamente pensare cosa ci fosse dietro?!"

"Perspicace non lo sei mai stato, ma in un certo senso ammetto di essere rimasta stupita: ad un certo punto era talmente palese che se ne erano accorti tutti.. tutti tranne te" conclude.

"E tu non potevi dirmelo?" l'aggredisco "Come hai potuto tenermelo nascosto?"

"Iker non potevo dirtelo" ribatte sulla difensiva.

"Certo, tu devi sempre difendere la tua adorata Miranda, invece di pensare a me, l'unico che ti è stato vicino quando lei se n'è andata come se niente fosse" sbraito.

"Tanto per cominciare tu non c'eri accanto a me è chiaro? Non c'eri, perché eri troppo impegnato a piangerti addosso o a farti consolare dal manico di scopa: non solo dovevo affrontare la mia sofferenza, ma badare anche alla tua, senza che ti preoccupassi una volta soltanto di quanto potesse costare a me!" tuona "Fino a prova contraria, l'amicizia dovrebbe essere bilaterale ed in tutto questo tempo non te l'ho mai rinfacciato, ma questa volta hai toccato il fondo. E' vero, l'ho coperta, perché ho compreso le sue ragioni e perché c'ero io affianco a lei, mentre si struggeva per te e tu eri troppo impegnato con Eva per renderti conto di cosa stava succedendo sotto al tuo naso!".

Rimango basito a guardarla, le sue parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco con inaudita violenza: "Non ti sto incolpando, io..".

"Iker, non puoi sempre dire o fare cazzate e poi inventare scuse patetiche per giustificarti: cresci una buona volta e deciditi ad affrontare le cose da adulto! Lei è nella casa accanto, a meno di 20 metri ed invece stai qui a guardare il soffitto aspettando che la soluzione ti piova dal cielo, ma non è così che funziona, sai? Devi uscire ed affrontare quella dannata paura che ti impedisce di andare da lei e capire cosa sia successo, la stessa dannata paura che ti impedisce di vedere dentro di te e capire che sei innamorato di lei dai tempi delle elementari, solo che sarebbe troppo duro da ammettere con te stesso: molto meglio amare altre donne e cercare di mettere da parte tutto il resto. Vuoi veramente sapere perché sei rimasto così distrutto dalla sua partenza? Perché per la prima volta ti sei reso conto che l'avevi persa, la sua finestra era chiusa, la porta serrata a doppia mandata, esattamente come il tuo cuore. Tu ami, ma manca sempre qualcosa, quel qualcosa che dopo un po' di tempo fa terminare tutte le tue relazioni: possibile che tu non ti sia mai domandato perché? Beh, forse sarebbe ora" dice prima di avviarsi all'ingresso "Impara ad essere sincero con te stesso e poi torniamo a discutere" conclude chiudendosi la porta alle spalle.

A thin borderline || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora