Capitolo 21: Feels Like Letting Go

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"Esistono momenti nella vita in cui crediamo fortemente di avere tutto ciò che desideriamo: amore, lavoro, amici, denaro. Tutto quello che vogliamo è lì. Ma siamo proprio sicuri che sia quello che vogliamo davvero?"

*****

Sunlight Records - Ore 12,00

Sono rientrata a Madrid ormai da qualche giorno: purtroppo la mia presenza in Sudafrica è stata proprio toccata e fuga o rischiavo di rimanere senza lavoro.

Iker è parso molto felice di vedermi e ha passato con me ogni momento disponibile, un paio d'ore per essere precisi e sono stata veramente contenta di questo.

Tuttavia, in questo momento, il mio pensiero non è rivolto a Iker...

In Sudafrica, qualche giorno prima...

"Ciao" dico alla persona seduta su una panchina semi-nascosta.

Sergio alza gli occhi ed il suo sguardo cambia, come succede sempre quando mi vede.

"Ciao" risponde tornando a guardare altrove.

"Posso?" gli chiedo avvicinandomi alla panchina.

Lui si limita ad annuire.

"Che ci fai qui tutto solo?" domando sedendomi e girandomi verso di lui.

"Penso" risponde semplicemente.

"A cosa, se posso?" insisto.

Lui si volta a guardarmi, poi distoglie nuovamente lo sguardo: "A tante cose" si limite a dire.

"Capisco" replico a mia volta.

Il silenzio incombe su di noi, finchè non è lui a romperlo: "Come mai non sei con Iker?"

"Del Bosque lo ha rapito per un po', credo che debbano discutere con un tizio della Federazione" rispondo.

"Hai fatto bene a venire. Iker sentiva molto la tua mancanza" dice serio.

"Solo Iker?" e le parole mi scappano di bocca prima che possa fermarle.

Lui mi guarda per un lungo attimo, poi torna a fissare l'orizzonte: "Beh, sei la sua ragazza. La cosa importante è che manchi a lui".

"Perché mi hai mandato quel messaggio?" gli domando improvvisamente.

Lo vedo quasi sussultare, ma il suo volto rimane impassibile: "Quale messaggio?"

"Lo sai quale" ribatto.

"No, non lo so" replica.

"Sergio, smettila di mentire e dimmi semplicemente perché" mi altero.

Lui si gira a guardarmi e la sua espressione diventa dura: "Non lo immagini il perché?"

"No" rispondo.

"Bugiarda" mi aggredisce.

"Cosa?!? Ma che diavolo stai dicendo?" gli domando stupita.

"O sei una bugiarda o sei totalmente stupida. A te la scelta" ribatte alzandosi di colpo.

"Aspetta dove vai? Stiamo parlando!" lo raggiungo provando a trattenerlo per un braccio.

"Non abbiamo niente di cui parlare" dice secco.

"Codardo!" urlo arrabbiata.

Lo vedo bloccarsi di colpo e tornare indietro in un lampo, prendendomi per un polso e trascinandomi lontano dagli sguardi delle persone vicine: "Come osi darmi del codardo, eh?"

A thin borderline || Ramos, CasillasWhere stories live. Discover now