Capitolo 11 : Every picture tells a story

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"Quando ci lasciamo trasportare dai sogni o dai momenti magici, non pensiamo mai alle conseguenze, ma quando ci svegliamo e torniamo alla realtà, la vita ci presenta il conto, condito con una notevole quantità di sensi di colpa".

*****

Santiago Bernabeu - Ore 16,00

Non riesco a staccare gli occhi da Sergio e dal suo contagioso sorriso che regala a Cristiano dopo l'ennesima grande azione.

Mi sento in colpa, inutile negarlo. Mi sento in colpa, perché Sergio non lo merita, perché Iker non lo merita, perché io non lo merito. Io non merito di far soffrire l'uno o l'altro, non merito di soffrire neanche io, da quel punto di vista ho già dato ampiamente: il problema è che ho desiderato quel bacio con tutta me stessa, lo desideravo da mesi, da anni e credevo di aver risolto la questione scappando lontano prima e relazionandomi con Sergio poi.

Questo bacio paradossalmente mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire che il mio ritorno non era stato dettato solo dalla voglia di rivedere la mia città e Alicia, quanto dal desiderio di ritrovare lui, forte della mia nuova consapevolezza, ossia che c'era Sergio nella mia vita. Sergio era la mia ancora, la mia forza, il mio appiglio per convincermi che potevo vivere senza Iker, senza provare quel batticuore assurdo, senza sentire l'eco della sua risata o la dolcezza dei suoi sussurri: e ora, questo castello che ho creato inizia pesantemente a scricchiolare.

"Randy?" mi chiama per la centesima volta Alicia, seduta affianco a me come sempre.

"Sì?" le dico girandomi a guardarla.

"Dove sei?" mi domanda ironica.

Apro le braccia per farle capire che sono lì davanti, ma lei scuote la testa riccioluta: "Intendo con la mente".

"I miei pensieri sono per Sergio" le confesso.

"Certo non è una cosa semplice. Pensi di dirglielo?" mi chiede seguendo anche lei con lo sguardo il sivigliano.

"No, non adesso almeno" dico convinta e sono sicura che è meglio così.

"Pensi che Iker gliene parlerà?" domanda seria.

"No, d'altra parte anche lui ha i suoi problemi con Isabel. Dubito che decida di dirlo a Sergio" affermo.

"Cosa pensate di fare adesso?" chiede Alicia dopo un attimo di silenzio.

"Dimenticare" rispondo di getto.

Alicia si gira a guardarmi: "Non ti è bastato scappare in America per dimenticare, pensi di poterlo fare qui, abitando affianco a casa sua?" domanda sarcastica.

"Non ho scelta, Ali. Devo dimenticare questo incidente di percorso e dedicarmi a Sergio" affermo decisa.

"Randy, non è solo una decisione tua, ok? Ed in ogni caso che razza di storia vuoi creare con Sergio, quando il tuo cuore è ancora per Iker?!" dice seria.

"Il mio cuore non è per Iker, il mio cuore è per me e sarà solo per Sergio da ora in poi, nessun altro incidente di percorso" affermo senza distogliere lo sguardo dal sivigliano.

"Miranda, non puoi continuare a comportarti come se i tuoi sentimenti non esistessero, come se tu ed Iker foste stati frutto di un incontro casuale tra due estranei! Quello che c'è dietro è troppo importante e forte per metterlo da parte. Quanto durerete senza parlarvi? Evitandovi o facendo finta che non esistiate?" mi rimprovera.

Sospiro: "Hai ragione, Ali, so che hai ragione, ma non vedo altra soluzione. Non ci siamo nemmeno guardati da ieri sera, mi è passato accanto stamattina facendo finta di niente e se questo da una parte è stato un bene, dall'altra mi ha ferito a morte. E lì ho capito che era stato solo l'ennesimo errore: non voglio ricominciare a stare male, voglio solo costruire il mio futuro lavorativo con la mia casa discografica e quello personale e voglio farlo con Sergio" concludo.

A thin borderline || Ramos, CasillasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora