Capitolo 41: Asleep At Heaven's Gate

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"Credo che mi ci vorrà molto più di una pagina sul blog per spiegare tutto quello che è successo. Una storia come questa non poteva non conservare per la fine l'ennesimo colpo di scena anche se, spesso, le cose non sono esattamente come sembrano..."

*****

New York - 30 dicembre

"Iker" sussurro.

Lui sorride e allarga le braccia, mentre io gli corro incontro e mi fiondo addosso a lui.

"Iker" ripeto incredula.

"Ciao principessa" dice ridendo e ricambiando la stretta.

"Non ci credo" bisbiglio.

"Credici" risponde con lo stesso tono.

"Che ci fai qui?" gli domando scostandomi leggermente.

"Avevo voglia di fare un giro fuori città" replica vago.

"Oh certo ed è chiaro che chiunque voglia fare un giro fuori Madrid decida di venire a New York" lo derido.

"Ok. Non volevo lasciarti da sola per Capodanno" risponde "Già l'idea di come hai passato il Natale ha fatto venire la depressione sia a me che ad Alicia".

"Oh tesoro, vieni qui" replico stringendolo ancora una volta.

"E poi che diamine, avevi passato già lo scorso anno in questa città in preda ad orribili pensieri e non volevamo che accadesse di nuovo" aggiunge.

"Volevamo? Al plurale?" chiedo perplessa.

"Sì, al plurale" sorride prendendomi delicatamente per le spalle e facendomi voltare verso l'altro lato del ponte.

Ed in quel momento lì vedo, tutti avvolti in pesanti cappotti, sciarpe e quant'altro: Guti, Alicia, Mia e... Sara.

"Sorpresa!" urlano.

Io esplodo in un grido di gioia e gli corro incontro, stringendo fortissimo Alicia: "Quanto mi sei mancata!" le dico.

"Mai quanto mi sei mancata tu" risponde commossa.

"Ehi, ci sono anch'io" borbotta Josè.

"Amore mio" dico.

"Eh lo so, faccio questo effetto a tutte" si vanta il biondo.

"Ciao amore" ripeto prendendo dalle braccia di Guti la piccola Mia che dorme beata "Sei ancora più bella di quando sono andata via".

"Ah sarebbe lei il tuo amore? Ed io che pensavo che ti fossi presa una cotta per me! D'altra parte come si fa a non cedere al mio fascino..." continua.

"Gutiérrez piantala o finiremo per morire asfissiati dalle tue manie di grandezza" lo riprende Alicia. "Sempre che non si muoia prima congelati" obietta Sara tremando.

Mi volto verso di lei e la osservo: "Ciao Miranda" sussurra lei.

Guardo Alicia e lei comprende al volo, come sempre, riprendendosi Mia, in modo che io abbia le mani libere.

"Ciao Sara" le rispondo ed un attimo dopo ci abbracciamo.

"Lieta di riaverti tra noi" le sussurro.

"Grazie a te" risponde.

Ci stacchiamo e ci giriamo a guardare Iker che, fermo a braccia conserte poco distante, ci osserva con un sorriso.

"Beh che ne dite se ci avviassimo verso casa? Inizio a congelare" ridacchio.

"Speravo lo dicessi" ride Sara stringendosi ad Iker.

"Anche perché la neve non si addice alla mia messa in piega" commenta Guti facendoci scoppiare tutti a ridere.

A thin borderline || Ramos, CasillasWhere stories live. Discover now