cap. 6

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Bea

Sono così arrabbiata che dó un calcio alla porta senza rendermene conto.

Faccio avanti e indietro in cucina un paio di volte,  poi esasperata mi passo le mani fra i capelli, appoggiandomi al bancone mentre faccio lunghi e profondi respiri.
-Bea!?-
-Sof non è il momento, credimi!- La blocco immediatamente, senza nemmeno rivolgerle lo sguardo.

Quando è entrata?

Non mi ero nemmeno accorta che mi avesse seguito.

Con passo felpato si avvicina a me e mi si piazza davanti. Appoggia le sue fragili mani sulle mie spalle e aspetta pazientemente che io le dedichi attenzione. 
Quando alzo la testa per incontrare i suoi occhi comincia a parlare.

-Mi dispiace per prima,- azzarda con cautela.
Sbuffo, senza dire niente.
Mi svincolò dalla sua presa e prendo una busta di insalata dal frigo.

-Senti Bea hai tutte le ragioni del mondo ad essere arrabbiata. La tua vacanza non è proprio cominciata nel migliore dei modi! Ma non ha senso farsi condizionare! Resteremo qui per il resto dell'estate e di certo vedrai quel ragazzo più spesso di quanto vorresti, ma questo non può e non deve condizionarti!-

Caspita. Ha ragione. Come sempre.

Credo che abbia letto l'incertezza nei miei occhi, perché continua il suo discorso con più convinzione e con quel sorriso rassicurante che solo lei riesce ad avere.

-Quei due non devono starti simpatici per forza! È naturale che a pelle possano esserci sintonie o no, simpatie o antipatie...ma lascia perdere! Goditi le tue vacanze e ignorali!... Ignoralo! Abbiamo sognato e progettato questo viaggio nel dettaglio, non puoi permettere di rovinarlo  a causa di uno scontro con... uno sconosciuto.-
-Mi  fa incazzare a tal punto!-  Sibilo a denti stretti chiudendo gli occhi e stringendo il pugno.

-Lo so. Ho visto.-

-Non lo tollero proprio. E brutto, antipatico, maleducato e rozzo!-
-Okay. È chiaro che non ti piace proprio.-
Faccio una smorfia di disgusto e lei ride.
-Amica posso darti un consiglio?  Da questo momento in poi dovresti  usare l'arma più potente: l'indifferenza!-

Non sono proprio convinta che questa sia la strada più giusta, ma sorrido e abbraccio la mia amica. Nonostante tutto riesce sempre a calmarmi e a farmi riflettere. È perfetta. Ed il suo essere  cosi perfetta rende sempre più imperfetta me. Ma non importa. Io mi piaccio così; piena di difetti e incasinata fino al collo. Tuttavia sono consapevole che ciò che mi rende più accettabile è  avere lei al mio fianco. Lei è la parte migliore di me.

Dopo pranzo sto un po' in camera, vorrei fare un riposino ma niente. Ho troppi pensieri in testa ed una strana sensazione che mi smuove da dentro.  Non capisco cosa sia, so solo che mi sento irrequieta e inspiegabilmente agitata.
Mi manca terribilmente il mio i-phon. Se solo non si fosse rotto...a quest'ora  avrei potuto fare un salto su Facebook o guardare qualche video o ascoltare musica o...

Ma che diavolo dico? 

Sono in vacanza! Quello che dovrei fare è divertirmi, fare pazzie,  uscire e non sprecare nemmeno un minuto rinchiusa fra queste mura, stando sdraiata su questo stupido letto!
È tutta colpa di quell'imbecille.  

Ripenso a come sono stati turbolenti i nostri incontri fino a questo momento. In così breve tempo ha scosso la mia persona in maniera violenta. Ha urtato la mia stabilità.
È così fastidioso! Okay, forse un po' lo sono anche io, ma in maniera del tutto diversa! In realtà credo che non potremmo essere più diversi di così!!
Ad un  tratto vedo i suoi occhi: due pozze verdi con riflessi di giada che quasi incantano. Poi in un baleno, senza rendermene conto, mi ritrovo a contemplare anche col semplice pensiero il suo corpo quasi statuario. 

Magari... fosse stato meno cretino sarebbe stato..."passabile".

-Si... Passabile-, ripeto a voce alta poco convinta del termine utilizzato.
È così antipatico.
Oddio. Non sta solo violando i miei giorni di vacanza, ma anche i miei pensieri! Mi è entrato nella testa, ha sfondato le mura e ora mi fa fare la guerra con me stessa! Maledetto stronzo!
Mi fa andare troppo fuori di testa, se non faccio subito qualcosa impazzirò e finirò  davvero col rovinarmi le vacanze. 

Devo fare qualcosa..
Devo escogitare qualcosa...
Devo.. 

-Ho trovato!- Urlo, colta da un'improvviso lampo di genio.
Mi alzo di scatto, restando seduta sul letto.
Come ho fatto a non pensarci prima?
-Siiiiiiii!- Continuò ad esultare, mentre mi congratulo con me stessa per aver trovato la strada più sicura, la strategia che non potrà fallire, la mossa in cui sono più che esperta.
Devo assolutamente scegliere con accuratezza il costume ed i vestiti da indossare.
La porta si apre senza preavviso, mostrandomi una Sofia preoccupata.
-Tutto bene Bea? Ti ho sentito urlare.-
-Sìii Sof! Sto benissimo!-
Mi guarda stranita perché credo sia decisamente  sorpresa dal mio improvviso  entusiasmo e dallo stupido sorriso che mi illumina il volto.
-Prima eri nera dalla rabbia, cos'è che adesso ti fa gioire in questo modo?-
-Oh Sof! Ho trovato! Ho trovato il modo per mettere fuori dai giochi quel cavernicolo!-
Continua a fissarmi perplessa mentre si porta le mani delle tempie, ripetendo un gesto conosciuto che fa di continuo .
-Vedrai che non sarà più un problema per me, per noi!-
-Scusa, ma non ci capisco niente...che intendi fare?-
-Farò in modo che non interferirà più nelle mie giornate.-
-E in che modo?- Avverto quasi paura nella sua voce, ma non mi importa.
Finisco di allacciare il bichini e mi giro a guardarla sorridendo maliziosamente.
-Se non puoi sconfiggere il nemico, alleati con lui.-
-Okay, aspetta!  Spiegati, che vuoi dire?-
Nel  suo volto stavolta leggo il panico.
Si: è preoccupata.
Credo abbia capito perfettamente le mie intenzioni,  ma vuole sentirlo dire da me perché in fondo spera di sbagliarsi.

Mi avvicino a piedi scalzi verso di lei. Porto indietro i capelli con fare sensuale, e guardandola dritta negli occhi le svelo il mio piano:
-Gli regalerò una notte di fuoco che non potrà mai dimenticare. Lo stregherò a tal punto che non riuscirà a starmi lontano, diventerà il mio cagnolino....una nuova condizione che potremmo sfruttarla a nostro vantaggio facendoci accompagnare qua e là. Lo lascerò così soddisfatto che non sarà più così ostile e antipatico nei miei confronti, anzi!- Rido di gusto,  mentre mi sento sempre più sicura e soddisfatta della mia idea.
-Oh. Mio. Dio.-
-Dai Sof! Non ti scandalizzare! Anzi  mi chiedo come ho fatto a non pensarci prima!-
-Bea, ma  che stai dicendo!? Vi conoscete da...in pratica due giorni!-
-Questo non è mai stato un problema per me!- ribatto ripensando a qualche  scappatella passata.
Mi guarda sbigottita e forse anche un po' disgustata.
-M-ma se non fate altro che litigare! Cosa ti fa pensare che lui sia interessato a te?- È esasperata. Se la conosco bene, vorrà convincermi in tutti i modi a lasciar perdere.
-Non lo è ancora forse, ma lo sarà. Fidati!-
-Credi davvero che sia così facile?-
- Per me sarà un gioco da ragazzi, lo farò cadere come una pera cotta!- Dico continuando ad accarezzare le ciglia col mascara.
-Dicevi che non ti piaceva, che era rozzo e tutte quelle cose...-
-Sì be', ripensandoci non è poi così tanto male!- 
Affermo mostrando poca convinzione mentre ammorbidisco le labbra con il rossetto.
Riflessa allo specchio, alle mie spalle, vedo la mia amica lasciar cadere le braccia lungo i fianchi e perdere totalmente ogni speranza.
-Non so che dire...-
-Non devi dire niente. Fammi solo gli auguri!-
-Okay. Allora....auguri!-  Borbotta uscendo dalla stanza.
-Anzi per me non servono nemmeno quelli, perché andrà esattamente come ho programmato.-
Affermo, incoraggiando me stessa riflessa allo specchio, perfettamente conciata per il grande scopo. 
Non mi serve la sua approvazione, né quella di nessun altro.
Mi sento forte. Potente.

E mentre esalto il mio ego femminile, cerco di ignorare quella strana e sconosciuta sensazione di agitazione che pian piano si sta facendo strada dentro me.

Come Sole & Neve {COMPLETA} (In Revisione)Where stories live. Discover now