Cap 38

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Tony

Faccio un occhiolino a Bea, invitandola a seguire mia sorella che dopo la nostra ultima discussione pare si stia sforzando di andare d'accordo con la mia ragazza.

Sorrido mentre le guardo allontanarsi insieme in cucina.

Bea è così bella, mi stancherò mai di ripeterlo?
Indossa pantaloni neri attillati. Troppo attillati. Mi basta guardarli per sentire la pressione salire a dismisura.
Una camicia morbida bianca più corta davanti e leggermente più lunga dietro, che rivela una delicata trasparenza, lasciandomi immaginare, anche se lo so benissimo,  cosa nasconde la sotto.
Ha i capelli mossi, voluminosi e spesso li districa con le mani lasciandoli cadere da un lato o dall'altro.

È sexy in ogni cosa che fa, cazzo.

-Minchia Tony! Non trovo le sigarette.  Devo averle lasciate in veranda o nel motorino.  Vado a vedere.- Dice Peppe mentre continua a palparsi in maniera comica.
Lo prendo un po' in giro provocando la sua reazione mentre si allontana.
Io resto lì sulla soglia della porta qualche istante.
Quando sto per uscire una presenza al mio fianco attira la mia attenzione.

-Ehi, ragazzo! Hai perso la strada?-

Riconosco quella voce scherzosa e la dolce risata che segue.
-Sarebbe davvero difficile perdere la strada a casa mia.-
Scoppia a ridere con discrezione, come al suo solito.
-Come stai?- Le chiedo mentre ci spostiamo sul terrazzo.
-Bene, grazie. Ho chiaramente avuto giorni migliori,  ma ne ho avuto anche di peggiori,  quindi mi accontento e ringrazio per quel che ho.-

È sempre lei.
Ha sempre la parola giusta al momento giusto.
Come se le sue parole prima di essere pronunciate fossero costantemente pesate su una bilancia che ne indichi il valore.

-E tuo padre come sta?-
-La situazione è stazionaria. Hanno sospeso la chemio per via dell'ultimo attacco che ha avuto, ma i dottori sperano di poterla riprendere presto.  Oggi sarei rimasta con lui, se tua madre non avesse insistito tanto. È così cara e affettuosa nei miei confronti.-
-Già. Ti ha sempre adorato. Diciamo che è difficile non volerti bene.-
-Grazie.- Dice sorridendo, con gli occhi che brillano.
-Sono felice di essere qui mi sento un po' come se fossi a casa, con la mia  famiglia.-
-Anche io sono felice che tu sia qui. E sono felice...che tu abbia conosciuto Bea.-
-È davvero bella.- Commenta accarezzandosi il collo.
-Oh si. E molto altro ancora.-
-Da come ne parli sembra sia una cosa seria. -
-Lo è, credimi.-
-Ti credo naturalmente. Solo...posso farti una domanda? -
-Certo che puoi.-

Indirizza i supi occhioni nocciola verso di me poi con voce morbida chiede:
-Sei felice Tony?-
-Sì.  Sono felice.-
-Mi fa piacere. Hai sofferto tanto. Te lo meriti più di me. -
-Non dire sciocchezze,  la felicità arriverà anche per te prima o poi.-

Oscilla la testa, contorcendo le labbra.
Suppongo sia poco convinta.

-Cosa farete quando l'estate sarà finita?-
-Lei tornerà in Trentino ed io avevo pensato di seguirla.-
-Wow. Davvero?-

Perché è così stupita?
Faccio un cenno col capo.

-Ho fatto qualche ricerca. Torino, Milano, Bologna e molte altre citta offrono corsi e master che potrebbero interessarmi.  Non starei proprio vicino a lei, ma comunque non sarebbe come stare in Sicilia a chilometri e chilometri di distanza.-
-Milano. Torino. Roma. Firenze.- Ripete incantata, come se stesse sognando ad occhi aperti.
-Avremmo dovuto andarci insieme, ricordi?- Chiede fissandomi con occhi  pieni di cosa?... nostalgia?

No. Impossibile.

-Certo che lo ricordo. Le cose non vanno sempre come vorremmo.-

È la verità.
Ci affanniamo ad immaginare la vita come vorremmo, ma alla fine tutto va a rotoli e le strade che credevamo maestre diventano sentieri scoscesi e pericolosi. Possiamo provare a scegliere che strada imboccare, ma spesso, troppo spesso, è la vita che sceglie per noi.

Come Sole & Neve {COMPLETA} (In Revisione)Where stories live. Discover now