Cap 34

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Tony

Due settimane sono passate in fretta, troppo in fretta.
Sono state bellissime però.
Io e Bea abbiamo imparato molte cose l'uno dell'altra, abbiamo abbattuto le barriere che ci separavano e ci siamo arresi all'amore che proviamo reciprocamente.
Ho scoperto molto di lei.
Ho finalmente avuto la prova e la conferma della tesi che ho sempre sostenuto, ovvero che dietro quella corazza ci fosse un'altra Bea, quella vera. Quella che ha subito un terribile abuso, a che ha perso la sua innocenza nel più mostruoso dei modi, trasformandosi in un involucro vuoto incapace di provare emozioni, o meglio capace di negarsi ogni tipo di emozione.
Mi ha confessato ciò che l'ha resa così com'è.
Il dolore che ha provato l'ha forgiata facendola diventare la ragazza che era quando è arrivata. 
Ha sofferto tanto e ha combattuto da sola una battaglia spietata; è naturale che si sia arresa alla fine.
La bella, sfacciata e ribelle ragazza che ho conosciuto due mesi fa, altro non è che una ragazza fragile, segnata da ferite che ancora sanguinano e che la costringono a nascondersi dietro una patina dura, per proteggersi dagli attacchi esterni.

Povera la mia piccola Bea.

Avrei voluto conoscerla prima, avrei voluto essere con lei per dargli la protezione e l'affetto di cui aveva bisogno e che aveva cercato invano in suo padre.
Avrei voluto essere là per spaccare la faccia a quei fottuti pezzi di merda che hanno osato...

Dio, non voglio pensarci.

Sento il sangue solidificarsi nelle mie vene se penso a quello che le hanno fatto.

La guardo mentre mette svogliatamente le ultime cose in valigia.
Sembra pensierosa.
Spero solo che la discussione dell'altra notte non abbia alimentato un dolore che in tutti questi anni con immane fatica era riuscita a contenere.
Deve aver sofferto così tanto, tenendo tutto per sé.

Ha gli occhi stanchi, ha pianto tanto. Stanotte si è addormentata tra le mie braccia dopo aver versato lacrime per un lasso di tempo indicibile.

Mi avvicino per provare ad allontanare qualsiasi pensiero stia turbando l'animo e il volto della mia bella Bea.

-Ehi.-
Sfioro il suo braccio e bacio lievemente la sua nuca.
Solo in quell'istante coglie la mia presenza.
Si ferma e  rilassa il suo corpo contro il mio così le cingo la vita, da dietro, con le mie braccia.
-Va tutto bene?-
-Adesso va decisamente meglio.- Fa un profondo respiro e si volta, gettando le braccia attorno al mio collo.
-Mi dispiace dover lasciare questo posto. Dover ritornare.-
Mi sorprendo positivamente, rallegrato dalle sue parole. Sapere di averla resa felice, di averla fatta stare bene, mi procura una sensazione di benessere indescrivibile.

-Mi mancherai tantissimo.- Sussurra mentre sfioro la sua fronte con le mie labbra.
-Non vado da nessuna parte. Tornaremo semplicemente a casa, ma tra noi non cambierà assolutamente nulla.-
-Non potremmo stare insieme così tanto...-
-Sì.  Questo è vero, ma ogni momento libero del giorno lo passerò con te, promesso. E anche... della notte.-
Percepisco la sua tenera risata.
-Vorrei restare qui, con te.-
-Mmh. Mi stai chiedendo di andare a convivere signorina "comando solo io e non mi lego a nessuno"?-
Rido punzecchiandola, provando a tirarla su con il morale perche nelle sue parole stamattina percepisco troppa malinconia.
Lei non dice nulla.

Caspita, è proprio a terra oggi.

-Agosto è un mese pieno lavoro. Il lido sarà super affollato. Ho già trascurato il mio lavoro per due settimane, se potessi prolungherei la nostra permanenza qui, ma purtroppo non posso. Hanno bisogno di me.-
-Io credo di avere più bisogno di te. -
-Lo so, mi dispiace piccola.-
-Uffa, non sono pronta a condividerti con altri.- Brontola come una bambina capricciosa.
-Ma non mi condividerai con nessuno! Io sono solo tuo. Così come tu sei e sarai solo mia. Che sia chiaro! -
Si sporge in punta di piedi e mi regala un bacio morbido.

Come Sole & Neve {COMPLETA} (In Revisione)Where stories live. Discover now