Cap 36

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Bea

Il tempo comincia ad essere nostro nemico, scorrendo troppo velocemente.
Le settimane, i giorni, i minuti; passano troppo in fretta portandosi con sé non solo i ricordi ma anche la possibilità di stare insieme.
Mi sento di poter dire che Tony ed io siamo una vera coppia adesso. Certo, di strada ne dovremmo fare, e pure tanta, ma dopo la nostra mini evasione dalla quotidianità siamo tornati più forti, più complici, più innamorati. E lo dimostrano le parole non dette ma percepite, i gesti naturali e sinceri, il dover e voler condividere tutto con l'altro, la voglia pazza ed incontenibile di respirare sempre la stessa aria.
Se si potesse volare per la felicità, sarei già in alto, sopra le nuvole.
Tuttavia adesso, mentre suoniamo il campanello di casa di Tony, sento solo una fastidiosa e cavillosa ansia attorcigliarmi le budella.

Porca misera, sto per conoscere la sua famiglia.

Lascio la mano di Tony, per asciugare la mia che è completamente fradicia di sudore.

-Scusami.- Bisbiglio nell'attesa che qualcuno si faccia vivo.
-Calmati piccola. Andrà tutto bene.-
Mi rassicura catturando di nuovo la mia mano fra le sue e portandola alla bocca per sfiorarla delicatamente.

-Ciao Mamma!- Esclama all'improvviso Tony quando qualcuno apre la porta.
-Tesoro mio! Eccovi finalmente!-
Una donna con i capelli ricci e gli occhi verdi, belli quasi quanto quelli del mio Tony, mi investe abbracciandomi.
-Tu devi essere la famosa Bea!-

Mmh. Odora di buono, di cibo.

-Ehm...si. Sto scoprendo solo adesso di essere famosa, ma si. Sono proprio io, Bea.-
-Piacere di conoscerti cara!-
-Il piacere è mio signora. Questi sono per lei.-
-Per me? - Ripete la donna sorpresa, mentre guarda il pacchetto incartato.
-Sono dolcetti alla nocciola.-Spiego.
-Oh. Grazie, che gentile, ma non dovevi diaturbarti! Accomodati su! Di là stanno gia mangiando gli stuzzichini nell'attesa che arrivino tutti. Ancora manca qualche pezzo della famiglia, ma da noi ogni occasione è buona per sgranocchiare qualcosa.-
Ride, emettendo un suono dolce, mentre cammina a passo svelto lasciandoci parecchio indietro.

-È carina tua mamma,- dico in un sospiro.
-Meno male.-
Tony mi stringe la mano e si abbassa per sussurrarmi: -sei più tranquilla ora?-
-Non ancora, mi spaventa tuo padre.-
Ride, mentre apre la porta della veranda.
-I padri devono fare paura ai fidanzati non alle fidanzate.-
-Be' il mio è uno stronzo cronico, che deve fare paura solo a se stesso quindi non dovrai mai preoccuparti, anche perché spero che lo incontrerai più tardi possibile.-
-Bea, ti vuoi rilassare?-
-Sì. Scusami hai ragione.-
Ci immettiamo in una grande stanza con dei tavolini al centro e tante sedie.
Un mucchio di gente chiacchiera, ride e scherza.

Wow.
È proprio tutta la famiglia.

Nessuno ci nota e quindi mi rilasso. Temevo che avrei avuto tutti gli occhi puntati contro, invece grazie al cielo mi sbagliavo.
Solo una signora anzianotta, bassina, con degli occhiali legati ad una catenella dorata si avvicina a noi premurosa.

-Nonna!- Esclama Tony aspettando l'assalto della donna.
-Tony! Beddu della nonna tua! Vieni qua, fatti baciare!-
-Ciao nonna, come stai?- Biascica, stretto da quel potente abbraccio.
-Bene, bene figghiu miu.-

Oddio, tra poco lo soffoca.

-E questa bella signorina chi è una tua compagna di studio?- Chiede, dopo aver lasciato finalmente Tony, raffinando la voce e rivolgendosi a me.
-No lei...-
-Una collega di lavoro, allora?-

Non gli da proprio il tempo di rispondere così intervengo io.

-Oh no. Io...-
-Oh, un'amica della parrocchia!-

Come Sole & Neve {COMPLETA} (In Revisione)Where stories live. Discover now