cap 11

270 40 56
                                    

Tony

La serata comincia già ad essere animata.
Il dj  verifica diverse volte la funzionalità dell'audio ripetendo in maniera continua e fastidiosa sempre la stessa parola. 
Prendo gli ultimi bicchieri e li sistemo sul banco.
Una coppia mi saluta e dopo di loro molta gente arrivando chiama il mio nome o mi fa un cenno con la mano. Alcune ragazze mi sorridono facendomi gli occhi dolci, troppo dolci. Sono carine, specialmente quella con i capelli lunghi  castani. Ricambio con un sorriso che smuove un vocio di fondo tra loro.

-Tony ci scambi questi soldi a moneta per il biliardino?- chiede un piccolo scricciolo di dieci anni, tutto pelle e ossa.

-Certo Matteo.- Do le monete al ragazzino e torno a si sistemare il bancone.
Con Giulia abbiamo preparato tutto nei minimi dettagli, quindi devo solo sistemare le ultime  cose.

Al centro della pedana c'è una pista da ballo e tutt'intorno abbiamo sistemato a giro, tavoli di plastica rossi e blu. Molte persone, famiglie,  coppie, amici, sono già seduti a parlottare.
Il dj comincia a riscaldare l'atmosfera iniziando con balli di gruppo e con qualche gioco con la musica.  Si chiama Davide. È bravo, ormai d'estate durante le feste chiamiamo sempre lui. È coinvolgente e accontenta sempre tutte le generazioni spaziando tra  generi diversi.

Guardo in giro, per...cercare qualcuno?  No.
Semplicemente per vedere se i clienti si divertono.
Giulia è indaffarata a preparare tramezzini e panini insieme a Peppe. 
Guardo in fondo,  all'ingresso, dietro il mucchio di persone che balla e noto qualcosa o meglio qualcuno di inaspettato che attira immediatamente la mia attenzione.
Una figuara conosciuta abbraccia mia sorella poi punta lo sguardo nella mia direzione facendomi cenno con la mano.
Lascio il bancone e urlo a Salvo per farmi sentire, pregandolo di prendere il mio posto per un po'.
Scanso le persone che man mano incontro, con lo sguardo sempre rivolto nello stesso punto, poi la vedo. Mi sembrava d'essermela immaginata invece è qui.

-Ciao.-
-Ehi, ciao.- Rispondo passandomi una mano fra i capelli.
-Che ci fai qui?-

Un lampo di delusione attraversa i suoi occhi, poi cercando di nascondere questo particolare che non poteva sfuggirmi, si guarda le mani imbarazzata.

-Tua sorella mi ha invitata alla serata, pensavo lo sapessi.-

No, non lo sapevo. Giulia...sempre la solita.

-Mi fa piacere- dico semplicemente.
-Già, purtroppo però ho una cena con i miei e non posso mancare...-
-Ah, certo. Giusto.-

Si guarda intorno, raramente incrocia i miei occhi e quando lo fa l'effetto che ha su di me è strano.

-Però...mi sembrava giusto passare.-

Pronuncia le parole con cautela, forse ha paura di sbagliare. 
Mi concedo qualche istante per guardarla meglio. I capelli castani, in parte raccolti,  sono lisci come l'olio come sempre e sfiorano le sue spalle nude, ancora non abbronzate. La frangia, un po' troppo lunga copre in parte i suoi grandi occhi scuri, ma questo non appanna quella luce che li ha sempre  resi vivi, quasi brillanti.
Indossa un vestito color lilla, con un motivo floreale, che evidenzia ancor più quell'aria innocente che ho sempre amato in lei.
Abbassa di nuovo la testa prima di parlare, forse si è accorta che la sto fissando e si è imbarazzata.

-Allora io vado.-
-Si, certo vai, non ti trattengo. -
-È stato bello vederti Tony. -
-Anche per me Licia.-

Mi regala un sorriso, uno di quei sorrisi che fino a poco tempo fa mi facevano sentire la persona più speciale al mondo.

-Magari, qualche altra volta puoi passare con più calma, se ti va.- Azzardo,  riportando i capelli indietro per la decima volta in un minuto.
Porca troia sono davvero così nervoso?

Come Sole & Neve {COMPLETA} (In Revisione)Where stories live. Discover now