Cap 9

290 44 41
                                    

Tony

Che giornata ragazzi. 
È mezzogiorno e già mi sento a pezzi.
Ieri ho preso sonno molto tardi, ho scolato una birra e ho guardato due o tre puntate di uno dei miei telefilm preferiti: Prison Break. Faceva troppo caldo per dormire e poi mi tornava in mente  quello che era successo con ....quella ragazza.
Ancora non ci credo che mi si è strusciata contro in quel modo, come se mi desiderasse da sempre, quando l'unica cosa che abbiamo fatto da quando ci conosciamo è stata solo litigare.
Non me l'aspettavo,  credevo che a malapena mi sopportasse e invece ci ha provato spudoratamente. Avevo intuito che tipo fosse, ma in fondo, non so perché, speravo di sbagliarmi. Invece si è dimostrata per quello che è: una ragazza viziata e senza cervello dentro ad un bel corpo.
Avrei anche potuto lasciarmi andare.

Porca puttana quando è spuntata con quella vestaglia era bella, ma mi ha dato fastidio quella sua sicurezza, quel suo pensare di avermi in pugno. Troppo arrogante, troppo abituata a vincere.
Una come lei sarà pur brava a letto, ma di certo lascia desiderare in tutto il resto. Il gioco non vale la candela.  Sento che solo la bellezza non mi potrebbe soddisfare, o forse si, per una notte o poco più.
Eppure nei suoi occhi credevo di aver visto una scintilla diversa.

Mah.

Mi sbagliavo è solo un'ochetta venuta qui per divertirsi. Non mi importa. Ci penserà due volte prima di avvicinarsi a me ancora.  Meglio cosi. Non la sopporto proprio. Crede di poter avere tutto e tutti e forse funziona così con gli altri, ma...non con me.

-Tony!-

Non voglio crederci. Sto pensando così intensamente quella ragazza che sento pure la sua voce?

Mi giro e la vedo di fronte a me, in carne ed ossa.
-Dobbiamo parlare. -
-Non sai dire altro ogni volta che ci vediamo.- Sbotto contrariato.
-Comunque sono occupato adesso,- cerco di liquidarla aprendo un ombrellone e due sdraio.
-Sì,  lo vedo, ma è importante. Dobbiamo parlare...di ieri. -
Metto le mani in tasca e la fisso.
-Penso che non abbiamo nulla da dirci, quindi ciao.-
Salgo per la passerella di legno e raggiungo l'area gioco, vicino alla pista di Beach volley,  di fronte all'area ristoro del chiosco.
Lei mi segue e continua a dirmi di aspettarla,  fino a quando non mi si piazza davanti.
-Ehi mi dispiace,  va bene? Pensavo che ci saremmo divertiti e basta.-
-Lo avevi premeditato, vero? Avevi organizzato tutto pensando di trascinarmi a letto con te! Cosa pensavi di ottenere?-
-La risposta mi pare più che ovvia.- Sorride maliziosamente mordendosi un labbro.

Questa ragazza è impossibile!

-Dammi retta, vattene che è meglio.-
Mi giro e cerco di oltrepassarla per dirigendomi verso il chiosco.
-Ehi!  Dove vai?-  Sbraita con fare minaccioso. -Non ti permettere di fare l'offeso,  non sei tu quello che è stato lasciato nudo e insoddisfatto su un divano!-

Che cosa? Oh Dio mio...

Rido sentendo le sue assurde parole.

-Quindi, fammi capire, sei venuta per rimproverare il mio comportamento?-
-N-no...cioè si anche! Ero venuta per chiederti scusa, ma dato che ci sono ti dico quanto sei stato stronzo. -
-Sei arrabbiata perché non ti ho toccata?- Domando stranito. alzando un sopracciglio.
-Perché sei un cafone e mi hai lasciato in quel modo!-
Mi avvicino, quanto basta per sentirmi costretto ad abbassare la testa per  guardarla. I suoi occhi sono color miele quasi come i suoi capelli.
-Cosa avrei dovuto fare, sentiamo?-
Chiedo con fare minaccioso, mentre  continuo a trafiggere i suoi occhi con i miei.
Lei inspira profondamente, mi pare di vederla tremare per qualche secondo, poi risponde impettita.
-Quello che avrebbe fatto chiinque: soddisfarti e lasciarmi soddisfatta,  per esempio. -
-Sei incredibile, dovresti ringraziarmi e invece...- Rido nervoso passandomi la mano fra i capelli, come faccio spesso.
-Ma dico ti rendi conto che ci conosciamo appena e che  da quando ci conosciamo non facciamo altro che litigare e nonostante ciò tu mi sei saltata addoso come una ninfomane  ieri?-
- Si, beh... Sarebbe stato un modo per scaricare la tensione che c'è fra noi. E poi credevo fosse un modo come un altro per stringere un legame, un'amicizia.-
-Davvero credi che fare sesso sia un modo per cominciare un qualunque rapporto? Addirittura qualcosa che possa segnare l' inizio di un'amicizia?-
-Sì! Perché no?...anche!-
Scuoto la testa, senza parole.  -Tu sei malata.-
-È tu sei stronzo!-
-Ascolta, apprezzo il tuo sforzo, ma non dobbiamo essere per forza amici quindi vai a legare con qualcun altro!-
-O lo farò puoi starne certo! E sai che ti dico? Nemmeno mi piaci! Chi diavolo ti credi di essere? Sei solo uno zotico e mi fai pure schifo, non so nemmeno come ho potuto minimamente pensare di  farmi anche solo sfiorare da te!-
I suoi occhi così solitamente accesi, sembrano spegnersi improvvisamente.
-Ti assicuro che neanche tu sei proprio il mio tipo.-
-Bene...allora è tutto a posto.  Addio stronzo. -
-Addio, principessa... sul pisello. -
Mi spinge facendomi indietreggiare e corre verso casa.
Per qualche istante resto a guardarla mentre si allontana. Sono scosso. È l'ennesimo scontro che abbiamo avuto, eppure questo ha un sapore diverso. Mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Dei fischi attirano la mia attenzione. Provengono dai miei amici che evidentemente seduti al tavolo hanno assistito alla scena.
Salvo, Ciccio, Peppe e mia sorella Giulia sono tutti lì e mi fanno un cenno.

Merda.

-Ehi Tony!-  Mi chiama Salvo agitando una mano.
Mi avvicino e mi lascio andare su una sedia vuota tra lui e Giulia. -Ciao ragazzi, datemi da bere. Vi prego, -
Mia sorella mi porge la birra di Peppe. Ne bevo un lungo sorso.
-Cosa è successo? Un altro scontro com la Barbie?-  Mi provoca Peppe sghignazzando, seduto accanto a mia sorella.
Ciccio abbassa gli occhiali da sole a specchio e sollevando le sopracciglia fa uno dei suoi solito commenti.
-Carina la bionda che ti picchiava!Mi piacciono le donne violente.-

È l'amico più festaiolo,  casinista e fannullone che ho. Niente a che vedere con Salvo. Lui è mio amico da una vita. Anche se litighiamo spesso sappiamo di poter contare l'uno sull'altro.

-Credimi, lei non ti piacerebbe poi così tanto. E poi non mi picchiava,  ci provava. - Rido, seguito dagli altri.
Salvo si fa serio,  forse è l'unico a cui può importare qualcosa, dato che Bea è la migliore amica della ragazza con cui  aveva  stretto qualcosa. Non gli piace che tra me e Bea ci siano continui scontri.
-Cosa è successo stavolta Tony?-
-Salvo non credere che sia colpa mia come sempre, quella ragazza è indemoniata. -
-In certi contesti potrebbe essere un bene.- Ciccio solleva il bacino intonando una motivetto fastidioso. Peppe ride ma mia sorella lo colpisce ad una spalla facendolo tornare serio.
-Non fate altro che punzecchiarvi. -Salvo mi ammonisce.
-Ah, Tony, la prossima volta mandala da me per una benedizione.-
-Cretino...- Mormora Giulia trattenendo a fatica il sorriso mentre gli altri sghignazzano.
-Quella è pazza.-
-Perché che ha fatto?- Giulia si incuriosisce e si mette comodamente sdraiata, allungando le sue gambe su Peppe.
-Non  ci credereste . -
Ciccio poggia i gomiti sul tavolo e sistemo gli occhiali da sole.
-Racconta amico!-
Tutti mi fissano aspettando con trepidazione che io dica qualcosa.
Alla fine, dopo un profondo sospiro, butto gli occhi al cielo e sazio la loro curiosità.
-Ieri mi è praticamente saltata addosso! Mi ha invitato da lei con la scusa di una pizza fra amici e alla fine c'era solo lei, con una vestaglia addosso e.... mi ha sedotto...-
-Oh mamma!- Giulia porta le mani alla bocca, sdegnata.
-Oh amico, allora chi meglio di te può sapere se è indemoniata!- Ciccio tenta di colpirmi alla nuca,  ma schivo il colpo.
-E tu che hai fatto?- Chiede Peppe spalancando gli occhi.
-L'ho mollata. Ragazzi che avrei dovuto fare?-
Dal tavolo si solleva un no di gruppo da parte di Ciccio e Peppe, mentre Salvo sembra sospirare.
-E ora lei si è incavolata per questo rifiuto.-
Giulia sorridente mi abbraccia baciandomi sulla guancia.
-Mio fratello è un gentiluomo!-
-Avresti potuto dirlo, alla biondina ci avremmo pensato noi, vero Ciccio?!-
-Ehi!- Giulia lancia uno schiaffetto al suo ragazzo che immediatamente la attira a sé facendola sedere sulle ginocchia e provando a baciarla.
-Sai che per me sei l'unica.-
-Smettila!- Strilla lei infastidita, cercando di svincolarsi. -Vado a preparare da mangiare per il pranzo.-
-Non capisco perché a tua sorella non piacciono le mie smancerie in pubblico, ma può baciare e abbracciare te.-
-Sono suo fratello!- Gli sorrido, facendo occhiolino.
-Comunque amico sei un pazzo, potevi accontentare la bionda,  alla fine è pure messa bene.-
Ci penso su un attimo di troppo.  Forse Ciccio ha ragione. L'avrei accontentata e me la sarei tolta dalle palle.
-Nah. Non mi piace. Non mi piacciono le cose facili e lei lo è fin troppo.-
-Fortunatamente non la pensiamo tutti così!-
-Ma se tu hai detto di essere innamorato pazzo di Sonia!-
-Eh lo so, ma una scappatella si può anche fare ogni tanto.-
Peppe ride alla battuta di Ciccio, ma per poco, pochissimo.
-Ve la do io la scappatella, in testa! Coraggio aiutatemi a spostare i tavoli, - dice Giulia mentre indossa il grembiule.
Tutti si alzano pigramente e fanno come dice lei.
Ammiro l'autorevolezza di mia sorella.
Ovviamente tutti tranne Ciccio che  ci saluta, dicendo di avere un impegno. Come al suo solito, naturalmente, quando c'è  da lavorare lui scappa.

-Tony secondo me hai fatto bene.-
Salvo mi da un colpo sulla spalla ed io ricambio.
-Non capisco perché ci ha provato, se non ti sopporta nemmeno. Deve essere davvero pazza.- S'intromette Peppe mentre solleva un tavolo.
-Stai alla larga da lei fratellone,  non mi piace proprio.-
-Secondo me non è una cattiva ragazza.- Dice il mio amico prima di allontanarsi.
-Forse no. È solo una ragazzina viziata che ha bisogno di attenzioni.-
Dico fissando la casa bianca oltre la spiaggia. 
E ritorno alla sera prima.
E rivedo i suoi occhi delusi, mentre la lascio mezza nuda sul suo divano.

Come Sole & Neve {COMPLETA} (In Revisione)Where stories live. Discover now