Cap 13

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Bea

Nonostante le poche ore di sonno, sono sveglia e pimpante già alle sette e mezza del mattino, grazie alla mia carissima amica e coinquilina che mi ha svegliato col suo solito sorrisone da pacifista, scatenando in me reazioni violente che ho dovuto reprimere per il bene comune.
Dopo una bella doccia sono finalmente connessa col mondo che mi sta intorno.
Alle otto e un quarto ci ritroviamo sul lungo mare, dove ci aspetta l'autobus, con tutti i clienti del Lido Stella di Mare, per andare ad Etnaland.
Saluto distrattamente le persone, nascondendomi dietro gli occhiali da sole.
Dopo aver preso posto sull'autobus, Giulia prende il microfono e ci augura una buona giornata e bla, bla, bla.
Poi, cosa più interessante, Tony si alza e sistemandosi il ciuffo con la mano comincia a parlottare con le persone dei primi posti, per poi avanzare man mano.

-Siete pronte straniere?- Chiede quando ci raggiunge.
-Pronte a tutto!- Rispondo di getto.

Salvo che è seduto davanti si gira e mostra il pollice in su a Sof che è parecchio agitata per la giornata di oggi. Le fa un cenno e lei lo raggiunge sedendosi al suo fianco.

-Allora, lo faremo uno scivolo insieme, giusto?- Domando sporgendomi verso di lui.

Mmh...ha un profumo pazzesco.

-Oh no. Io scivolo da solo. I giochi di coppia li escludo a priori, altrimenti dovrei accontentare tutte le ragazze.- Dice spavaldo mentre si sistema gli occhiali da sole.
-Oh, ma dai!- Gli spintono la spalla e lui ride.

Ma chi si crede di essere? Il più bello del mondo?

-Dico davvero! Accontentando te, dovrei accontentare tutte le altre, quindi niente per nessuno. Gli scivoli a due li farò con Salvo, con Peppe o con qualcun altro che non appartenga al genere femminile.-
-Ma chi se ne frega delle altre, a te deve importare... solo di me.-
-Certo, certo. Così come a te importa solo di me giusto?-
-Esattamente.-

Abbassa gli occhiali sul naso e mi fissa con una faccia da "ma fammi il piacere"!

-Comunque questo è il depliant. Ci sono spiegate tutte le attrazioni, dove si trovano, sono evidenziate le aree ristoro eccetera.-
Apro il foglietto e guardo la mappa colorata.
-Merda è proprio grande.-
-Attenta a non perderti quindi.- Sorride e continua a camminare lungo il corridoio dell'autobus. Lo seguo sporgendomi con il collo.
Le ragazze che sono sedute più indietro lo trattengono, un po' troppo, ridendo mentre raccontano episodi di anni passati e lui le prende in giro facendo imitazioni buffe.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.

Cretine.

Quando arriviamo ci fermiamo dentro ad un parcheggio grandissimo con centinaia di macchine e autobus.
Ci sono almeno 15 casse attive per la vendita dei biglietti.

Porca vacca.

Una fontana mastodontica con la scritta del posto invita tutti gli stranieri a fare foto. Io e Sof facciamo lo stesso entusiaste, aspettando che finalmente si decidano a farci entrare.
Una volta consentito l'accesso e dopo aver superato i controlli, ci dirigiamo negli spogliatoi e lasciamo vestiti e zaini negli armadietti.
Afferro la mano di Sofia e la trascino verso i cosiddetti "kamikaze", gli scivoli più alti e pericolosi.

-Wow! Guarda che roba!- Strillo eccitata mentre in pochissimi secondi vedo scivolare come un razzo un tizio.

-Io non ci salgo su quei così.- La voce di Sof è tremante per la paura.

Scoppio a ridere.
Salvo ci raggiunge. Guardo alle sue spalle e come immaginavo, c'è anche lui. Indossa un costume rosso a pantaloncini. Il caso ha voluto fossimo perfettamente abbinati, dato che ho deciso di mettere il bichini più sexy che ho, a pois bianco e rosso con un fiocchetto sugli slip.
Mi pare che i suoi occhi si soffermino proprio lì per una frazione di secondo ed io esulto, congratulandomi con me stessa.
-Salvo dillo tu a Sof che non c'è alcun pericolo.-
-È vero Sofia, puoi stare tranquilla! Sono collaudati e sempre sottoposti a manutenzione. -
-Non importa, io là sopra non ci salgo!-
-Ma non avrai nemmeno il tempo di avere paura.-
-Io non ho paura! è solo che... non mi piace correre rischi inutili.-
-Smettila, se non rischiamo adesso, quando ci capita un'altra opportunità!?-
-Se non se la sente, inutile forzarla. - Interviene il saputello.
-Okay amica mia, non preoccuparti.- Dico ignorandolo.
-Andate voi, vi aspetto qui.-

Come Sole & Neve {COMPLETA} (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora