Cap 10

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Il pomeriggio è meno caldo del solito.
Io, invece sono più irrequieta del solito.

-Allora ragazze avete fatto programmi su come muovervi per visitare le zone più belle? Potrei aiutarvi a fare una lista!
-Oddio, un altro maniaco schematico. - Mormoro tra me nauseata.
-Come Bea? -

Merda, mi ha sentita.

-No niente dicevo, si! Sof sarà felicissima di preparare l'ennesima lista di cose e da fare.- Fingo un falso entusiasmo e accenno un falso, falsisimo sorriso.
Salvo non se ne rende conto, Sofia invece si.
Continuo a girare il cucchiaino dentro il bicchiere in maniera robotica, mentre  da dietro gli occhiali da sole lancio continuamente occhiate nella sua direzione.

-È giusto essere ben  organizzati. E fare tutto con calma e senza fretta.-
Fisso il nanetto in malo modo, perché in quelle parole colgo allusioni che mi provocano un certo nervosismo.
-Si, si.  Ma è anche bello vivere alla giornta! Godersi il rischio dell'avventura! Chi risica non rosica!- Dico rilassandomi contro la spalliera della sedia.
-Questo é vero, però con la fretta si rischia di rovinare tutto! La gatta frettolosa partorisce gattini ciechi.-

Davvero ha il coraggio di dare la colpa a me per quello che è successo con quel primate del suo amico?

-Cosa cazzo è questa fissa per i proverbi?-

Guardo Sof,  perché è lei che ogni volta mi cita un proverbio sbattendomi in faccia la sua infinita saggezza. E a quanto pare questo nanetto le somiglia in tante cose. Oddio. Mi bastava solo lei. Alzo gli occhi al cielo, sapendo che non possono vedermi.
-Voglio solo farti vedere le cose da una prospettiva diversa. -
-Ehi smettila di fare allusioni o ti mollo un ceffone.-
Lui ride di gusto, a quanto pare, mentre Sof mi rimprovera come sempre.

-Allora noi già avevamo preparato una bozza! Restando tutta l'estate avevamo pensato di fare le cose con calma. Infatti la prima settimana l'avevamo programmata come una settimana di assoluto relax.-
Sof mi guarda pronunciando quelle ultime parole con cautela.
Io sorrido, sforzandomi di nuovo, poi ritorno al mio oggetto di studio. È sempre lì a parlare con quelle ochette. 
Sai che mi frega.

-Io...ehm noi...- Sì corregge la mia amica. -Avevamo già evidenziato i posti in cui vorremmo andare. -
-Ottimo. E ditemi, magari posso aiutarvi ad arricchire il vostro piano di viaggio.-
-Certo,  devo avere la lista proprio in borsa.-
Sof rovista dentro la borsa, non la guardo ma sento il rumore.
-Ci sono tantissime spiagge da vedere, paesini da visitare,  chiese...-
Sbuffo. -Chiese?!-
Sof porge un foglietto a Salvo e lui lo afferra mentre raccoglie le parole per darmi una risposta adeguata.
-Sì,  la Sicilia è ricca di storia, cultura,  arte, tradizioni, chiese!-
-Figuriamoci. Questa è una vacanza non una visita guidata!-

-Salvo!- Una quarta voce si introduce nella nostra conversazione,  facendomi sobbalzare.

Merda, mi sono distratta qualche istante. Lui non è più dove era prima, ora è in piedi vicino a me e al suo amico.
-Ehi Tony, vuoi sederti con noi?- Salvo esita qualche istante poi mi guarda.
Tony se ne sta dritto, col suo mezzo sorriso in faccia. I capelli neri scompigliati, portati indietro dagli occhiali da sole. La maglietta bianca è aderente, forse anche troppo.  Mi fa pensare, fantasticare,  mi fa venire voglia di...

Merda, merda.
Possibile che lo stia pensando di nuovo?

Sveglia Bea,  questo è lo stronzo che ti ha rifiutato!

-No, ho del lavoro da sbrigare. Stiamo preparando per la festa d'inizio estate.-
Lo vedo indirizzare lo sguardo dalla mia parte, lui non può vedere i miei occhi, ma io seguo i suoi movimenti.

Come Sole & Neve {COMPLETA} (In Revisione)Where stories live. Discover now