Cap 26

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Tony

Non ci credo ancora; l'ho baciata.

Ho baciato Bea.

Ho baciato la bionda aggressiva e impertinente che ha rivoluzionato la mia vita col suo carattere turbolento, investendomi come il più violento degli uragani.

Caspita.

E non l'ho baciata perché mi sentivo in colpa o perché sentivo di doverle qualcosa, l'ho fatto perche lo volevo. Lo volevo con tutto me stesso.
Ed è stato... bello.

Porca miseria, fino a qualche giorno fa la disprezzavo quasi. Adesso invece sento di impazzire quando sono lontano da lei. Sento di volerla al mio fianco, desidero essere scosso dalla vibrazione delle sue risate, sentire la sua voce, godere del suo tocco.

La guardo mentre si agita, schizzando acqua a Sofia.
Sembra proprio una bambina. Questo lato giocherellone mi piace, mi fa dimenticare quanto può essere stronza certe volte. Chissà poi perché spesso si comporta così... da stronza.
Improvvisamente un flashback fa irruzione tra i miei pensieri.
Si tratta di ieri, quando sono andato a prenderla per portarla fuori. Sono arrivato a casa sua prima, giusto per essere puntuale. Bea ancora era in camera che si preparava e mi sono a scontrato con Sofia, ottenendo da lei informazioni che hanno acceso in me un campanello d'allarme.

-Ciao Tony-
-Ciao Sofia. Come stai?- Chiedo un po' imbarazzato.
-Io sto bene, grazie.-
Metto le mani in tasca portando indietro la giacca e resto in silenzio aspettando che Bea si faccia viva.
-Tony?!- Mi esorta Sofia avvicinandosi.
-Vorrei che stesse bene anche lei.-

Merda, sapevo che la predica sarebbe arrivata prima o poi.
-Bea ha sofferto molto in passato e non vorrei vederla più soffrire.-

Ha sofferto tanto? Davvero? E perché?
Sembra una ragazzina viziata che ha avuto tutto, troppo, dalla vita più che una provata e segnata dal dolore.

-Aspettiamo questa vacanza da tanto. Si è ripromessa che sarebbe stata la sua occasione per divertirsi, per essere spensierata e felice. Invece negli ultimi giorni l'ho vista soffrire, di nuovo. E in qualche modo c'entri sempre tu. -
-Sono stati solo dei malintesi, abbiamo risolto adesso.-
-Sembri un bravo ragazzo Tony, ma ti prego non farla soffrire. Se lei non fa per te...lasciala andare e basta. -
-Mi dispiace Sofia, non era mia intenzione. La prossima volta vedrai che...-
-Una prossima volta non ci sarà.- Dice alzando il volume della voce.
-Mi stai minacciando?-
-No, ti sto avvertendo. E ti sto dicendo le cose come stanno. Non permetterò più che si riduca in quello stato, per causa tua. Le voglio bene e devo proteggerla. -
-Pure io ci tengo a lei.-
-Lo vedremo.-

Si tappa il naso e Sofia le da la spinta per saltare indietro.
Quando riemerge con un colpo di testa sposta i capelli bagnati regalandomi una visione da sogno.
Chissà cosa ha dovuto passare questa stupenda ragazza per diventare ciò che è adesso.
Non ne ho la più pallida idea, ma sento di volerlo sapere.

Le vedo correre verso di me.
Lei è spensierata e sorride.
Non so cosa darei per vederla sempre così serena e felice. E pensare che giorni prima sono stato io a farla piangere e a renderle la vita un inferno. Non posso più farla soffrire. Non voglio. Voglio davvero starle accanto, condividere con lei tutto e scoprire pian piano ogni suo sfaccettatura.

-Un penny per i tuoi pensieri.-
Dice mentre si siede fra le mie gambe, sulla sdraio.
Sussulto, perché come sempre mi prende alla sprovvista.
-Ehi, ciao. -
-Ciao bel fusto. Allora cosa ti porta così lontano da me?-
-Niente, stavo solo pensando a...ieri.-
Sono sincero, solo che ometto quale parte della serata stia pensando.
Lei schiude le labbra per poi ritirarle abbassando gli occhi, mentre le guance si tingono con un lieve rossore.
Sfioro le gote con le dita e sorrido, sorpreso da quella naturale ed innocente reazione.
Non credevo fosse capace di arrossire, delle volte sa essere così dolce che sembra una ragazza diversa.

Come Sole & Neve {COMPLETA} (In Revisione)Where stories live. Discover now