'Perception' di feather-

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Titolo: Perception

Autore: feather-

Genere: Storie Brevi

Sottogenere: Narrativa Generale

Trama: La storia narra di una ragazza che, in una fredda e nevosa giornata, si rifugia in un luogo alto per sfuggire ai propri problemi.

1. Correttezza grammaticale:

- Punteggiatura. La pecca maggiore riscontrata nella punteggiatura è data dalle virgole. In linea di massima sai dove collocarle, ma ci sono frasi che vanno a perdersi tra le tante virgole, a causa della loro lunghezza (di cui parleremo in seguito).

Il ragazzo a suo agio in qualsiasi posto, persino su un tetto in pieno inverno, con le braccia sempre pronte a cingermi, il sorriso aperto e spontaneo per incoraggiarmi e gli occhi pieni di entusiasmo, ha lasciato il posto a lui. -> Questa frase è molto bella, ma si perde tra una miriade di subordinate, che oltretutto separano soggetto e predicato. Va sfoltita o va attuata una diversa disposizione.

Sam. L'unico, che mi raggiungerebbe qui quando ancora è troppo presto anche per i più mattinieri. L'unico, che mi sarebbe venuto a cercare nonostante non mi facessi sentire da giorni. L'unico, che mi avrebbe potuto trovare. -> L'uso di queste virgole prima del che è superfluo e poco gradevole alla vista. Pensiamo che quando l'hai scritto hai pensato che lì ci sarebbero state bene delle pause. Ma, a nostro avviso, non c'è bisogno di inserire tutte quelle virgole, perché quelle pause sono ad effetto. Pause che, quando si legge ad alta voce interpretando, ci vengono naturali. "L'errore" si ripete anche un'altra volta all'interno del brano.

- Verbi. I verbi utilizzati sono sempre coerenti e corretti.

- Altro. Abbiamo riscontrato un solo errore di battitura:

per sua la luce -> per la sua luce.

2. Narrazione:

- Terminologia. In un libro con questo tipo di obiettivo è necessaria una grande cura della terminologia che qui è stata attuata con successo. Ogni parola è messa al posto giusto, tutto si incastra perfettamente come un puzzle, e questo è visibile fin da subito.

- Descrizione. Sono senza dubbio uno dei cuori pulsanti della storia. Ovviamente, incentrando una storia sugli argomenti di cui discuteremo, era necessaria, così come nel lessico, una ricerca e un'attenzione costante nella costruzione delle descrizioni. Se non ci fosse stata, la storia avrebbe fallito nel raggiungere il suo obiettivo. E così non è stato fatto. Le descrizioni sono personali e abbastanza autentiche. Tutto sommato, immergono nel modo giusto il lettore nel paesaggio circostante, che sia quello esterno, che quello interno, vale a dire il turbinio di pensieri ed emozioni che attraversano la protagonista.

- Dialoghi. I dialoghi non sono invadenti ma nemmeno del tutto assenti. Sono nella giusta quantità, dando voce ai sentimenti provati e al passato dei protagonisti. Inoltre sono verosimili e hanno il registro adatto, rendendoli assolutamente perfetti per la situazione e i personaggi.

- Ritmo della narrazione. Ottimo questa scelta di narrare con enormi sequenze riflessive-descrittive, solo alcuni periodi sono troppo lunghi, pieni di virgole e un po' caotici. Un poco ce lo si aspetta, dato che la narrazione ci porta ad avere uno stretto legame con ciò che pensa la protagonista, e si sa che, soprattutto in queste situazioni, la mente umana non processa pensieri in maniera pulita e ordinata. Ma non stiamo parlando di un vero e proprio flusso di coscienza e, dato che la storia si basa sull'associazione e il punto focale è la descrizione, periodi leggermente più brevi forse avrebbero reso più d'impatto certe frasi. A parte questa svista ogni tanto, la narrazione procede come una lenta fioccata di neve, al passo con la protagonista.

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