'Untitled Love Story' di daniga_

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Titolo: Untitled Love Story

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Titolo: Untitled Love Story

Autore: daniga_

Genere: Storie d'amore

Sottogenere: Narrativa Generale

Trama: La storia è ancora agli inizi, quindi riguardo questa sezione non c'è moltissimo da dire, tuttavia le basi per definire quella che, proseguendo, diventerà una trama interessante, ci sono tutte. Il punto forte possiamo dire che sono i personaggi e le storie che che si portano sulle spalle, come questi influenzano le loro azioni e relazioni. Non si tratta solo degli incontri tra i due protagonisti e della loro nascente storia d'amore, ma di come tutto ciò che li circonda cambia e li influenza.

Abbiamo trovato molti spunti interessanti, ad esempio la situazione familiare e mentale della protagonista, e ci avrebbe davvero fatto piacere addentrarci di più nella storia.

1. Correttezza grammaticale:

- Punteggiatura. In generale predominano i punti fermi, che a volte spezzano eccessivamente il ritmo della narrazione: molti di essi potrebbero essere sostituiti dai due punti (soprattutto nel caso delle descrizioni) o dal punto e virgola.

Ogni tanto ci sono virgole in eccesso:

In questo momento, ci starebbe bene.

Anche solo battere una pacca sulla schiena, per scrostare via la solitudine (capitolo 3) → in realtà qui la virgola si potrebbe anche lasciare, ma unita ai periodi brevi e spezzettati rallenta un po' la lettura.

Spesso, chi usa la bocca per ferire, in realtà, è stato ferito a sua volta (capitolo 9) → Questa sovrabbondanza di virgole crea degli incisi che rendono la frase troppo spezzettata.

Forse, si è sbagliato (capitolo 10)

- Verbi. Il tempo utilizzato per questa storia è un presente che, unito alla prima persona, getta il lettore senza alcun riguardo nella testa del personaggio di turno, dando così una visione limpida dei loro pensieri e delle loro emozioni. È una scelta funzionale, che insieme al linguaggio a tratti più ricercato, aiuta a rendere la lettura molto accessibile.

Ci sono giusto un paio di errori che ti facciamo notare:

Sono andato avanti come sempre, (ho) visitato la sua lapide, immaginato una vita che rimarrà cenere. (Capitolo 6) → Dato che l'ausiliare cambia tra un verbo e l'altro, sarebbe meglio specificarlo.

Non dobbiamo (fare) un bel niente (capitolo 7) →  anche qui l'introduzione di "fare" o di un verbo equivalente rende più completa la frase.

Altro. Ci sono un paio di passaggi un po' confusi:

Sintomi: mania dell'ordine e culto per i numeri dispari, che non mi provocano attacchi di panico improvvisi. Perciò, niente caramelle bianche a colazione, pranzo e cena. -> In questo caso, ad esempio, per quanto questo paragrafo sia interessante e descriva in modo molto chiaro e diretto la protagonista, in particolare l'ultimo periodo confonde un po' perché non si capisce subito bene a cosa si sta riferendo.

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