Salve a tutti voi! Vi diamo un caloroso benvenuto su questa raccolta di Recensioni Brillanti!
In questo spazio verranno raccolte le recensioni di tutte le storie sono state scelte per partecipare alle Gemme.
Lyan è una giovane universitaria alle prese con una realtà che ha sempre voluto visitare e conoscere, spinta dal desiderio di ritrovare la persona che ha segnato la sua vita; una realtà che, però, si rivela per lei più ostica che mai: pur essendo figlia di uno degli esseri umani più vicini al regno degli Alati – creature dotate di ali simili ad angeli –, deve affrontare le occhiate sprezzanti e intolleranti di questi ultimi. Dalla sua parte ha solo i pochi umani come lei che si sono spinti fino alla capitale degli Alati, Azra, per condurre i loro studi, persone con i quali è costretta a stringere blande amicizie per non rimanere completamente isolata. Ma è proprio a causa di questi legami che Lyan si ritrova in mezzo a impicci che non avrebbe ritenuto possibili: abbandonata in mezzo a un paesaggio a lei sconosciuto in uno stato di ebbrezza – seppur non voluto –, Lyan si spinge in uno dei territori più pericolosi di sempre, dove fa la conoscenza di un Alato Guerriero che inizialmente la terrorizza, ma che riscopre essere più vicino a lei di quanto immaginava. In una serie di intrighi che si susseguono in maniera sfrenata, Lyan si ritrova sempre più impantanata nelle pericolanti vicende tra gli esseri umani e gli alati, mentre il fragile equilibrio tra le due razze si fa sempre più debole.
1. Correttezza grammaticale:
Tutto l'aspetto grammaticale, nonostante la presenza di alcuni refusi, risulta essere molto ben curato, fin tanto che gli errori presenti sono spesso gli stessi e ripetuti in tutta l'opera.
Quello più persistente riguarda per lo più la sezione della punteggiatura, in particolare le virgole, verso cui ti consigliamo di prestare grande attenzione, perché ha una notevole influenza sia sulla lettura sia sulla fluidità della narrazione.
- Punteggiatura. Abbiamo notato durante la lettura che fai un uso spropositato di virgole, che risultano essere troppe all'interno di una stessa frase. Di solito l'uso di questo segno d'interpunzione è una scelta stilistica, quindi non ce la sentiamo di condannarle direttamente poiché molte non sono del tutto errate. Alcune, tuttavia, sarebbe meglio che non ci fossero, poiché interrompono la lettura e sono per la maggior parte superflue, scandiscono le frasi in tempi brevi e secchi, e ciò è un po' scomodo per un lettore, perché non v'è coesione tra una parte del periodo e un'altra, e in svariate occasioni rende difficile la comprensioni dei periodi per intero, soprattutto in presenza di relative o incisi.
Per evitare questo effetto di "dispersione", ti consigliamo di costruire i periodi in maniera leggermente differente, di evitare incisi che potrebbero essere opzionali o di sostituire alle virgole altri segni di interpunzione che mantengano la stessa impostazione del periodo ma che allo stesso tempo alleggeriscano la lettura, come per esempio:
