'L'undicesimo Re' di IreneSartoriWriter

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Titolo: L'unidicesimo Re

Autore: IreneSartoriWriter

Genere: Fantasy

Sottogenere: Avventura, Medieval Fantasy

Trama: La trama di questa storia è piuttosto corale, narra le vicende del re Magett e delle sue terre. Le vicende che ci vengono presentate sono varie e numerose, ma non siamo davvero riuscite a trovare un filo conduttore che ci permettesse di cogliere a dovere gli alti e i bassi. La storia non è ancora del tutto completa e forse è per quello, ma fino ad ora non abbiamo trovato uno sviluppo di trama di senso propriamente compiuto.

1. Correttezza grammaticale:

Gli errori trovati sono molti, anche se non sempre invadenti. Cercheremo di fartene notare un paio per tipo, sperando che tu li comprenda, così da evitare di far diventare questa sezione eccessivamente lunga.

- Punteggiatura. Si nota dalla punteggiatura una mancata revisione e ulteriori riletture della storia. Infatti essa non è posta erroneamente in modo ricorrente (a parte quando si tratta di virgole), tuttavia ci sono spesso refusi di natura diversa riguardo questa parte della grammatica, che potrebbero semplicemente essere rimossi con un po' di attenzione.

- Virgole mancanti. Questo segno di interpunzione manca più che altro con i complementi di vocazione:

Te ne rendi conto fratello? → Te ne rendi conto, fratello?

«No affatto lord Tarn» -> No, affatto, lord Tarn

Vorresti dire Terence che il nostro sovrano [...] -> questa frase ne richiede l'uso in particolar modo: Vorresti dire, Terence, che il nostro sovrano[...]

Ha ragione Trak -> Ha ragione, Trak (senza virgola sembra stia dando ragione a lui, mentre in realtà la dà a Magett)

Il fenomeno, però, non si manifesta solo con la virgola vocativa. Anche in situazioni generali:

Si diceva che quando moriva un elberiano tutta la foresta piangesse lacrime di sangue in suo onore e il resto del popolo invocasse gli dei del cielo affinché mandassero le piogge a lavare i peccati e le impurità della vota che il defunto aveva lasciato i terra. —> non è esattamente un errore la mancanza di virgole in questo periodo, ma la sua lunghezza privo di pause lo rende di difficile comprensione, e il lettore perde il filo. Ci sono diverse occasioni in cui si presentano periodi del genere, fai attenzione.

Non preoccuparti io sto bene —> Non preoccuparti, io sto bene

si tratta di mia sorella non lo capisci? -> si tratta di mia sorella, non lo capisci?

Passò del tempo, che le parve infinito e pieno di tristezza e a un certo punto si accorse -> sarebbe meglio rivedere la posizione delle virgole in questa frase.

E per chiudere gli incisi (o anche per aprirli):

la sua vita era interamente nelle mani di una malattia sconosciuta, non di certo in quelle del destino e questo era il motivo[...] -> sarebbe bene mettere una virgola dopo destino così da "isolare" quel pezzo dal resto della frase.

Chinò il capo e seguendo perfettamente le usanze Krown sollevò la mano destra e si portò quattro dita sul petto -> Chinò il capo e, seguendo perfettamente le usanze Krown, sollevò la mano destra e si portò quattro dita sul petto

il loro futuro era cambiato, così come i loro doveri e non potevano fare altro [...] -> la virgola va prima della e.

- Virgole di troppo. Questo errore non è ricorrente come il precedente, ma ti segnaliamo comunque qualche disattenzione come esempio:

[...] appena rischiarato da una torcia che Waral aveva preso dalla parete, e teneva dinnanzi a sé per fare luce. -> la virgola prima della e qui non è necessaria perché separa troppo la seconda frase dalla prima, mentre invece è riferita a Waral tanto quanto "aveva preso dalla parete".

ho bendato le sue ferite, e ho controllato la febbre -> idem.

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