💎Prologo💎

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La California mi è sempre piaciuta,ha sempre avuto quell'aria che ti trasmetteva allegria.Quando avevo sei anni io e mio fratello Dylan,andavamo sempre sulla spiaggia al tramonto,mi ci portava ogni giorno,era come un'abitudine per noi,dato che i nostri genitori lavoravano fino a tardi.Da quella spiaggia ammiravamo il bellissimo paesaggio,dal quale a pochi metri di distanza c'era un LunaPark aperto giorno e notte,che quando calava la notte le luci delle giostre illuminavano tutto il percorso,riflettendo le loro luci sulla sabbia bianca.
Mio fratello aveva otto anni in più a me,si occupava lui di me quando i nostri genitori non tornavano a casa per tutto il giorno,giocava a football,era sempre stata la sua passione,così mia madre lo iscrisse a questo sport che a lui piaceva tanto.
Era questa la nostra routine giornaliera:mattina scuola,alle 2 uscivamo,lui mi passava a prendere,mi portava da mia zia Dana,la sorella di nostra madre,mentre lui andava a football,poi alle 5:00 quando terminavano gli allenamenti per la nazionale,andavamo sulla spiaggia,fino alle 7 dopodiché tornavamo a casa dove passavamo una serata tra fratelli.
A lui non interessava uscire con i suoi amici,lui non mi avrebbe mai lasciata a casa da sola.Piuttosto invitava i suoi amici a stare da noi,per poi ordinare una pizza e guardarci un bel film.
Poi succede che la vita,decide di intromettersi,e lì non sai più cosa fare,perché non puoi competere con il destino.
Mentre mio padre e mio fratello Dylan,stavano andando alle nazionali di football,fecero un incidente,mio padre morì sul colpo,mentre mio fratello restò in coma per circa tre mesi,ma alla fine ci abbandonò anche lui,a soli 18 anni.
Mia madre ne uscì completamente distrutta,e posso dire lo stesso di me.
Nonostante avessi solo 10 anni,ne uscii distrutta anche io.
Ora ho diciassette anni,sono cresciuta,il dolore si è alleviato,ma mi rimarrà sempre la cicatrice.
Non sono più ritornata da quel giorno,in quella spiaggia,c'erano troppi ricordi che mi riportavano al passato,ora le abitudine sono cambiate,e l'unica che ho acquisito in questi anni,è stata solo andare una volta al mese al cimitero per andare a trovare io padre e mio fratello.
Mia madre e io partiremo domani per Seattle,per trasferimento dell'azienda di lavoro.Lei si deve ancora abituare al fatto che loro non ci sono più da sette anni ormai,cerco di farle forza ogni giorno,diciamo che ora è migliorata,ma non vuole più saperne nulla di sport,quando alla tv trasmettono partite io cambio subito canale,prima che se ne accorga e pianga ancora.
Sono distrutta tanto quanto lei,ma devo farle forza.
Mia zia Dana ci è rimasta vicina,e ogni volta mi ripeteva sempre una frase che porterò sempre con me.
«Quando pensi che tutto sia finito,è il momento in cui tutto ha inizio»

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