💎Capitolo 39.💎

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Entriamo e Bryan chiede ad un infermiere  se è possibile fare visite.
L'infermiere lo guarda e annuisce sorridente«Pochi minuti.»avverte per poi continuare a guardare la cartella che ha in mano.
Bryan mi fa cenno di seguirlo.Gli ospedali non mi sono mai piaciuti,mettono sempre timore,e paura di cosa potrebbe mai accadere,l'ultima volta che sono entrata in un edificio del genere è stato semplicemente anni fa per venire a trovare mio padre e mio fratello Dylan,ma prima che io potessi varcare la soglia dell'ingresso,mi madre mi venne incontro in lacrime dicendo che era troppo tardi...
Arriviamo ad una porta«Promettimi che,non scapperai!»dice«Perché dovrei farlo?»
«Non lo so,mi andava di avvisarti.»fa spallucce ed entra nella stanza.
Sulla porta c'è un cartellino con sopra inciso il nome del paziente"Avery Walker",c'è una donna in un letto,pieno di tubi,e macchinari per la sopravvivenza.
I ricordi non cessano di farsi strada nella mia mente.Ho troppa paura a restare qui,ma non ho altra scelta,o almeno per ora!
Rimango sotto l'arcata della porta.Stesso colore,stessa grandezza,stessa identica scena...
«Vieni qui!»dice,annuisco,convincendo me stessa a restare tranquilla per i prossimi minuti«Io...»inizio a dire«Bryan perché hai portato me qui,io...»dico«Perché sei l'unica persona che mi ha aiutato,e non voglio perderti,sarebbe troppo da accettare.»dice,prendendo la mano immobile di sua madre«E poi devo versare i soldi per l'operazione,prima che sia troppo tardi.»noto che prende i soldi accumulati dalla sua tasca dei jeans«Puoi farmi un favore?»mi chiede ed io senza sapere il perché indietreggio di un passo«Tranquilla,non voglio che tu dia questi soldi al medico,voglio che tu rimanga qui con lei.»mi chiede per poi uscire dalla stanza.
Guardo la donna,dai lunghi capelli biondi,che e distesa su questo letto...mi avvicino lentamente sedendomi sulla sedia,«Ehm...»non so che dire,«Ho letto che chi è in coma,anche se non può aprire gli occhi,può sentire ugualmente...»mi guardo intorno«Volevo dirle che...mi fa piacere che Bryan mi abbia portato qui,e che lui si fidi di me nonostante tutto.»sorrido istintivamente«La prego,si svegli,suo figlio a bisogno di lei...»dico,e probabilmente se qualcuno passa di qua,mi prenderebbe per folle a parlare con una persona in coma,ma voglio che Avery si svegli,così avrò la certezza che...Bryan è al sicuro,e che non dovrà più partecipare alle corse clandestine«Amo suo figlio,ma...lui ha bisogno di lei.»Prendo la mano,man mano facendomi più coraggio per non uscire da questo posto a gambe elevate«Voglio...raccontarle una storia!»dico,prendendo un respiro,tutto improvvisamente mi sembra strano,è alquanto...strano che improvvisamente mi senta al sicuro.

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