✈️Capitolo 1✈️

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Amo le stazioni,gli aeroporti,mi sono sempre piaciuti.Quei luoghi in cui le persone si rivedono dopo tanto tempo.Le urla,i sorrisi,l'ansia,le lacrime di quelle persone che lasciano le proprie valigie e corrono ad abbracciare le persone che amano.Quei luoghi dove ci si ritrova.
"Il volo California-Seattle è pronto per il decollo,si prega ai gentili passeggeri di prendere posto.Ringraziamo per aver scelto la nostra linea."la solita vocina dell'alto-parlante che avverte del volo in partenza,ho un po' d'ansia in realtà,non ho mai preso l'aereo prima d'ora.
Mi mancherà la California,mia zia Dana,la scuola,e sopratutto quella spiaggia.Ieri sono andata al cimitero,come ogni mese per cambiare i fiori e ho promesso a Dylan e a papà che torneremo a trovarli,il più presto possibile.
Prendiamo posto,accanto a noi c'è una mamma con un bambino,dagli occhi verdi e i capelli di un castano tenuo,non sembra molto felice di essere qui,data la sua espressione.
Dopo qualche minuto l'aereo decolla,mia madre si addormenta dopo neanche due minuti,il bambino accanto a me è rimasto con la solita espressione,mentre la mamma legge un libro.
«Mamma...»richiama il bambino«Si?»risponde lei distogliendo lo sguardo dal libro«Chi è lei?»chiede,e so che sta parlando di me indicandomi con un dito«Nate,non indicare»la madre del bambino,mi guarda e io le sorrido«Non si preoccupi...»le dico cordialmente,e lei ricambia sorridendo«Comunque io sono Alissa,e tu invece?»chiedo al piccolo«I-io sono Nate...»abbassa il capo imbarazzato«Piacere di conoscerti Nate,prima volta su un aereo?»gli chiedo mentre la madre sorride ancora,«S-si...»
«Ah bene!Abbiamo già una cosa in comune Nate.»gli scompiglio i capelli e lui ride«Dove stai andando?»la madre fa un espressione orgogliosa e felice,ma non capisco perché
«Da papà...»risponde,quella frase mi riporta al passato,«E tu dove stai andando?»
«Io a Seattle,per il lavoro di mia madre.»rispondo cercando di non pensare troppo«Non mi piace il lavoro!»fa una faccia disgustata«Be' sai a tutti non piace lavorare,ma se da grande vorrai costruire una famiglia,dovrai lavorare...»
«No,io sarò ricco...papà è ricco anche lui»dice«Nate!»lo riprende la madre«Scusami tesoro,ma Nate non ha ancora accettato il fatto che suo padre è morto,e che stiamo andando dal mio nuovo marito.»Ora capisco«Non parla con nessuno,è molto introverso...ed è strano che parli con lei,nonostante vi conosca da poco...»sorride«Mi dispiace per suo marito...e mi fa piacere che Nate parli con me,devo sentirmi fortunata allora!»ridiamo,«Be' Nate salutami tuo padre allora...»gli dico«Ne sarà felice»risponde semplicemente«Sei molto bella!»dichiara«Oh,grazie!anche tu lo sei...»arrossisce«Quanti anni hai Nate?»chiedo,questo bambino mi sta molto simpatico,è intelligente e mi piace il fatto che lui parli con me,mi fa sentire bene.
«Ho 10 anni...tu?» chiede
«diciassette»sorrido.
Il volo trascorre abbastanza in fretta,io e Nate abbiamo legato molto,mi ha raccontato molto di lui e io molto di me...da grande farà molta strada ne sono sicura,nonostante odi a morte il lavoro e la scuola.

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