💎Capitolo 42.💎

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Mi dirigo nella stanza affiancata da mia zia Dana,vorrei che questo fosse solo un incubo dal quale vorrei assolutamente svegliarmi.
«Dana!»dice mia madre,venendoci incontro dalla sala d'attesa«Le macchine hanno suonato ma lui si è svegliato,dicono che non durerà molto.»Mia madre sta piangendo,mia zia Dana la abbraccia,si sono sempre volute tanto bene.
Il medico esce dalla stanza di Dylan,seguito dagli infermieri«Dylan è sveglio,ma fa fatica il suo cuore a battere,temiamo che forse non c'è la farà,se le macchine suoneranno,non potremo fare altro.»il medico se ne va sconfitto con la testa china«Posso vederlo?»chiede mia madre ad un infermiera,lei mi guarda e sorride,«Certo signora!»l'infermiera dai capelli rame e gli occhi azzurri si abbassa alla mia altezza,«Andrà tutto bene,piccola,non avere paura.»mi sorride vedendomi con le lacrime agli occhi«Dylan morirà?»domando,avendo gli occhi di mia madre puntati addosso«Piccola,ti svelo un segreto.»mi accarezza i miei lunghi capelli biondi«Nessuno ci lascia mai veramente.Semplicemente c'è un momento in cui la vita ci separa,per rafforzare il rapporto che abbiamo con quella persona.»queste sono le uniche parole che dice prima di raggiungere il medico che l'ha chiamata:«Stephanie vieni qui!»ordina
Entro nella camera di mio fratello,è sveglio e il suo sguardo è fisso sulla finestra dal quale si può vedere il sole dietro alle colline.
«Dylan tesoro,come ti senti?»mia madre si cimenta su di lui,abbracciandolo e baciandogli la fronte«Ma...mamma sto bene...»dice con voce smorzata,riesce a malapena a parlare,mi avvicino un po' intimidita.
«Hey piccola!»dice allegro di vedermi,mi siedo sul letto,«Dylan...»ho le lacrime agli occhi che con le sue grandi mani asciuga sforzandosi di sorridere,e convincendoci che lui infondo sta bene,ma non ci crede neanche lui stesso.
«Ali,mia piccola Ali...»i suoi occhi verdi brillano,e so che vuole piangere,«Devi essere forte,promettilo!»dice.
Dylan non ha mai sopportato il fatto che io pianga,nessuno doveva farmi soffrire,perché lui gliela avrebbe fatta pagare«Dylan ci lascerai vero?»dico,nonostante i miei 10 anni di età,ne sono certa,queste cose le capisco fin troppo bene.
«No piccola...»tossisce«Io ci sarò sempre,sarò proprio qui.»indica il mio petto«Sta a te decidere se ricordarmi come una bella parte della tua vita.»ha le labbra secche e mia madre sta continuando a piangere tenendogli la mano«Ali,promettimi che...»si ferma per un istante«Che aiuterai nostra madre,non la abbandonerai,promettimi che le resterai vicino.Promettimelo così avrò la certezza che entrambe state bene.»sforza un sorriso e mi accarezza la guancia ormai bagnata al massimo dalle lacrime che lui tenta di asciugare.
«Te lo prometto Dylan.»lo abbraccio,e lui tenta di stringermi più forte ma la ferita gli provoca così dolore che il suo gemito mi tira indietro«Sei stata una sorellina ingamba,e con gli anni crescerai...Salutami Crawford,lui saprà come comportarsi,mi ha promesso che baderà a te.»avverte«Mi mancherai Dylan.»dico«Anche tu Ali,ti voglio bene.»sorride per un ultima volta«Ciao sorellina.»prima di chiudere gli occhi,e di far suonare le macchine«No!»urla mia madre«Dylan,ti prego svegliati.»mia madre si inginocchia e le macchine provocano un rumore tanto da far irrompere in fretta i medici nella camera.
Stephanie mi fa uscire,e così anche mia zia e mia madre.
Mio fratello era morto,ormai non avevo altro...
Fine FlashBack.

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