4. "Serata nella Villa Bieber"

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Justin Pov

Questa Alexa non la smette di parlare di un ragazzo. Com'è che si chiama? Brian? Boh.

"E poi tu non sai quanto io lo stalkeri sui social!" Dice con aria sognante unendo le mani fra di loro all'altezza del suo esofago.

Alzo gli occhi al cielo e mi viene quasi da ridere per ciò che dice.

"Ok, hai finito?" Dico con aria annoiata.

Per tutto il tragitto mi sono subito frasi che non facevano altro che elogiarlo. Dio Santo, sta ragazza è una macchinetta!.

"Oh ehm..scusami." Si scusa abbassando il capo.

Le dò un'occhiata con la coda dell'occhio e noto che guarda il finestrino.

Il mio sguardo, si posa sulla sua gamba scoperta dal pantalone oramai stracciato per via della botta presa.

"Ti fa ancora male?" Le chiedo.

Lei alza lo sguardo verso di me e poi si tocca un po' il ginocchio gemendo di dolore.

"Direi di sì." Dico guardandola per pochi secondi.

"Si, ma solo se lo tocco" Mi dice sorridendo.

Vedendo che io non le ricambio il sorriso, ritorna a guardare il finestrino.

Una volta giunti a destinazione, schiaccio il pulsante presente nella mia auto affinché il cancello della villa si apra.

"Tu..tu a-abiti quì?!" Dice/urla sorpresa.

"Leggi lì" Le dico indicandole una targhetta d'argento.

"Villa Bieber... Sì, abiti quí" Sussurra ridendo. Mi ritrovo a sorridere anch'io.

***

Dopo aver messo la mia amata BMW nel garage, ho preso a mo' di sposa Alexa e ora la sto portando dentro la mia villa.

"È...wow!" Esclama guardandosi attorno.

Rido per la sua faccia da pesce lesso d'innanzi alla mia villa.

La adagio delicatamente sul divano presente in mezzo al salone e lei mi sorride.

"Torno subito, vado a prendere tutto ciò che occorre per disinfettare la ferita. Non ti muovere." Mentre mi sto per dirigere in bagno sento Alexa dire:" E dove pensi che io possa andare?".

Rido sonoramente stavolta e scuoto la testa.

"Sa tenere testa la ragazza" Dico a me stesso.

Entro in bagno e cerco di non far caso al mio aspetto distrutto.

Apro uno dei mobiletti del bagno finché non trovo il disinfettante, dei batuffoletti di cotone e alcune bende e cerotti.

Prendo il tutto e mi dirigo, nuovamente, verso il salone.

La trovo dove l'ho rimasta con un cuscino fra le mani mentre si guarda ancora in giro.

"Non l'hai contemplata ancora abbastanza?" Ridacchio e lei salta per lo spavento.

"Scusami, io.." La fermo.

"Non scusarti, tranquilla" Le dico facendole l'occhiolino per farle capire di star calma.

Lei abbassa lo sguardo con le gote un po' rossiccie.

Arrossisce? Non vedo una ragazza che arrossisce da anni! Forse sarà perché le ragazze di oggi sono interessate solo ai soldi.

Svito il tappo della bottiglietta del disinfettante e ne rovescio un po' di quel liquido sul batuffoletto.

"Ti farà un po' male." L'avverto.

Lei annuisce e, quando sto per toccarle il ginocchio, salta.

La guardo e mi rimetto dritto.

"Cercherò di far il più delicatamente possibile, ma non so se ci posso riuscire.." Le dico grattandomi la testa.

Annuisce e stringe il cuscino chiudendo gli occhi.

Mi rimetto nella posizione di prima e le disinfetto la ferita.

"A-aia!" Geme di dolore.

"Scusami..." Le dico

Una volta finito, le metto una benda e per fissarle, le metto qualche cerotto.

"Finito" Le dico così che possa riaprire gli occhi e lasciare quel povero cuscino.

"Grazie.." Sussurra

Annuisco e le dò una mano ad alzarsi.

"Ce la fai?" Le chiedo

"Si, diciamo." Zoppica, ma riesce a camminare.

Annuisco sorridendo lievemente.

Mmmm, potrei fare il dottore.

"Ti accompagno a casa?" Le dico.

Lei si volta a guardarmi, rimane un po' a fissarmi fin quando...

"Ehm...A dire il vero..." Inizia.

"A dire il vero??" La incito a continuare

"Ho litigato con i miei, e non vorrei ritornare da loro.." Dice mordendosi il labbro nervosamente

"Cosa?!" Urlo

"Tu dovresti rimanere qua?!" Chiedo avvicinandomi a lei.

"Se non ti dispiace.." Sussurra abbassando lo sguardo

"Ohhhh, mi dispiace eccome!" Dico esasperato.

Voglio un po' di pace!

Alza lo sguardo con un velo di lucido negli occhi.

Cazzo...

Guarda me e poi guarda per terra.

"Andrò in un albergo, non fa niente" Dice e inizia ad avvicinarsi al corridoio.

Sospiro e mi maledico sottovoce.

"Dove credi di andare alle 22:00 di sera?" Chiedo aprendo le braccia.

Lei si gira e mi fissa.

"Vieni, ti mostro dove dormirai." Dico e lei mi sorride seguendomi.

Angolo Autrice

Uhuhu, cosa accadrà? Bye

Scusate eventuali errori

Clandestine Looks Where stories live. Discover now