20. "Mi capita solo con te"

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Ho deciso di mettere la canzone di questo capitolo come copertina così che anche voi possiate entrare nel loro momento! Buon capitolo ♥

Justin Pov

"nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima grande metropoli dell'umanità, cuore pulsante di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi." La guida turistica di nome Alberto ci sta accompagnando da stamattina per Roma. Abbiamo visto il Colosseo e ci ha spiegato la sua storia, il Foro Romano e la fontana di Trevi.

"Prof, che palle!" Mi sussurra Benson. Gli faccio segno di stare zitto e lui sbuffa.

"Beh ragazzi, io penso che ora sia giunto il momento di andare a pranzare, che ne dite?" Propone la mia collega facendo nascere così un "si!" generale.

"Beh, allora ci vediamo domani ragazzi!" Ci saluta Alberto dirigendosi verso la piazza.

"Ragazzi miei, conosco una mia cara amica che non vedo da molto tempo ed ha un ristorante da queste parti. Che ne dite se pranziamo lì?" La mia collega propone ciò alla classe e loro rispondono più entusiasti che mai.

"Per me va bene" Rispondo anch'io. La professoressa Travis prende il suo cellulare dalla borsa e compone il numero della sua amica. Si allontana un po' per avere un po' più di privacy ed io rimango a chiacchierare con i ragazzi per vedere se hanno capito qualcosa.

"Allora ragazzi, avete capito qualcosa?" Chiedo loro.

"Beh, io si!" Esclama Lamberti ridacchiando verso quello che dovrebbe essere un suo amico.

Se non la smette gli spacco la faccia, non me ne frega in che ruolo sono ora.

"Sì sì, ci credo." Sussurro. La professoressa Travis ritorna e ci annuncia che la sua amica è lieta di ospitarci nel suo ristorante. Ci dirigiamo verso il "Ristorante da Lina"  e troviamo una signora sulla cinquantina sulla soglia del ristorante, la professoressa agita la mano in aria e ci fa segno di avanzare. Arriviamo davanti al ristorante e le due si scambiano abbracci e baci sulle guance.

"Oh Melanie, che piacere rivederti!" Esclama l'italiana con i capelli rossi. Mh, mi ricorda Vicky.

Ridacchio per il mio pensiero e fortunatamente nessuno l'ha notato, la mia collega si volta verso di noi e ci presenta uno ad uno.

"Lui è una specie di collega, farà da insegnante ancora per pochi mesi ma è davvero bravo!" Mi elogia la mia collega. Le sorride e faccio un gesto con la mano per poi afferrare la mano della signora.

"Justin, piacere" Mi presento, la signora stringe la mia mano e mi sorride.

"Il piacere è mio! Sono Lina" Si presenta.

Decidiamo di non rimanere lì fermi sulla soglia del ristorante quando all'interno c'erano tante prelibatezze, e poi i ragazzi, come noi d'altronde, motivano di fame. La signora Lina ci fa sedere ad un tavolo molto spazioso con una graziosa tovaglia bianca con dei ricami blu, e mentre ci illustra le diverse prelibatezze, il mio stomaco brontola.

"La lasagna di qui è moooolto diversa dalla vostra" Ci dice.

"È molto buona. Poi abbiamo degli spaghetti al pomodoro e basilico al bacio!" Si porta le dita alla bocca e fa il gesto del bacio, ridacchiamo tutti e lei continua ad illustrarci i piatti.

"Se gradite, abbiamo anche un tortino salato con mozzarella, prosciutto e pepe, oppure..." Tenta di continuare ma viene assalita dalle ordinazioni dei ragazzi che ordinano un po' di tutto.

Clandestine Looks Where stories live. Discover now