9. "È bello essere la causa della sua felicità"

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Justin Pov

I giorni passavano, le giornate in ufficio e in classe anche.

Mio padre in questo periodo è più stressato che mai per via del mio andare e venire dall'ufficio. Beh, scusa se mi hanno proposto di dare l'opportunità di insegnare il tuo lavoro ad altre persone!.

Fatto sta che cerco di non pensarci, ormai sono più che abituato.

Il suono del mio cellulare continua a suonare ed io, di mala voglia, mi alzo dal mio comodo divano per andarlo a prendere.

Una volta preso, posso notare subito la scritta "Mamma" a caratteri cubitali, schiaccio il pulsante verde e le rispondo.

"Ehi, mamma!" L'allegria fa parte di ne solo quando parlo con lei. Mi riesce difficile essere allegro in presenza di altri.

"Ehi, tesoro! Volevo proporti di venire qui a cena con me ed una persona speciale!" Mi propone.

I miei occhi si "trasformano" in due fessure e la mia fronte è pari ad una buccia d'arancia.

"Chi?" Chiedo mentre scendo dalle scale.

"Lo scoprirai presto. Allora vieni?" Mi chiede per poi sussurrare un "dai!".

Sospiro ed afferro una mela così che il mio stomaco non implori più.

"E va bene..." Dico alla fine per poi udire un urletto da parte sua, il quale mi fa spuntare un sorriso.

È bello essere la causa della sua felicità...

"Sono così felice! Non vedo l'ora di rivederti! Alle 21:30 quì! A dopo, tesoro!" Afferma per poi riattaccare.

Faccio un micro sorriso accompagnato da una risata, per poi spegnere il cellulare.

C'è tempo, sono ancora le 19:00!.

Decido allora di andare a prendere i compiti da correggere della mia classe, che Dio me la mandi buona!.

Noto molto che alcuni sono bravi, altri invece non sanno fare assolutamente nulla!

Prendo un compito a caso e guardo il nome: Veronica Stewart.

Ah beh, non saprei.

Su 50 domande ne ha sbagliate solo 4, direi che Davis ha fatto un ottimo lavoro!

Le piazzo una bella "A" per poi prendere quello di Davis.

Sorrido nel vedere che i suoi errori sono soltanto 2, in questo caso, le metto una "A+". Quel "più" l'ho messo per aver spiegato tutto la mia lezione a Stewart.

Continuo a correggere tutti i compiti e, dopo quale "B", "A" ed "F", decido che è ora di andare in doccia.

Cospargo una bella dose di bagnoschiuma alla menta su tutto il corpo per poi sciacquare. Esco e avvolgo la mia vita in un asciugamo bianco.

Asciugo i capelli e una volta fatto, vado in camera per scegliere i vestiti.

Una semplice giacca nera e una camicia bianca, accompagnata da un pantalone nero e le scarpe del medesimo colore, penso vadano bene. Mia madre ha detto che mi deve far conoscere qualcuno, e penso che una maglia e un jeans non vadano bene.

Do un'ultima aggiustata al ciuffo, qualche spruzzo di profumo qua e là, e sono pronto.

Prendo le chiavi della mia BMW e il cellulare, e sono definitivamente pronto per andare.

***

Suono al campanello di mia madre e la porta si apre, mostrando mio padre.

Aspettate, cosa?

Clandestine Looks Where stories live. Discover now