5. "Ma intanto, sogno"

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Justin Pov

"Justin! Justin!"

"Chi sei?"

"Ti sei dimenticato di me?"

"No, riconosco la tua voce, ma non so darle un viso!"

"Sforzati!."

***
Mi sveglio ingombrante di sudore e con la bocca secca.

Apro gli occhi lentamente, come se non volessi tornare alla cruda realtà. Ma purtroppo devo farlo.

Mi metto seduto in mezzo al mio letto e noto che fuori c'è un tempaccio.

Sbuffo e mi stiracchio. La pioggia l'ho sempre amata, ma stavolta ho come la sensazione che porterà solo a un mare di guai.

Mi alzo dal letto e vado verso il bagno.

Apro la porta e mi catapulto in fretta e furia nella cabina doccia.

Prendo la spugna e verso su essa una buona dose abbondante di bagnoschiuma al muschio.

La passo sul corpo e lascio che la tensione e lo stress, accumulati in questi giorni, abbandonino il mio corpo.

Una volta finito, esco  dalla cabina doccia e avvolgo un asciugamano intorno alla vita, lasciando il mio petto tatuato libero e pieno di goccioline.

Passo un asciugamano sui capelli per togliere l'acqua in eccesso. Una volta fatto ciò, riposo l'asciugamano e mi dirigo in cucina per la colazione.

Si, lo so, dovrei prima vestirmi e poi andare a fare colazione, ma tanto sono sempre solo.

Canticchio il ritornello di una delle canzoni che ho scritto, ovvero "Heartbreaker" e mi preparo un toast con un po' di burro.

Aspetto che il tosta pane porti a termine il suo compito e, nel frattempo, preparo una spremuta d'arancia.

È da quando sono in doccia che non faccio altro che pensare al sogno di stanotte.

Quella voce era così familiare, così... così...

Il suono del tosta pane mi riporta alla realtà e sospiro.

Vado verso di esso e quasi mi scotto per estrarre il toast!. Lo ripongo su un piatto e prendo il burro dal frigo.

Mentre sto per allungare la mano per prendere il burro, un foglietto di carta attira la mia attenzione.

"Grazie mille per avermi ospitata, sono uscita alle 06:00 per andare a casa e prepararmi per la scuola. Grazie ancora, ti devo un favore! -Alexa"

Accartoccio il foglietto e lo butto nel cestino. Prendo il burro e mi siedo a tavola.

Chissà se ha saputo tornare a casa da sola. Casa mia suppongo sia lontana dalla sua.

Dò un morso al toast ma lo sputo subito.

Tossico un po' e bevo un po' di spremuta e mi asciugo la bocca con il tovagliolo per togliermi quel saporaccio dalle labbra.

"Ma che cazz?" Sniffo un po' il toast e solo allora mi rendo conto.

"Ma dai!" Mi alzo frustrato e vado verso il frigo, lo apro e controllo la data di scadenza del burro.

12-10-16

Oh, grande! Oggi è il 27.

Sbuffo e butto nel cestino il burro scaduto e anche il toast.

Sarà meglio che io vada a lavarmi i denti.

Mi rinchiudo nuovamente verso il bagno e mi lavo i denti facendo un bel po' di passate, sciacquo il tutto e finisco in bellezza con un bicchiere di colluttorio.

Clandestine Looks Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora