24. "Dana Clark e il ritorno di Jonathan"

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Justin Pov

"Milano è bellissima!" Esclamo dopo essere entrato nel nostro albergo qui a Milano.

"Ha ragione, professore!" Sento dire da McCartney.

Sorrido sotto i baffi e chiedo le chiavi alla signore girato di spalle.

"Ehm, mi scusi." Lo chiamo, si volta e mi rivolge un sorriso gentile.

"Avete bisogno?" Ci chiede con una voce molto profonda.

"Si, vorremmo le chiavi delle nostre camere, gentilmente" Chiedo cortesemente. Lui si volta e prende i mazzi di chiavi per poi porgermeli.

"Ragazzi, mi raccomando, non fatevi riconoscere!" Sussurra la mia collega alla classe.

"Stia calma, prof!" Esclama Davis sorridendo.

Ah, Davis, cosa mi fai...

"Ragazzi, portate le vostre cose nelle camere e poi scendete, andiamo a mangiare qualcosa in qualche ristorante" Esclamo ricevendo dei diversi mugugni come risposta.

Vado in camera mia ed inserisco la chiave nella serratura, ma appena faccio forza per aprire la porta, noto che essa è già aperta.

Magari le signore delle pulizie si saranno dimenticate. Cammino un po' per la stanza e sospiro guardando un po' i quadri appesi in camera.

"Beh, carina!" Sussurro accarezzando le diverse cornici nere.

Il rumore di uno scatto di una serratura mi fa voltare e ciò che vedo mi fa quasi rimanere a bocca aperta.

"Chi è lei?! E cosa ci fa in camera mia?!" Chiede urlando portando le mani sul seno per non far cadere quel misero asciugamano bianco.

Più la guardo e più mi ricorda una persona... I suoi occhi scuri e impenetrabili, la sua voce...

"Dana?" Le chiedo quasi in un sussurro per colpa della gola ormai secca.

Al suono di quel nome strabuzza gli occhi e volta la testa lentamente verso di me.

"N-no." Risponde balbettando.

Faccio scivolare le braccia lungo il mio corpo, mi avvicino a lei e, dal canto suo, indietreggia.

"Non ti ricordi di me?" Chiedo.

"Sono Justin Bieber!" Le rivelo. La sua espressione è indecifrabile: è un misto di paura e di commozione.

"Tu..." Sussurra per poi portare le sue braccia al mio collo e scoppiare in un pianto.

"Non può essere vero! Sei davvero tu, Justin!?" Esclama lasciandomi e sorridendo accarezzando ogni parte del mio viso, anche la più piccola cicatrice.

"Sono passati..." Sussurra.

"4 anni." Preciso finendo la frase al posto suo.

L'abbraccio e lei avvolge nuovamente le braccia intorno al mio collo, alzandosi in punta di piedi.

"Vieni" Le dico facendola sedere sul letto matrimoniale presente in quella stanza.

"Sei cambiato tanto, Bieber!" Afferma ridendo.

"Solo il taglio di capelli, qualche tatuaggio qua e là e con qualche muscolo" Preciso facendo un gesto di non chalance.

"Ah, solo?" Dice alzando gli occhi al cielo per poi sorridermi.

"Anche tu sei cambiata, non hai più i capelli corti come ai tempi dell'Università, vedo." Lei prende qualche ciocca di capelli e le guarda... malinconica.

"Ho voluto chiudere col passato." Rispondo e sentendo quella risposta mi irrigidisco.

"Justin...Se ti racconto una cosa, mi prometti di non sbraitare?" Mi chiede guardando in basso.

Annuisco piano col capo, dopodiché si alza frugando nella sua borsa.

"Ho ricevuto questa" Mi dice mostrandomi una busta da lettere bianca.

L'afferro e tanti flashback tornano reali: la lettera, il numero sconosciuto, i messaggi anch'essi sconosciuti.

"Chi te l'ha data?" Rispondo duro con la voglia di spaccare qualcosa.

"Non lo so, l'ho trovata due giorni fa fuori casa mia." Dice calma per poi mettersi le mani sul viso.

"Aprila." Mi ordina indicandola.

"Professore! Noi siamo pronti!" Esclama qualcuno al di fuori della stanza.

Poso la lettera sul letto e, facendo segno a Dana di star zitta, mi avvicino alla porta.

"Uhm, in realtà andate voi, io mi sento poco bene..." Rispondo uscendo dalla camera.

"Oh... È sicuro prof?" Mi chiede Barney inserendo le mani nelle tasche dei jeans.

"Certo, penso che andrò a dormire." Rispondo.

Annuisce e si avvia per le scale ed una volta svoltato l'angolo, rientro in camera chiudendo a chiave.

Dana è sul letto e fissa la lettera, mi avvicino ad essa e l'afferro girandola tra le mani.

Il contenuto mi spaventa, non so cosa ci possa essere, ma sinceramente muoio dalla voglia di scoprirlo...ed anche di risolvere questa situazione.

La apro e sospiro prima di leggere ciò che contiene la lettera.

"La mia mora preferita, quanto sei diventata bella... Non sai cosa ti farei adesso, ricorda che devo ancora portarti a Parigi, come promesso.

-080213"

"Justin, Jonathan diceva sempre che un giorno mi avrebbe portata a Parigi." Sbotta sorridendo lievemente.

"Sono sicura che è lui." Alza la testa sorridendo a trentadue denti.

Lancio la lettera sul letto e mi siedo coprendomi il viso ormai rosso dalla rabbia.

"Non può tornare! No! Mi ha rovinato la vita e lo sa bene! Queste cifre le ho ricevute anch'io in una lettera sconosciuta, a Toronto, a casa mia. Lui non ne ha il diritto di ritornare dopo aver fatto tutto quello schifo!" Urlo alzandomi dando un pugno al muro.

"Justin, sai bene che lui non avrebbe voluto..." Mi dice prendendo la lettera fra le mani.

"Lui non ha colpe..." Esclama abbassando la testa.

"Non ha colpe?" Mi giro guardandola avvicinandomi a passi lenti verso di lei.

"Allora non è stato lui ad uccidere il nostro migliore amico? Non è stato lui? Non è stato neanche lui che non si è degnato di venire al funerale di Tyler? Non è stato lui che è scappato dalla polizia? No vero?" Le dico sussurrando, ma credetemi, dentro di me sto urlando come se il fuoco dell'inferno mi stesse bruciando.

"Non lo sappiamo, lo abbiamo incolpato senza alcuna prova." Mi dice reggendo il mio sguardo.

"Era sul luogo del ritrovamento di Tyler, per Dio! Era ricoperto di sangue  dentro la sua macchina!" Esclamo dando un altro pugno al muro.

Il ritorno di Jonathan non me lo sarei mai aspettato così, anzi, non me lo sarei aspettato del tutto. Dana e lui si amavano e forse si amano ancora, ma se vuole tornare nella mia vita, dovrà fare i conti col passato.

Angolo Autrice

Ecco cos'ha fatto Jonathan!! Ve lo sareste aspettato che sti due...anzi, sti tre in passato erano amici?. Mi dispiace di avervi deluso nei capitoli precedenti, credo di avermi fatto perdonare...in ogni caso, vi amo♥

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