13. "Un ospite inaspettato"

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Justin Pov

Penso alle parole di Josh, un mio amico nonché collega:" Andiamo amico! Tra una settimana mi sposo, accidenti! Non puoi mancare al mio addio al celibato!".

Dopo una lunga battaglia fatta di scuse per non andarci, mi ha convinto. E allora eccomi quí, con un bicchiere stracolmo di whisky in mano.

"Coraggio bellezza!" Esclama il promesso sposo.

"Facci vedere quello che sai fare!" Continua Nash, suo fratello.

La brasiliana continua a ballare sul bancone del bar affittato dal mio amico. La temperatura si fa bollente e mi maledico interiormente per aver messo questa stupida maglia a maniche lunghe. Mi tolgo la giacca di pelle e, dal canto loro, i miei amici si sono buttati in mezzo alla pista con la brasiliana che, fino a poco fa, ballava sul bancone sulle note di "We can't stop" della Cyrus.

"So la da da di we like to party
Dancing with Molly
Doing whatever we want,
This is our house
This is our rules
And we can't stop
And we won't stop"

Il bar oramai è come se fosse diventato un karaoke! Sono l'unico sobrio sebbene questo stupido whisky. Potevo starmene a casa a fare un bagno caldo e a suonare la mia adorata chitarra...e invece no.

Mando giù un altro po' di quel liquido per poi afferrare la mia giacca di pelle ed andare verso l'uscita. Tanto non faranno caso della mia improvvisa sparizione, e come potrebbero? Sono ubriachi fino ai calzini!.

"Ehi ehi! Il nostro amato Bieber vuole andarsene?" Un braccio cinge il mio collo: quello di Nash.

"Coraggio fratello! Vieni a ballare con miss perizoma fucsia!" Urla mentre mi trascina verso la pista.

"No, senti! Non sono il tipo di ragazzo che ama bere né tanto meno ballare con una ragazza mezza nuda." Gli do una piccola spinta per farlo allontanare da me. Lui allarga le braccia come per dire "andiamo! La notte è giovane!".

Giovane un corno!.

"Forse è meglio che tu vada, sono un po' brillo, però ho capito che non è il tuo ambiente" Mi dà una pacca sulla spalle Josh.

"Al mio matrimonio peró ci vieni eh!" Mi avvisa sorridendo ed io gli do una pacca sulla spalla come per dire "non potrei mai mancare" e me ne vado.

Una volta fuori il "Civile Liberties", respiro a pieni polmoni l'aria fresca di Toronto. Distendo i muscoli del corpo e passo più volte la mano fra i capelli.

Cammino fino alla mia BMW ignorando le occhiatine delle ragazze che mi fissano.

Entro nella mia piccola e, prima di dare a tutto gas, metto "Halo" di Beyoncé.

Oh, il mio grande amore!

Canticchio l'inizio della canzone per poi sfrecciare verso casa. Il ritornello mi fa compagnia mentre sorpasso una macchina, canto sotto voce per poi sorridere.

Questa è la vera libertà!.

Arrivo davanti alla mia villa dopo un po' di tragitto nel quale tutto il CD di Beyoncé mi ha tenuto compagnia.

Gioco con il mazzo di chiavi fra le mani per poi aprire la porta. Lo poso al suo solito posto per poi togliermi la giacca ed abbandonarla sul divano. Tolgo la maglia e poso il cellulare nel medesimo posto dove giace la mia giacca.

Vado verso il bagno per poi spogliarmi di ogni indumento che io abbia addosso, mi infilo in doccia e lascio che l'acqua fredda scivoli su tutto il mio corpo.

Prendo la spugna coperta di un po' di bagnoschiuma alle more e lo cospargo su tutto il petto. Sciacquo e rimango fermo sotto al getto d'acqua. Una brutta sensazione sì fa spazio nel mio petto per poi arrivarmi allo stomaco.

Fermo il getto d'acqua ed esco dalla mia doccia per poi coprire le mie parti intime con un asciugamano. Poso i palmi delle mie mani sul bordo del lavandino, mi guardo allo specchio e mi sembra di vederlo... Vedere l'unico che mi è stato accanto per la mia adolescenza. È lì, sorride e si arrotola la manica della camicia per poi ridere. Sorrido ma quando noto che nel riflesso dello specchio non c'è nulla, scuoto la testa.

Caccia via quel maledetto pensiero!. Ho solo voglia di urlare!.

Lascio i miei capelli ancora bagnati e cammino un po' per casa, così da calmarmi. Vado in cucina a prendere un grosso bicchiere d'acqua per poi portarlo con me per casa.

"Sono diventato pazzo! Ora ho anche le allucinazioni!" Sussurro a me stesso per poi ridere amaramente.

"Eh sì! Ora parlo anche da solo, che pazzo che sono diventato." Parlo ancora da solo per poi fermarmi davanti al mobile del salotto.

Poso lì il bicchiere d'acqua che, nel frattempo, è diventato tiepido. Mi siedo sulla mia poltrona in pelle nel mio amato salotto ed inizio a guardare qualcosa sul cellulare.

Guardo un po' gli ultimi messaggi, quasi tutti da mio padre.

"Mi farebbe piacere che un giorno andassimo io, tu e tua madre a mangiare qualcosa."

"Justin, mi sono dimenticato di dirti che per un po' di giorni tua madre verrà da me, ha avuto una perdita ed ha la casa allagata."

"Ultimo messaggio, ti voglio bene"

Sorrido per l'ultimo ed inizio a digitare la mia risposta sulla tastiera:" va bene, mi farebbe piacere anche a me. Dí a mamma che spero che venga qualcuno al più presto per fermare la perdita e ti voglio bene anch'io, papà".

Rispondo agli altri messaggi fin quando mi spinta un messaggio da un numero non segnato, apro la chat ed il messaggio dice:" Quanto sei bello, Bieber!!".

Faccio un mezzo sorriso come per dire "grazie, lo so!" e guardo la foto di colei che mi ha notato.

Capelli rossi, rossetto rosso... Vicky la cozza.

Sbuffo e la blocco per poi bloccare anche il cellulare.

All'improvviso, il bussare incessantemente alla porta mi porta nel mondo reale.

"Chi è?" Dico andando verso la porta. I pugni alla porta diventano più forti, finché non mi decido ad aprire.

"Ma si può sapere che..." Sbraito lasciando la frase a metà per colpa delle braccia fragili di una moretta che stringono il mio busto e delle lacrime che bagnano il mio petto  nudo.

"Alexa?" Sussurro accarezzandole i capelli.

"Ti prego, aiutami!" Sussurra con la voce spezzata per le lacrime che fanno a gara sul suo viso.

"Ehi, che ti è successo?" Le sussurro ancora per non spaventarla.

Le bacio più volte il capo finché lei si stacca da me, lascia le mie mani ma io gliele rimetto sulle spalle. È davanti a me, con il viso bianco e delle scie rosse per colpa delle lacrime versate.

"Mio padre..." Sussurra leggermente prima di scoppiare a piangere nuovamente.

Le bacio la fronte per farla calmare, lei torna sul mio petto che ormai è umido per le lacrime e un po' sporco di nero per il trucco colato.

"Mi ha cacciata di casa!" Esclama tirando su col naso per poi stringermi più forte, come se fossi l'unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi.

"Cosa?!" Urlo sgranando gli occhi incredulo.

Angolo Autrice

Hello! Come va? Come vi sembra il capitolo? Non so se mi piace, però è carino suuuuu💖
Sti due li amo sempre di più e mi fa molto piacere sapere che piacciono anche a a voi! #JALEXA💜

Clandestine Looks Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz