22. "Gelosia"

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Justin Pov

"Bravo Justin, ti sei trovato una proprio carina eh?"

"Chi sei?!"

"Sai chi sono Justin, ti devi solo concentrare di più"

"Io so di aver già sentito la tua voce, ma è come se la mia testa non trovi il tuo volto"

"Beh, trovami, trovami Justin..."

***

"Professor Bieber?" Mi richiama un alunno.

Scuoto di poco la testa per cacciare via il sogno che ho fatto stanotte. Ormai questa voce è come se entrasse nella mia testa, ma non so a chi appartenga...

"Si? Dimmi." Rispondo.

Johnson mi indica un posto infondo al pullman ed io, insospettito anche dalle risatine che provengono da lì, mi alzo e raggiungo gli ultimi posti.

"Non sai che scherzo gli farò, bambolina" Sento sussurrare da Lamberti all'orecchio di una biondina del suo gruppetto.

Lei, in tutta risposta, ride e lui alza gli angoli della bocca.

"Ah sì? Mi piacerebbe anche a me sapere che scherzo farai, signorino Lamberti" Incrocio le braccia e lui alza lo sguardo per poi guardarmi con uno sguardo di sfida.

"Nessuno, caro professore." Risponde con un sorriso falso.

Ah sì? È così che la mette?

"Signorina Norman, mi dica, che scherzo vorrebbe fare il suo compagno?" Le chiedo. Lei apre più volte la bocca ed alterna lo sguardo da me a Lamberti.

Il biondino fa di no col capo ma io la incito a rivelare ciò che vuole fare il suo amichetto.

"Se non apre la bocca adesso sarò costretto a dire tutto a suo padre." Mi giro e vado verso il mio posto.

"No no no, la prego professore, mio padre no!" Sorrido sotto ai baffi, mi volto nuovamente e lei sospira guardando il biondo che nel frattempo ha tolto il braccio dalla sua spalla.

"Lucas voleva farle uno scherzo, voleva rubarvi la ventiquattrore con tutti i documenti per poi buttarlo nel lungo mare di Napoli..." Dice stringendo un po' di stoffa della maglia che le ricopre la coscia.

"Grazie bionda, vattene via da me!" Esclama Lamberti con la vena sul collo che pulsa. La ragazza, ormai con gli occhi lucidi, si alza dal suo posto con lo sguardo rivolto verso il basso.

"Ehi, Chanel! Se vuoi puoi sederti vicino a noi!" Propone Davis alzando dal suo posto per farsi sentire dalla ragazza.

Lei guarda per un secondo il posto vicino a Lamberti per poi rivolgere lo sguardo alla mia ragazza segreta, sorride ed annuisce lentamente col capo.

Davis sorride e le fa segno di sedersi accanto a McCartney e a lei ed una volta fatto ciò, iniziano a parlare.

"Lamberti, una volta arrivati a Napoli, farai i conti con me." Punto il dito sul suo petto e lui sbuffa guardando l'autostrada dal finestrino.

Ritorno al mio posto e cerco di calmare il fuoco che mi ha provocato il biondo dentro di me. Stavolta non la passa liscia, né con me, né con la scuola.

Dopo quasi tre ore di pullman, scendiamo tutti giù facendo attenzione a prendere tutte le valigie e soprattutto a prendere quelle giuste.

"Ragazzi, ora andremo in giro per Napoli a vedere le mete turistiche, mi raccomando però!" Raccomando ai ragazzi e loro mi rispondono con un 'si, professore' moscio.

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