27. "Tyler Power"

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Justin Pov

"Alexa, andiamo, era un uscita con una mia amica che non vedo da tanto!" Tento di giustificarmi.

"Ah sì, mi sembra giusto, ma io?" Si agita e incrocia le braccia all'altezza dello stomaco mentre cammina per tutta la mia camera d'albergo.

Sospiro e la raggiungo abbracciandola da dietro. Lei si irrigidisce e non ne vuole proprio sapere niente sul fatto di calmarsi e rilassarsi.

"Non hai fiducia in me, allora." Dico e lei sbuffa.

"Si Justin, hai ragione, non ho fiducia in te e sai perché?" Se ne va dalle mie braccia ed è visibilmente infastidita ed arrabbiata.

"Perché non sono alla tua altezza, perché un tipo cosí non so come faccia a stare con una come me" Sbotta all'improvviso.

"Così come?" Chiedo e lei si mette una mano fra i capelli e sospira.

"Justin, diciamocelo, avevo perfettamente ragione quando hai detto che siamo il nero e il bianco. Tu sei coraggioso, io codarda, tu..." Le fermo sul punto di continuare.

"Ehi ehi! Fermati un po'." Lei guarda in un altro punto della stanza. Mi avvicino e lei indietreggia.

La prendo dal braccio e la costringo ad essere petto e petto con me.

"Tu codarda?" Chiedo sorridendo.

Lei non risponde ma si limita a inoltrare il mio sguardo per poi riabbassarlo.

"Rispondimi, tu codarda?" Richiedo.

"Si..." Sussurra.

"Allora" Sospiro per poi prenderla per la mano e dirigerla fino al letto, mi siedo, e la faccio sedere sulla mie ginocchia per poi avvolgerle il bacino con le mie braccia.

"Tu non sei affatto codarda" Tento di farle entrare in testa questa frase in quella testa.

Lei guarda in basso e gioca con le sue unghie per evitare il mio sguardo.

"Alexa, fidati, quello che hai fatto tu non lo avrebbe mai fatto nessun'altra, ed è per questo che mi piaci..." Le sussurro l'ultima frase all'orecchio provocandole la pelle d'oca.

Un sorriso a trentadue denti spunta sul suo viso e mi avvolge il collo con le sue esili braccia.

"Grazie..." Mi sussurra. Le bacio la testa e ricambio l'abbraccio.

"Justin, però dobbiamo mettere in chiaro alcune cose." Mi fissa subito dopo essersi staccata.

"Sono tutte orecchie" Le bacio la spalla.

"Devi raccontarmi tutto, Justin, tutto quello che ti è successo. Se non lo fai, è come se ti conoscessi per metà!" Esclama.

Mi si gela il sangue nelle vene, il solo pensiero di rivivere tutto mi fa venire il voltastomaco,  per di più sapere che c'è il 50% di probabilità che lei scappi da me.

"Ci stai?" Mi dice mostrandomi il mignolo aspettando che io lo afferri.

Rimango a fissarla per momenti che sembrano una vita intera, eppure, l'agitazione mi manda il cervello in pappa e l'ansia mi sta divorando velocemente.

"Alexa..." Inizio per poi farla alzare dalle mie gambe e sospirare.

"Che c'è?" Apre di poco le gambe.

Se solo tu sapessi, se solo tu sapessi cosa mi ha distrutto.

"È complicato." Butto sul momento.

"Fa con calma, io ci sono, sono qui con te!" Esclama alzandosi ed accarezzare le mie gote.

Sospiro e faccio passare più volte una mano fra i capelli.

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