Shameless ~Jikook [completa].

"the idea i have of you"

Piccola curiosità: oggi è il mio compleanno 🎉 auguri a me! Lol - forse a voi non interessa, ma volevo dirvelo lo stesso! 🙈
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"Ignorare le cose che mi irritano non è il mio forte: fissarmi ossessivamente su di esse è ciò che mi fa andare avanti.."

Taehyung's POV
9 ottobre 2017, giovedì - 20:32. Seul - appartamento di Yoongi

Suonai al campanello dell'appartamento n. 147 al primo piano di un condominio di nuova generazione, costruito all'inizio degli anni 2000.

La porta si aprì dopo poco, rivelando un esemplare selvatico di Hoseok appena uscito dalla doccia. Aveva i capelli bagnati e appiccicati alla fronte, una felpa color nero pece ed un paio di pantaloncini corti grigi. Mi osservò dalla testa ai piedi, poi si scostò di lato e mi fece cenno di entrare nell'appartamento.

A testa bassa mi recai in salotto e appoggiai sul divano il computer di Yoongi, che aveva dimenticato quel pomeriggio alla pasticceria dove lavoravo e mi aveva chiesto di riportarglielo. Di certo non mi aspettavo di trovare Hoseok in casa ed in quel momento non sapevo se andarmene subito o se provare a parlargli.

- Ti stanno bene i capelli biondi - disse serafico Hobi, rimanendo serio in volto e continuando a studiarmi da capo a piedi. Il suo sguardo intenso mi faceva sentire nudo, spoglio di ogni mio muro difensivo.

- Uhm grazie? -. La mia risposta suonò più come una domanda che un'affermazione, rivelando quanto fossi a disagio ed insicuro di fronte al mio hyung.

- Yoongi non tornerà prima di un paio d'ore. Ti serve qualcosa da lui? - chiese, prima di sedersi sul divano ed incrociare le braccio al petto. Perché non sorrideva?

- Sono venuto solo per riportargli il computer. Ora levo il disturbo - affermai per poi ruotare su me stesso di 360 gradi ed avviarmi verso l'uscita.

- Resta Taehyung -. Non era una domanda, ma un ordine. Gli occhi di Hoseok sembravano ardere in quel momento e mi inchiodarono sul posto, lì in mezzo al salotto. Ero scioccato.

- Perché? - chiesi, non riuscendo a trattenere il mio grande stupore. Come poteva comportarsi così? Mi aveva ignorato per un anno, non aveva risposto a nessuna delle mie chiamate e a nessuno dei miei messaggi e, quelle poche volte lo avevo incrociato casualmente per strada, mi aveva esplicitamente detto di "evaporare dalla sua vista".

- Vieni qui, Tae - disse Hoseok, facendomi segno di raggiungerlo sul divano accanto a lui. Successivamente si passò una mano trai capelli e li spostò dalla fronte, non smettendo mai di osservarmi intensamente.

Io deglutii, lentamente mi avvicinai e presi posto sulla superficie morbida alla sua sinistra, lasciando uno spazio abbastanza rilevante tra i nostri due corpi. Poi raccolsi le gambe al petto e lo guardai con sospetto, attento ad ogni suo movimento.

- Da quando sei diventato timido? - chiese, alzando un sopracciglio verso la mia direzione. Continuava a non sorridere e questo mi metteva molto a disagio.

- Non sono timido, Hoseok. Sei tu quello strano qui. Come mai ora mi parli dopo aver fatto finta che non esistessi per un anno intero? - risposi, per poi sorridere amaramente e appoggiare la testa contro lo schienale del divano.