"oops! I did it again..."

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3 novembre 2019, ore 14:40. Seul - quartiere Hongdae

Ormai era troppo tardi per tirarmi indietro, quindi era anche meglio se mi sbrigavo ad uscire di casa. Invitare Doyun ad uscire era stato un gesto avventato e, sopratutto, dettato da un funesto attacco d'ira, ma mi sarei dimostrato ancora più stronzo se avessi rimangiato le mie stesse parole. Avevo parlato di questo mio piccolo pasticcio con Seokjin e lui mi aveva detto di provare ad uscire con una persona diversa. " L'unico modo che hai per dimenticare Jimin è trovare una persona che lo sostituisca. È brutto da dire, ma è questa la realtà: chiodo schiaccia chiodo " mi aveva risposto quando lo avevo chiamato in preda a mille paranoie.

Con tutti questi pensieri disordinati, uscii dal mio appartamento e mi incamminai verso il luogo d'incontro. Nonostante dovessi prestare attenzione alla strada che stavo percorrendo, ero immerso totalmente nelle mie riflessioni un po' piccanti. Continuavo a rivedere, giorno e notte, il viso di Jimin in preda al piacere. Non avrei minimamente dovuto soccombere ad i miei appetiti sessuali, ma era impossibile resistere a quello spettacolo erotico.

Arrivai al punto di incontro senza nemmeno accorgermene e, non notando nessuna figura familiare, mi sedetti su una panchina situata accanto ad un albero centenario. Mentre aspettavo iniziai a scorrere la home di Instagram tanto per passare il tempo in fretta ed evitare di pensare ad un certo soffice mochi.

- Scusa per il ritardo hyung - disse Doyun, mentre cercava di riprendere fiato dopo la corsa. Era paonazzo in viso e vedere quanto fosse seriamente dispiaciuto per un semplice ritardo lo rendeva molto più carino del solito.

- Non ti preoccupare, sono arrivato solo da dieci minuti - affermai, arruffandogli i capelli e sorridendogli in modo rassicurante.

Camminammo un po' per una delle vie centrali di Seul, osservando le vetrine dei vari negozi e chiacchierando del più e del meno, come due buoni amici. Era semplice sostenere una conversazione con Doyun perché avevamo lo stesso interesse per le arti in generale ed entrambi eravamo dei semplici ragazzi, senza tanti grilli per la testa.

- Vuoi mangiare qualcosa? - chiesi ad un tratto, sentendo la mia pancia brontolare. Quel giorno non avevo nemmeno pranzato decentemente poiché avevo dovuto recuperare tutte le lezioni che avevo saltato durante la mia settimana di finta malattia.

- Volentieri. I miei amici mi hanno detto che qui nei dintorni c'è una buona pasticceria. Si chiama "Dolci Follie", tu per caso la conosci? - suggerì Doyun, dopo essere arrossito per aver incontrato il mio sguardo. Era molto timido come ragazzo, quasi più di me quando avevo all'incirca quindici o sedici anni.

- Sono un cliente abituale di quella pasticceria - commentai, scoppiando poi a ridere seguito a ruota dal mio dongsaeng. Poi lo afferrai per un braccio e aggiunsi - forza, andiamo lì che ho fame -. Ci sarà sicuramente da divertirsi, questo lo pensai solamente.

[...]

- Benvenuti a Dolci Follie - ci accolse Taehyung con un solenne inchino. Evidentemente doveva ancora riconoscere i suoi nuovi clienti ed ero sicuro che ben presto il suo affabile sorriso sarebbe scomparso dalla sua faccia. Era sempre impeccabile con la sua uniforme bianca e nera, ma ultimamente i suoi capelli stavano diventando troppo lunghi e si arricciavano in un onda verso l'esterno. Per quanto avessimo litigato e fossimo ai ferri corti, dovevo ammettere che non avevo mai visto il mio amico più attraente di così. Jimin aveva questo effetto ed io, purtroppo, lo sapevo anche fin troppo bene.

- Grazie - disse educatamente Doyun, ricambiando l'inchino.

- Siete in due? - chiese con tono dolce Taehuyng, osservando prima il mio accompagnatore e poi notando finalmente la mia presenza. Per uno sconosciuto il cameriere poteva sembrare impassibile, ma io avevo subito notato come la sua mascella si era contratta ed il suo sguardo si era fatto serio.

Shameless ~Jikook [completa].Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz