"it's not so obvious..!"

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Non vedevo Jimin da una settimana perché non avevo nemmeno avuto il tempo di respirare a causa di un preappello.
Quel giorno di ottobre era abbastanza caldo, nonostante il freddo fosse alle porte. Ero appena uscito dalla biblioteca del campus, diretto verso casa. Il sole pallido autunnale stava tramontando e le temperature si stavano abbassando gradualmente. Mi sistemai meglio il giubbotto di pelle e mi avviai verso l'uscita principale, evitando di proposito di passare per la caffetteria dell'università.

Le strade erano molto affollate essendo l'ora di punta. Mi fermai ad un semaforo rosso e, mentre aspettavo che si accendesse la luce verde dei pedoni, mi misi a guardare in giro per passare il tempo. Dall'altro lato della strada notai un ragazzo familiare, intento ad osservare una vetrina di un negozio di abiti sportivi. Era accovacciato a terra, le mani appoggiate sulle cosce, avvolte in un pantalone nero troppo stretto, e stava cercando di leggere qualcosa. Non era solo, ma insieme ad un ragazzo che non avevo mai visto.

Scattò finalmente il verde, così attraversai la strada di corsa e raggiunsi i due giovani. Con un sorriso in bocca, che si estendeva da un orecchio all'altro, dissi - Ciao Jiminie! -.

Il mio mochi, sentendosi chiamare, alzò la testa verso di me e rimase per un momento spiazzato, ma poi si rialzò e si sistemò il giubbetto in jeans. Mi osservò con un po' diffidenza e poi esclamò - Ciao Kookie -.

- Vedo che non porti più le stampelle - constatai, piegando la testa leggermente di lato e scrutandolo spavaldamente da capo a piedi. In quel momento mi balenò in testa un pensiero un po' esagerato: avrei voluto rinchiudere il mio mochi dentro casa mia, in modo tale che nessuno avesse il diritto di godere della sua infinita bellezza. Chissà perché diventavo sempre più geloso e possessivo nei confronti di questo ragazzo.

- Non le porto più finalmente. Il mio piede è completamente guarito - proferì Jimin, prima di fare una piroetta su se stesso e ridacchiare contento.

- Tu saresti? - si intromise l'altro ragazzo, non nascondendo una punta di acidità nella sua voce. Immediatamente mi voltai verso di lui, alzando un sopracciglio infastidito e sorridendo compiaciuto. Lo guardai in tralice e, dovevo ammetterlo, sembrava un modello. Aveva la base dei capelli tinta di bianco e le punte di azzurro intenso, i suoi occhi avevano un taglio dolce e il suo corpo era muscoloso e ben proporzionato.

- Jeon Jungkook, il ragazzo di Jimin - affermai, afferrando il ragazzo appena citato e portandolo vicino a me. Poi aggiunsi sorridendo furbamente - tu, invece, chi sei? -.

- Shin Hoseok, collega di Jimin - disse con tono di sfida, fulminandomi con lo sguardo e sorridendo in modo straffotente. Poi si abbassò un po' verso il basso ed instaurò un contatto visivo direttamente con il mio mochi, esclamando in modo freddo - non mi avevi detto di avere un ragazzo -.

- A parte che sono affari tuoi, comunque non è il mio ragazzo - confessò Jimin, dandomi una gomitata sullo stomaco ed allontanandosi da noi. Poi entrò nel negozio, di cui prima stava guardando la vetrina affascinato.

- Non ho mai sentito Chimchim parlare di un certo "Jungkook" - affermò quel troglodita, mimando il segno delle virgolette con le dita mentre pronunciava il mio nome come se stesse inalando veleno. Avrei tanto voluto infilare le sue dita dove non batte il sole.

- Beh, il mio Jiminie non ha nemmeno mai citato il tuo nome con me - risposi serafico, guardandolo con superiorità.

Shameless ~Jikook [completa].Where stories live. Discover now