Shameless ~Jikook [completa].

"the wild rose"

"Anche un fiore bianco ha un'ombra nera.."

3* time frame

24 ottobre 2019, giovedì ore 18:45. Seul - appartamento di Seokjin

La luce autunnale penetrava dall'enorme vetrata ed illuminava gran parte del salotto dell'appartamento appena affittato da Seokjin. Chiunque, a primo acchito, poteva capire che il gusto in fatto di arredamento apparteneva al mio amico: i cuscini dalle tonalità calde, le pareti color crema, un grande scaffale con i grandi romanzi della letteratura russa e la presenza di piante ovunque.

Io, seduto su uno degli sgabelli della penisola della cucina, stavo osservando rapito il mio amico, che indossava un imbarazzante grembiule rosa con al centro un alpaca bianco ed era impegnato a decorare una torta con una crema alla nocciola, contenuta dentro una sac-à-poche trasparente.

- Sono buonissimi hyung - dissi, mentre mi mangiavo dei biscotti fatti da Seokjin esclusivamente per me. In realtà volevo assaggiare anche il dolce che stava preparando in quel momento, ma sapevo che non era destinato a me e, se solo avessi usato sfiorare con le mie grinfie il suo piccolo capolavoro di pasticceria, sicuramente Jin mi avrebbe rincorso con il matterello in mano.

- Sono contento - esclamò compiaciuto Jin,  dopo aver finito la decorazione della parte esterna del dolce a forma di ciambella. Poi inserì la torta all'interno del frigo e si mise a pulire il piano di lavoro, sporco di cioccolato e farina. Mentre strofinava con forza una macchia, si mise a canticchiare una canzone a me sconosciuta.

A distanza di anni continuavo ad essere il "preferito" di Jin e, nonostante mi divertissi ad infastidirlo e prenderlo in giro ad ogni appetibile occasione, lui mi viziava sempre sia con dei manicaretti appositamente cucinati per me sia con regali materiali. Ero rimasto molto sorpreso quando, alla mia laurea triennale, lui era scoppiato a piangere commosso e aveva continuato a blaterare quanto fosse orgoglioso di me e del traguardo appena raggiunto, sembrando lui stesso la mia vera madre.

All'improvviso sentimmo la porta dell'appartamento aprirsi con il solito click e subito dopo chiudersi con un tonfo assordante. Dopo di che apparve in salotto Namjoon ed urlò euforico - Li ho trovati, Jinnie -.

- Bravo Joonie - lo accolse Seokjin, abbandonando il suo grembiule rosa sulla sedia e correndo incontro a Namjoon. Anche se non lo vedeva dalla bellezza di otto ore, Jin si avvinghiò al suo novello sposo e lo riempì di baci, non preoccupandosi minimamente della mia presenza.

Non riuscivo ancora a realizzare che due dei miei amici storici si fossero sposati all'insaputa di tutti noi. Lo avevano deciso all'improvviso, sull'onda del momento. Mesi prima Yoongi ed io avevamo regalato a Seokjin un biglietto aereo per l'America e così il mio hyung era partito con la valigia più grande che possedeva ed era ritornato, due settimane dopo, con una fede dorata all'anulare sinistro. Fu una notizia scioccante per tutti e, a dirla tutta, stavamo ancora aspettando di essere invitati alle nozze ufficiali.

- Cosa hai comprato? - chiesi incuriosito, mentre cercavo di sbirciare ciò che Namjoon teneva ben nascosto tra le mani.

- Giù le mani Kookie - mi richiamò Jin, afferrandomi per un orecchio e trascinandomi lontano dal suo maritino.

- Mi fai male, mamma - mi lamentai, massaggiandomi l'orecchio rosso e dolorante.

- Sabato sera lo scoprirai - affermò Namjoon, prima di scomparire verso il reparto notte.