"thus i'd be my antithesis"

3.1K 190 49
                                    

"È sicuramente rimasta dentro di me, la versione migliore di me stesso.
Da qualche parte nascosto per non venir ferito ancora.
Ho bisogno di quella parte."

11 novembre 2019, ore 11:20. Seul - appartamento di Jungkook

1#

Ero sveglio ormai da una buona mezz'ora, ma non trovavo la forza per abbandonare le coperte e affrontare il freddo secco di Seul. Purtroppo le lezioni universitarie non aspettavano me e dovevo assolutamente rimettermi in pari con i programmi dei vari corsi; così, sbuffando, mi alzai finalmente dal letto.

Mi stiracchiai e sorrisi notando i vestiti di Jimin ripiegati ordinatamente sopra la mia scrivania. Il ragazzo si era svegliato prima di me, mi aveva dato un fugace bacio ed era scappato via diretto sicuramente alla sua vecchia scuola di danza, dove era da poco stato assunto come ballerino professionista della loro compagnia di ballo. Ovviamente senza dimenticarsi di prendere in prestito i miei vestiti: Jimin dimostrava atteggiamenti da cleptomane a volte e tutti i miei indumenti che erano stati indossati da lui non avevano più fatto ritorno al mio armadio. 

Mi mossi verso la scrivania, accesi il mio Mac e aprii l'icona di Spotify, selezionando uno dei miei Daily Mix. Subito le note di 18  degli One Direction si diffusero per tutta la stanza ed io chiusi automaticamente gli occhi, lasciandomi cullare dalle parole della canzone. Senza accorgermene cominciai ad accarezzare con i polpastrelli il tessuto del maglione di Jimin, mentre realizzavo come tutte le canzoni, che ascoltavo nell'ultimo periodo, sembravano parlare sempre del rapporto tra me e lui.

Dopo questo breve intermezzo melodico, mi stiracchiai per la seconda volta e mi sistemai alla meno peggio i capelli con le mani. Stranamente ero pimpante e volenteroso di riprendere in mano la mia carriera universitaria. Di buona lena indossai un paio di jeans scuri ed una felpa grigia, feci colazione e preparai lo zaino. Subito dopo aver indossato il cappotto uscii di casa ed mi imbattei per le scale nel mio coinquilino che era appena ritornato a casa dopo un weekend nella sua città natale. Lui aveva la fortuna di vivere non molto lontano da Seul e di conseguenza spesso faceva visita alla sua famiglia ed ai suoi amici.

- Buongiorno Yugyeom - lo salutai, fermandomi sul pianerottolo delle scale per farlo passare con la sua enorme valigia color argento. - Immagino l'ascensore sia nuovamente rotto - aggiunsi, ammiccando verso il suo bagaglio pesante ed ingombrante.

- Ciao.. lascia stare. Mai una cazzo di gioia eh! - si lamentò il ragazzo, mentre si asciugava con la manica della felpa il sudore che gli imperlava la fronte.

- Ormai è diventato il nostro motto. Comunque scappo, non so a che ora torno stasera - lo avvisai, prima di fare un inchino frettoloso e scomposto.

- Aspetta Kook - richiamò la mia attenzione Yugyeom, afferrandomi un braccio con la mano libera.

- Dimmi - dissi, sorridendogli e fermandomi su uno scalino più basso rispetto a lui.

- Che ti è successo di bello? È raro vederti sorridere così spensieratamente alla mattina - notò il ragazzo, mentre si pizzicava leggermente il mento con pollice ed indice in un gesto di riflessione e mi osservava da capo a piede.

- Jimin - esclamai semplicemente.

- Ahh, allora si spiega tutto! Ci vediamo stasera - concluse Yugyeom, prima di voltarsi e riprendere la lunga scalata verso il nostro appartamento. Beh, se non altro in questo modo faceva esercizio senza dover pagare la palestra per andare in sala pesi.

Shameless ~Jikook [completa].Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon