Capitolo 11

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Ero stata sveglia tutta la notte per colpa del terribile mal di pancia, il ciclo mi distruggeva ogni volta.
Restai tutta la mattina a letto ricevendo solo il saluto dei ragazzi e le loro domande su come stessi e se avessi avuto bisogno di qualcosa.
Avevo parlato anche un po' con mia Zia, era sempre di fretta e la sua voce, ogni volta, era sempre più debole.

Mi diceva che era per il lavoro, ma una parte di me non ci credeva del tutto, però non insistetti e lascia terminare lì l'argomento.
Verso le 12 decisi di alzarmi e di andare a prendere qualcosa per far passare questo mal di pancia.
Prima però andai in bagno e quando passai davanti allo specchio vidi quanto orrenda fosse la mia faccia. Le pesche erano fin troppo accentuate, i capelli ,che avevo lavato il giorno prima, erano pieni di nodi e il colore della mia pelle era sul giallastro.

In sintesi sembravo un mostro.

Raccolsi i capelli in una coda e indossai qualcosa di comodo.
Dopo  ciò pensai ad un rimedio per le occhiaie, ricordandomi che mia Zia, ogni volta che dormiva poco per colpa del lavoro, si metteva dei dischetti bagnati con del latte sotto gli occhi.

Quindi andai in cucina, presi la medicina, e mi dedicai alla "cura" di queste terribili occhiaie dopodiche mi sedetti sul divano e iniziai a guardare i Teen Titans alla tv.

Anche oggi mi sarei annoiata sul divano guardando dei cartoni animati? Esattamente
Era questa la vita che volevo? Assolutamente no.
A quest'ora sarei in una università a studiare per diventare psicologa e mia madre mi avrebbe sostenuta proprio come mio padre e mia Zia...

Vivere una vita felice, festeggiare i compleanni ed il Natale tutti assieme...
Ma prima che iniziassi a piangere il rumore della serratura mi fermò, fortunatamente. Vidi poi un ciuffo, a dir poco perfetto, ed un viso stanco spuntare dalla porta.

"Zayn!" esclamai ricordandomi però di essere in uno stato pietoso.
"Cos'hai sotto gli occhi?" sorrise appoggiando delle buste sul tavolo.
"Dischetti bagnati con del latte, ho delle occhiaie che fanno paura" mi giustificai un po' imbarazzata.

"Ah! È quella roba che chiamate..." pensò "skin care?" mi chiese voltandosi verso di me e raggiungendomi sul divano.
"Probabile" mi scansai per fargli un po' di spazio sul divano.
"Come stai?" sospirò giocando con la folta barba.

"Bene, tu invece?" mi posizionai meglio sul divano, in modo da poter vedere bene tutta la sua figura.
"Stanco, ma per il resto tutto ok" annuì, forse per convincere più se stesso.

"Hai mangiato già?" cercai di cambiare discorso per poter tagliare un po' la tensione che si era appena creata tra noi due.
"Vieni a casa mia?" si voltò verso di me in attesa di una risposta, rimasi un po' perplessa da questa sua richiesta. Molto probabilmente lo notò anche lui e con un piccolo sorriso si avvicinò di più a me.

"Voglio solo farti vedere una cosa, cucino io...sono bravo" alzò le spalle e si alzò definitivamente dal divano.
"Va bene, vado a prepararmi." Dissi sicura.

Dopo essermi vestita decentemente tornai da Zayn pronta per uscire.
"Hai un giacchetto più pesante di questo?" Mi disse guardando la giacca che avevo addosso.
"No, devo andare a fare un po' di compere." Mi grattai la testa imbarazzata.

Mi porse il suo giacchetto della "Napaijri'' molto pesante e andò a prenderne un altro nella camera dei ragazzi.

"Possiamo andare" si sistemò meglio il giubbotto ed uscimmo definitivamente.

In macchina parlammo del più e del meno. Mi raccontò che il suo sogno era di incontrare Eminem, o almeno di andare ad uno dei suoi concerti.
Gli sarebbe piaciuto poter partecipare a qualche festa fuori da questa terribile città insieme ai ragazzi, visitare altre nazioni e vivere spensieratamente. Mi ha raccontato anche della sua prima ragazza, che purtroppo lo ha lasciato perché la sua famiglia non era propensa a continuare questa loro relazione. Lo ritenevano troppo povero per poter costruire una famiglia felice...

Holmes ChapelWhere stories live. Discover now