Capitolo 62

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CLAIRE'S POV
"Questa macchina è fighissima!" Gridò Rylee come una bambina, accarezzando gli interni dell'auto.
"È mia." Rispose ovvia la rossa non staccando mai gli occhi dalla strada, ma comunque accennando un'alzata di sopracciglio e una piccolissima mossa di testa per concludere.

"Devi girare adesso." Indicò Alex, dato che ricordava perfettamente la strada a differenza nostra.

Le strade, oltre che ad essere buie, erano completamente vuote e silenziose. L'unico rumore udibile era lo spostamento delle foglie causato dal leggero venticello.

Arrivate nuovamente davanti alla grandissima struttura, scendemmo dall'auto. Presi un grande respiro e mi incamminai seguita dalle ragazze.
"È normale che abbia ancora più ansia di prima?" Domandò Rylee guardandosi attorno un po' frastornata.

"Siamo in due." Sussurrai, salendo le scale per tornare da quell'uomo inquietante.

Ma non appena vidi la porta, dove eravamo entrate circa un'ora fa, leggermente aperta i miei passi si fermarono..seguita a ruota dalle mie amiche.

Ci scambiammo qualche sguardo, impugnando le nostre armi senza nessuna esitazione.
Successivamente ci posizionammo ai lati della porta, mentre Sissie, con la mano, cercava di aprirla con molta cautela ed attenzione.

Non appena spalancato, ci fiondammo davanti ad essa puntando le pistole difronte a noi.

Il caos più totale regnava nella stanza.
Uomini senza vita e ricoperti di sangue giacevano per terra.

"Blake." Pronunciai, serrando la mascella di conseguenza.
"Credi sia stata opera sua?" Domandò curiosa Sissie mentre perlustrava la zona.

"E di chi altro." Affermai sicura, scavalcando la valanga di corpi presenti nella stanza.

Non appena i miei occhi incrociarono quelli di Alex, una grande mano strinse la mia caviglia facendomi quasi balzare in aria.

"Giù." Balbettò debole prima di lasciarmi la parte ormai piena di sangue e abbandonare il mondo terreno.

"Andiamo al piano di sotto." Esclamai, sempre mantenendo un tono pacato, scendendo le scale con altrettanta cautela prudenza.

Nessun tipo di rumore era presente nella stanza. Solamente il battito accelerato del mio cuore rimbombava nelle mie orecchie.

Terminate le scale, altri uomini privi di vita e ovviamente ricoperti di sangue ci diedero il benvenuto.

"È morto." Affermò Alex, guardando con attenzione il corpo di Soul... seduto su una sedia e senza la sua maschera per respirare, motivo per cui adesso adesso giaceva privo di vita su quella sedia.

"Come diavolo faceva a sapere Blake che ci avrebbero aiutato?" Chiese Rylee evidentemente confusa, scavalcando alcuni corpi.

"Non ne ho idea." Sussurrai.
"E adesso che si fa?" Guardai la rossa dopo le sue parole, scuotendo la testa in segno di negazione non avendo una risposta alla sua domanda.

Il fischio, proveniente dalle casse esposte in alto, oltre che a farci spaventare, ci fece coprire di conseguenza le orecchie.

"Buonasera bambole." La voce roca e rovinata dal fumo di Blake rimbombò per tutta la stanza.
"È da un po' che non giochiamo insieme. E io mi annoio." L'ultima frase fu detta lentamente e sempre più profondamente mentre le luci si affievolivano fino a diventare completamente buio.

Il mio respiro incominciò a farsi più pesante, proprio come il mio battito cardiaco.
"Ragazze!" Urlò una delle mie amiche, ma non riuscivo a distinguere chi fosse.

Holmes ChapelWhere stories live. Discover now