Capitolo 19

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"Non ho voglia." Zayn e Liam stavano battibeccando da ben venti minuti e io, mentre mangiavo i miei cereali, ero rimasta lì ad ascoltarli tutto il tempo.
"Dai amico, ho bisogno di supporto!" Liam cercò di convincere il moro che però negò nuovamente, sempre più convinto.
"Ma perché!" Gridò esasperato l'amico che continuava ad insistere senza mai arrendersi.
"Non ho voglia di andare in palestra e sudare, faticare e soprattutto di vedere persone." Disse tutto mentre continuava a scuotere il capo in segno di negazione, se avesse continuato cosi il collo si sarebbe staccato da posto.

"Ti prego." Il ragazzo si inginocchiò pregandolo proprio come si fa in chiesa. Decisi, dunque, di intervenire, stufa di sentirli parlare così tanto alle nove di mattina.
"Vi giuro che il prossimo che dice qualcosa farà un bel bagno di cereali e latte." Sembrava una minaccia veramente scadente, ma sapevo che entrambi tenevano molto ai loro capelli, infatti Liam si alzò immediatamente e Zayn si ricompose schiarendosi la voce.

"Grazie." Sorrisi, provando a mangiare in pace, ma appena avvicinai il cucchiaio alla bocca sentiì ancora la voce di Liam.
"Allora vieni?" Sussurrò come un idiota. Veramente pensava che non l'avessi sentito?
"Ma sei scemo?" Chiese seriamente Zayn facendomi scoppiare in una fragorosa risata, seguita poi dai due amici di fronte a me.

"Menomale ci siete voi." Affermai sempre sorridente, questa volta riuscendo a mangiare la mia colazione.
Il cellulare di Zayn iniziò a squillare, tentai di sbirciare chi fosse la persona che lo stava chiamando, inutilmente, dato che rispose immediatamente.
"Katherine?" Quasi mi strozzai a sentir nominare quel nome, tossiì talmente tante volte che venne Liam in mio soccorso picchiettando, in maniera non troppo forte, la mia schiena.
"Harry non è qui." La sua espressione era corrucciata, probabilmente nemmeno lui si aspettava una sua chiamata.
"Se dovesse arrivare di avviserò." E dopo questa frase terminò lì la conversazione, appoggiando il cellulare sul tavolo per poi guardarmi.

"Che c'è?" Chiesi con finta ingenuità.
"No, niente" rise sotto i baffi, facendomi alzare un sopracciglio. Ma comunque poco mi importava, quanto era difficile fare colazione insieme a loro?

"Ragazzi io devo andare." Liam ci salutò velocemente, prese le chiavi della macchina e scappò via come una saetta dopo aver guardato malissimo Zayn e avergli fatto il tipico segno "Ti tengo d'occhio."
"Era un avvertimento o una minaccia?" Mi chiese il moro divertito. Di risposta alzai le spalle, dato che la mia bocca era piena di cereali.

"Ma quei cereali sono infiniti?" Guardò la mia tazzina perplesso.
"Forse ne ho messi troppi." Biascicai, sempre però con la mano alla bocca, facendogli scappare una piccola risatina.
"Io vado a farmi una doccia, se c'è bisogno di qualcosa urla o sfonda la porta." Mi fece l'occhiolino, facendomi alzare gli occhi al cielo.

Appena scomparve dalla mia visuale riformulai la chiamata di poco prima.
Ieri sera lo avevo sentito parlare con lei, per andare a casa sua e fare ciò che solo una tipa del genere poteva fare con un ragazzo del genere. Ma allora perché aveva chiamato? Non era rimasto tutta la notte con lei? Oppure aveva dimenticato le mutande sul letto?
Feci un verso di disgusto decidendo di pensare ad altro.

Non riusciì a finire i cereali che, con dispiacere, dovetti buttare. A nessuno piacevano e il giorno dopo avrebbero fatto troppo schifo.
Dato che per la giornata non avevo in programma niente, mi misi a guardare un po' di tv.

***

HARRY'S POV
Mi sentivo di merda, veramente. Ero a casa di Tommy e non mi ricordo neanche come cazzo avessi fatto ad arrivare qui.
"Buongiorno ragazzo." Tommy entrò con un bicchiere d'acqua ed un'aspirina.
"Come cazzo sono finito qui?" Mi massaggiai le tempie doloranti, tirandomi su a mezzo busto.
"Credo che la parte dove tu sei ubriaco sia abbastanza scontata..." rise passandomi il bicchiere e l'aspirina.

Holmes ChapelWhere stories live. Discover now