Capitolo 70

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Uscimmo finalmente da quell'aereo, salutando alle nostre spalle Alex che ci sorrise.

"Porca puttana finalmente!" Quasi gridò il riccio, con un ultimo urlo finale.
"Appena arriviamo vado in letargo nella vasca." Risi al suo modo di esprimersi, sbadigliando in risposta.
"E io nel letto."
"Hai dormito per quasi tutto il viaggio." Mi rimproverò sorridendo.

"Pazienza." Scossi le spalle, continuando a guardare fuori dal finestrino.

Rimanemmo in macchina ancora per una ventina di minuti, per poi ritrovarci davanti ad una villa enorme.
"Porca troia." Esclamai, serrando le labbra non appena sentii la risatina di Harry.

Parcheggiammo nel gigantesco garage,rimanendo sempre a bocca aperta da quanto grande ed elegante fosse quella specie di "casa".

"È un fottuto castello!" Quasi urlò Louis, mettendosi le mani nei capelli emozionato.
Guardai l'espressione di tutti, notando che anche quella di Sissie era particolarmente sorpresa.

"Quanti cazzo di soldi puoi fare con la droga." Pronunciò Jisel.
"Troppi." Le risposi, seguendo Ryan e i miei amici.

"Per poter entrare nel cancello serve la vostra impronta. Tra poco andiamo nella sala computer. Alfred e gli altri vi porteranno le valigie nelle vostre rispettive stanze. Le ragazze tutte insieme." Ci indicò, camminando all'indietro in modo da poterci guardare.
"Harry, Zayn e Niall staranno nella stessa stanza. Louis e Liam in un'altra e io nella mia personale." Si indicò terminando la frase, tornando a darci le spalle.

Sentii Sissie sbuffare, mi voltai verso di lei vedendo i suoi occhi alzarsi verso il cielo al comportamento del fratello.
Sorrisi, continuando a camminare verso l'enorme edificio.

Spalancai la bocca nel vedere l'enorme piscina, illuminata, dare su vasto verde davanti a noi.
Dopo una serie di imprecazioni da parte dei ragazzi, entrammo nella villa continuando a rimanere a bocca aperta.

"Buonasera, posso accompagnarvi nelle vostre stanze?" Ci chiese una donna di mezza età, guidandoci al piano di sopra.
Le camere non erano distanti una dall'altra, ma ci unformarono che le pareti erano insonorizzate, per rispettare la privacy di ognuno.

Entrammo nella nostra camera, prima di darci le rispettive carte elettroniche.

Non appena entrammo la mia bocca arrivò al pavimento.

Oltre che ad essere gigantesca, il colore che prevaleva era sicuramente il bianco

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Oltre che ad essere gigantesca, il colore che prevaleva era sicuramente il bianco.
Il pavimento, le pareti, l'arredamento...ogni cosa era in bianco.

Le ragazze entrarono gridando, uscendo anche per vedere la grande terrazza.
Camminai lentamente guardandomi attorno.

"Non è un po' esagerato?" Mi feci scappare involontariamente.
"Quando ne hai tanti, le investi in questo." Mi rispose Sissie, prendendo le valigie che le porse una ragazza.
Mi avvicinai per aiutarla, ringraziando la giovane ragazza dai capelli biondi.
Ci chiese se avessimo avuto bisogno di altro e, dopo una nostra risposta negativa, uscì con un sorriso cordiale stampato sulla faccia.

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