Capitolo 42

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Il continuo scricchiolio del letto e il rigirarsi del corpo di Harry mi fece aprire gli occhi.

Mi stiracchiai appena voltandomi verso destra rischiando di urlare quando gli occhi di Sissie erano rivolti verso di noi.

"Cosa cazzo vuol dire questo?" Mi indicò, con un sorriso a trentadue denti.
"Cosa?" Mi schiarii la voce facendo la finta innocente.

"Brutta stronza." Mormorò assottigliando gli occhi.
"Non è successo niente." Sussurrai anche io, in modo che Harry non potesse svegliarsi.

Mormorò un "mm-hmm" per poi tirarmi il cuscino che, fortunatamente, presi al volo.

Imprecai tenendo il tono di voce sempre basso.
"Credo che i punti alla testa ti abbiano danneggiato più del dovuto." Mi rispose con una pernacchia, facendomi aprire la bocca meravigliata dalla sua sfacciataggine.

Scesi definitivamente da quel lettino avvicinandomi a quello della mia amica, porgendole il cuscino.
"Da quanto va avanti la storia tra te e Harry?"

"Non c'è nessuna storia." Alzai le spalle, per poi farle capire di stare zitta o, almeno, di abbassare la voce.
"Si e mia zia è una fata." Mi tappai la bocca con la mano cercando di non far fuoriuscire la mia risata fin troppo rumorosa e contagiosa.
Anche Sissie si trattenne dal ridere liberamente, tappandosi la faccia con il cuscino.

La figura di Harry si girò verso di noi mantenendo gli occhi sempre chiusi.
Io e Sissie ci sistemammo comunque su quel lettino, facendo finta di niente.

"Non potrebbe rimanere addormentato per sempre?" Disse la mia amica mentre continuava ad osservarlo, in maniera completamente diversa da come lo facevo io "così smetteremmo di sentire le sue solite lamentele." Risi, constatando che quei due non sarebbero mai andati d'accordo.

"Ti è andata bene che stia ancora dormendo." Scesi da quel letto, sospirando.
"Tra quanto potete uscire da qui?"

"All'ora di pranzo." Sbuffò la rossa picchiettando le mani sulla pancia.
"Cosa vuoi per colazione?" Le chiesi cordialmente.

"Una sfoglia al cioccolato ed un succo." Annuii alle sue parole uscendo dalla stanza per dirigermi al bar.

Ordinai la nostra colazione che consisteva in due cappuccini caldi, uno senza zucchero ed uno con, un succo alla pera, due sfoglie al cioccolato ed un cornetto al pistacchio.
Io amavo il pistacchio.

Entrai nuovamente nella stanza con la testa bassa, cercando di non versare i cappuccini per terra, dove delle voci familiari stavano conversando facendomi alzare gli occhi.

"Buongiorno." Sorrisi al riccio che, senza ricambiare il saluto, guardò le buste che avevo in mano.
"Di solito usa ricambiare il saluto." Guardai Sissie con rimprovero, dato che cercava tutti i modi per bisticciare con Harry.

"Di solito usa farsi i cazzi propri." Le rispose a tono e, non appena la vidi pronta per rispondere, attirai la loro attenzione con un "hey" mentre alzavo in aria ciò che avevo in mano.

Entrambi sbuffarono come bambini e soddisfatta mi avvicinai ad entrambi porgendoli la colazione.
"Cosa avete fatto mentre io stavo quasi per morire?" Alzai gli occhi al cielo all'ironia di Sissie ma, soprattutto, alla sua determinazione nel voler scoprire le cose.

"Siamo andati al luna park." Gli rispose Harry mentre masticava la sfoglia.
"Cosa?" Urlò Sissie facendomi balzare in aria e scusandomi subito dopo con Harry per il movimento brusco che avevo fatto.

"Tu sei andata al luna park senza di me?" Il suo tono continuava ad essere fin troppo alto dentro una stanza non troppo grande.

"Sissie abbassa la voce." La rimproverai, facendole assottigliare gli occhi mentre continuava a tenere l'indice sospeso per aria.
"Questa me la segno." Scosse la testa mantenendo quell'espressione mista tra il buffo e il serio.

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