Capitolo 38

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️ ATTENZIONE, QUESTO CAPITOLO CONTIENE DESCRIZIONI DETTAGLIATE DI SESSO.

Riconobbi subito i suoi occhi scuri e i capelli chiari. Si bloccò di scatto, assieme alla ragazza che lo stava mangiando con lo sguardo, non appena ci vide lì dentro.

Il mio ex ragazzo era lì, davanti a me.
Sperai con tutta me stessa che non mi riconoscesse, schiarendomi la voce in preda dai troppi ricordi.
"Vedo che non siamo stati gli unici ad avere questa idea." Disse un po' imbarazzata la mora accanto a lui.

Lo sguardo di Jace, ovvero il mio ex ragazzo, persisteva su di me.
Lo pregai con lo sguardo di non dire niente, vedendo che non avesse capito il mio messaggio.
"Claire..." Trattenni il respiro, sentendo lo sguardo di Harry farsi sempre più duro.

"Jace." Lo salutai, facendo per uscire, ma la sua voce mi fermò di nuovo.
"Sei...cambiata." la ragazza accanto a lui lo guardò in malo modo, cercando di attirare la sua attenzione con una stretta di mano ferrea e scuotendo ogni tanto il suo braccio.

Gli sorrisi, uscendo finalmente da quel bagno, seguita dal riccio.
"Chi era?" Mi chiese, fermando i miei passi, nuovamente. "Oh un vecchio amico." Provai ad essere il più credibile possibile, capendo di non esserci riuscita a pieno.

Sperai che i ragazzi non ci facessero domande e, fortunatamente, così fu.
Anche se ogni tanto si scambiavano degli sguardi complici o semplicemente ci guardavano curiosi, evitai di alzare la testa, continuando a mangiare ed a fissare il mio piatto di carne con dei condimenti greci o roba del genere.

Alla fine cenammo in tranquillità, parlando del più e del meno evitando l'argomento di me ed Harry nel bagno.

***

Erano già le cinque del pomeriggio, Sissie aveva dovuto raggiungere Alex e Rylee fuori da Liverpool per motivi di lavoro.

Uscii dal bagno avvolgendo l'asciugamano al mio corpo, dato che l'accappatoio era a lavare.
Bloccai subito i miei passi non appena notai che qualcuno fosse nella camera.

Bradley si era appena seduto sul mio letto fissandomi con i suoi occhi marroni, un po' imbarazzato.
"I-io stavo cercando Sissie, la porta era aperta e quindi sono entrato." Si grattò il retro del collo alzandosi nuovamente, facendo dei passi verso di me e, di conseguenza, indietreggiai.

"Io dovrei...ecco." Mi indicai, sentendo le guance farsi già troppo calde. Lui annuì prepotentemente e dopo un "ti aspetto fuori." Si avviò verso l'uscita chiudendosi la porta dietro le spalle.
Sospirai rumorosamente prendendo l'intimo e qualcosa di comodo da indossare.

Non appena fui pronta aprii la porta, trovando Brad appoggiato al muro che guardava il suo cellulare.
"Andiamo a fare un giro?" Boccheggiai, presa completamente alla sprovvista.

"Tranquilla." Rise facendomi riprendere da quello stato di trance.
"Andiamo." Chiusi la porta a chiave, ricordandomi, questa volta, la chiave elettronica.

"Mi dispiace, ma io sono venuto a piedi." Gli risposi che non c'era nessun tipo di problema anche se l'aria si era fatta molto più fredda, costringendoci ad indossare le giacche.

"Non credi sia un po' esagerato indossare un cappello di lana?" Gli indicai la testa, vedendolo toccarselo subito dopo.
"Mi piace." Alzai le mani in segno di resa, chiudendo lì il discorso.

"Dov'è Sissie?" 
"È fuori Liverpool per motivi di...lavoro." la presi un po' sul vago, sperando non continuasse con le domande.

"Come stai?" Mi guardò dall'alto, aspettando una mia risposta.
"Sto bene e tu?" Mi rispose nello stesso modo, sorridendomi appena.

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