Capitolo 4-Un grande spavento...

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-Tesorooo!-era la zia,nelle scale che la chiamava quasi urlando,salendo in modo veloce.
Emma non rispose,prese tutti i fogli li buttò a caso nel cassetto. Uscì e si asciugò il viso facendo finta di nulla. Sentiva la voce della zia che si avvicinava sempre di più allora cominciò a correre in punta di piedi verso camera sua.
Chiuse la porta e si mise sotto le coperte. La zia arrivò subito dopo.
Toc toc.
-Tesorino posso entrare?-disse la zia.
Emma fece finta di dormire profondamente.
La zia quindi,quasi preoccupata,aprì la porta. Vide Emma che dormiva e andò a svegliarla.
-Emma,tesoro,svegliati.-disse la zia.
Emma aprì gli occhi lentamente come se stesse dormendo da ore.
-Zia,ma che ore sono?-disse Emma sbagliando.
-Sono le 19.30 ti ho svegliata perché c'è July di sotto,ti sta aspettando,dice che mangiate fuori stasera. Ti ho chiamato dal citofono ma non rispondevi.-disse la zia con un sorriso.
-Oh...ehm,si. Lo avevo scordato. Comunque grazie zia.-disse Emma in tono assonnato.
La zia si incamminò di sotto ed Emma prese a prepararsi.
Si fece una doccia veloce,uno chignon morbido e un trucco molto semplice: eyeliner,fard color pesca e rossetto rosso matt. Indossava un pantalone a vita alta nero,top rosso a maniche lunghe con scollatura a V sul seno,lasciava intravedere un po la pancia,solo fin sopra l'ombelico poi scarpe,giubbotto e una borsa neri. Era il suo colore preferito.
Percorse il corridoio,scese le scale e vide la zia e July nell'ampio salone che l'aspettavano.
July aveva un jeans stretto strappato,una maglietta azzurra,scarpe sportive bianche,borsa e giubbotto blu. Capelli sciolti e truccata come Emma.
-Ciao Emma,sei pronta finalmente.-disse July sorridente.
-Si,a dire il vero ecco ehm..-disse Emma.
-Lo ha dimenticato,ma non fa nulla.-disse la zia sorridendo ed alzandosi dal divano.
-Eh già..-disse Emma imbarazzata.
-Oh non fa niente,adesso andiamo?-disse July.
-Si certo-disse Emma incamminandosi verso il portone principale.
-Aspetta tesoro vieni qui...-disse la zia gentile.
Emma tornò in dietro e la zia le diede 100 euro.
-Divertiti tesoro.-disse la zia felice.
Emma li prese ed assunse un aria imbarazzata dato che gli amici non avevano mai così tanti soldi in tasca. July guardava stupefatta,anche se non era la prima volta.
Uscirono di casa e salirono nella macchina di July.
-July ma che cazzo fai? Potevi dirmelo! Non sapevo che fare o cosa dire.-disse Emma.
-Scusa,non c'è stato tempo.-disse July.
-Vabene,ma perché hai inventato questa scusa per andare a mangiare fuori?-disse Emma.
-Perché pensavo che un bel giretto ti avrebbe tirato su il morale.-disse July con un sorriso.
-Si beh,forse hai ragione-disse Emma.
July la guardò e mise in moto,accese lo stereo e 15 minuti dopo si ritrovarono a cantare. Per un momento aveva messo da parte il ricordo.
-Dove andiamo?-disse Emma ridendo rumorosamente.
-A mangiare,ovvio!-disse July.
40 minuti dopo,arrivarono all'IYO un ristorante giapponese. Si sedettero e ordinarono sushi.
-Adoro il sushi.-disse Emma entusiasta.
-Si anche io.-disse July affamata.
Mentre aspettavano,Emma pensò se era giusto confidare all'amica della stanza e dell'oggetto misterioso.
Ci pensò un attimo. Decise che glielo avrebbe detto.
-Sai July,devo dirti una cosa.-disse Emma.
-Si dimmi tutto,sai che puoi farlo.-disse July.
Emma prese a raccontare dell'accaduto. Quando ebbe finito July era con gli occhi spalancati.
-Parla,non fissarmi così.-disse Emma.
-Ah! scusa se sono sconvolta. Comunque, penso che dovresti tornarci a prendere quell'oggetto.-disse July.
-Si,credo che lo farò molto presto.-disse Emma decisa.
Arrivò il sushi e cominciarono a mangiare.
-Ma Victoria ed Oliver?-chiese Emma mentre masticava.
-Ehm...non li ho invitati ecco. Un uscita tutta per noi due ahah.-disse July.
-Grazie,sei davvero un amica. Ma anche se fossero venuti non mi sarebbe dispiaciuto.-disse Emma.
-Oh..tranquilla. Sarà per un altra volta.- disse July.
Finirono di mangiare,pagarono il conto e uscirono. Emma voleva offrire,ma non voleva sembrare una spendacciona superiore agli altri,quindi preferì così.
July la accompagnò davanti casa e la salutò.
-Per qualsiasi cosa chiama ok?-disse July prontamente.
-Stai tranquilla-disse Emma.
Emma scese dalla macchina,chiuse la portiera e si incamminó oltre il cancello,lungo il vialetto. Arrivò davanti il portone e lo aprì.
July,quindi,mise in moto e andò via.
Entrò e salì in camera sua,la zia dormiva. Arrivata in camera sua si mise il pigiama e si infilò sotto le coperte. Erano le 2.00,voleva dormire.

Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now