Capitolo 31-Go to London!

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La sveglia suonava erano esattamente le 4.
L'unico pensiero che fece svegliare Emma,è che,sarebbe partita con l'amore della sua vita.
Si stiracchiò e sbadigliando si alzò dal suo magnifico e soffice letto.
Andò in bagno a farsi una doccia calda,lavò anche i capelli,che essendo ricci avevano bisogno di costanti cure.
Si asciugò e si vestì,indossò una jeans ed una maglietta a maniche corte rossa,scarpe di ginnastica bianche e una giacchetta di cotone nera. Molto comoda.
Poi si truccò come sempre,mise il profumo e prese la sua borsa; dove,come al solito,aveva messo di tutto: cellulare,portafogli,chiavi,biglietti aerei,trucchi,occhiali da sole,cuffie del cellulare,un piccolo block notes ed una penna nel caso avrebbe dovuto appuntare qualcosa,fazzoletti,salviettine imbevute e due assorbenti dato che le doveva arrivare il ciclo,i pacchi erano dentro la valigia.
«Ok ho finito» pensò Emma.
Scese giù per fare colazione,erano le 4:45 mancavano solo 15 minuti.
Non se lo aspettava,credeva che la zia dormisse ma invece era lì,in vestaglia da notte ed assonnata,ad aspettarla come sempre.
-Buongiorno Emma. Vieni siediti,la colazione è pronta.-disse la zia.
Emma guardò stupefatta,cos'era un addio? Sulla tavola c'era di tutto: latte e cereali,spremuta d'arancia,toast con uova e bacon,yogurt,frutta e una crostata ai mirtilli.
-Wow.-disse Emma.
Si sedette a tavola e cominciò a mangiare; il latte non le andava,così prese i toast e bacon,una spremuta d'arancia ed un pezzo di crostata ai mirtilli.
-Grazie zia era tutto buonissimo.-disse Emma.
La zia sorrise.
-Dai Emma è tardi,prendi i soldi e mettili in borsa.-disse la zia indicandoglieli.
Emma lì contò; erano 3.000 euro. Si girò e guardò la zia.
-Beh ecco,a Londra ci sono molte cose da fare...credo ti basteranno per una settimana.-disse la zia.
Emma corse da lei e l'abbracciò,lei sorrise.
-Buon viaggio tesoro. Fatti sentire.-disse la zia.
-Grazie zia. Certo che sì.-disse Emma.
Ad un tratto suonarono al campanello.
Din don...
Emma corse ad aprire. Era Oliver.
-Ciao bambolina.-disse Oliver dandole un bacio.
Emma gli sorrise ricambiando il bacio.
Poi Emma si spostò ed Oliver andò a salutare la zia.
Una stretta di mano e due baci sulle guance erano sufficienti.
-Stai attento alla mia bambina. Capito?-disse la zia.
-Certo stia tranquilla.-disse Oliver.
Poi Emma prese la sua valigia ed Oliver la aiutò a cercarla in macchina. All'aeroporto li accompagnava un taxi.
Emma salì in macchina salutando il taxista ed Oliver fece lo stesso. Il taxi mise in moto la macchina e con la mano Emma salutava sua zia,che,lentamente scompariva sempre di più,dietro gli alberi.
Arrivarono all'aeroporto,erano le 6:00. Scesero dalla macchina e cominciarono a fare tutta la prassi prima di partire.
Dopo 2 ore erano sull'aereo,stavano per partire. Erano le 8:00,c'erano 4 ore e 30 minuti di volo.
Poi finalmente l'aereo decollò; Emma sentì un vuoto nello stomaco ed anche Oliver.
Passavano le hostess con i carelli per dare acqua e cibo. Loro comprarono 1 bottiglietta d'acqua e un pacchetto di patatine.
Passavano le ore ad ascoltare la musica,fare selfie,risolvere i cruciverba e giocare con il computer di Oliver.
Passarono le 4 ore ed erano le 12:00 avrebbero mangiato in hotel.
L'aereo cominciò ad abbassarsi,stava atterrando.
Emma guardò fuori dal suo oblò; Londra era magnifica,vista dall'alto si vedeva tutta. Poi strinse forte la mano di Oliver e guardava con gli occhi spalancati. Oliver la guardò sorridendo e pensò: «la solita ansiosa».
Poi l'aereo toccò terra,Emma era così contenta.
Scesero dall'aereo e presero le valigie. Si diressero verso un taxi che li avrebbe portati all'hotel "St. James' Court".
Un hotel di lusso a 4 stelle,cucina raffinata,wi-fi gratuito e SPA compresa.
Avevano fame e non vedevano l'ora di vedere Londra.

Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now