Capitolo 24-Il pulsante dell'emergenza.

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Nel frattempo all'ospedale,attaccata al vetro della stanza di Emma c'era sua zia,stanca e triste guardava attimo per attimo il corpo di Emma. Erano già passati 3 giorni ed Oliver non era ancora tornato,non si avevano sue notizie,non aveva portato cellulare con sé e non c'era niente che si possa fare.
Mentre la zia pensava a tutto questo,passava un dottore da quel corridoio.
-Scusi dottore posso entrare da mia nipote?-disse la zia.
-Si,ma solo per 15 minuti. Preparatela.-disse il medico.
La zia era felice. La fecero entrare in una stanza, le misero una pomata sulle mani,dei guanti,un camice,una mascherina e una cuffia per capelli verdi.
-Adesso può andare.-disse il dottore.
La zia annuì. Entrò e si sedette; poi accarezzò Emma in fronte e gli prese la mano.
-Emma,la mia piccola bambina. Cosa ci fai qui in questo letto? Dovresti studiare,vivere la tua vita e stare con Oliver e le tue amiche. Passano sempre a trovarti,ogni pomeriggio,non le fanno entrare perché da quando hai avuto l'ultimo attacco hanno paura per te. Adesso possono entrare solo i familiari.
Sai,mi sono pentita di non averti fatto andare a Londra come volevi tu, ma prima volevo vederti laureata. Mi dispiace tanto Emma, svegliati ti prego! Ci manchi. Oliver ha bisogno di te. Non abbiamo sue notizie. È da poco che dormi su questo letto ma sembra un eternità.-disse la zia piangendo a dirotto e stringendole la mano.
Proprio in quell'istante la zia sollevò il capo e vide che un dito di Emma si muoveva su e giù lentamente.
-Oh mio Dio!-disse la zia alzandosi dalla sedia cliccando il pulsante delle emergenze.
I dottori arrivarono immediatamente.
-Cosa succede signora?-disse il dottore.
-Le stavo parlando e ha mosso un dito!-disse la zia.
-Ok adesso deve uscire. Dobbiamo fare un elettroencefalogramma per vedere se ci sono stati miglioramenti.-disse il dottore.
La zia annuì e asciugandosi le lacrime uscì dalla stanza.
Dopo 1 ora di attesa uscirono i dottori.
-Signora dobbiamo darle buone notizie. Sua nipote sta  migliorando.-disse il dottore.
La zia sorrise.
-Quando si sveglierà?-disse la zia.
-Questa non è una cosa che possiamo sapere,ma di certo crediamo che riuscirà a svegliarsi. Ora lasciamola riposare e anche lei vada a casa. Buona giornata.-disse il dottore stringendogli la mano.
-Si,grazie. Buona giornata a lei.-disse la zia ricambiando la stretta.
Si tolse tutte quelle cose che le avevano messo addosso,si slegò i suoi lunghi capelli biondi e lisci,ed aspettò ancora un po' dietro il vetro prima di andarsene.
Al centro,invece,Oliver e Jack cercavano in tutti i modi di aprire quella biblioteca. Quando ad Oliver gli venne in mente una cosa...


Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now