Capitolo 16-Il ritrovamento...

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Oliver andò a casa a fare le valigie poi ritornò dalla zia di Emma.
-Dormirai qui-disse la zia indicando la stanza di Emma.
-Vabene-disse Oliver.
Oliver sospettava che non le mancasse molto...guardandola,sembrava quasi un sollievo per lei che Emma non ci fosse. Magari era una sua impressione forse c'è l'aveva con lei solo perché aveva fatto rinchiudere Emma.
-Allora buonanotte-disse Oliver.
-Buonanotte-disse la zia chiudendo la porta.
Chiamò subito Victoria e July per raccontargli ogni cosa.
Si era notte ed Emma era lì da sola,al freddo...triste come non mai,pensava a tutto quello che aveva,e si era resa conto solo adesso di quanto era fortunata.
Pensava alla sua chiave presa da quel professore,ai genitori,a Londra. Sembravano solo ricordi lontani.
Oliver si addormentò,anche Emma.

Dopo 2 settimane...

Oliver non poteva stare più a casa,doveva andare all'Accademia. Così, ci andò.
Mentre camminava pensava...<Come mai non venivano a prendere la zia? Sapevano che Oliver si fosse trasferito lì? No no,impossibile.>
Incontrò July e Victoria,si misero a parlare e poi entrarono in classe per le lezioni.
Finite le lezioni ognuno andò a casa sua.
Oliver arrivato dalla zia,suonò il campanello ed ella gli aprì. Lui vide che tremava come una foglia.
-Che è successo?-disse Oliver spaventato.
C'erano due uomini stesi per terra, non morti erano solo svenuti.
Oliver guardava scioccato.
-Io...io..li ho aggrediti perché tu non c'eri e tu devi venire con me-disse la zia,con voce tremolante.
-Come?-disse Oliver.
-Gli ho offerto del thè e dei biscotti...nel thè ho messo un sonnifero. Oh,è molto leggero si sveglieranno presto-disse la zia.
Era comprensibile,aveva paura.
Li misero seduti e quando ripresero i sensi Oliver si nascose mentre la zia fece finta di preoccuparsi, in modo da sembrare credibile.
-Avete forse un intolleranza al thè o allo zucchero?-disse la zia.
Loro la guardavano storditi e si chiedevano che fosse successo. Poi si alzarono,presero la zia e la bendarono; uscirono fuori e salirono sul furgoncino per andare da Emma.
Oliver si mise un cappello e degli occhiali da sole per non farsi riconoscere,dato che lo avrebbero visto dallo specchietto della macchina. Loro partirono e lui gli stava dietro da molto lontano.
Uscirono dalla città,andavano verso le colline.
Oliver vide un posto pieno di alberi.
La macchina andò lì e lui fece lo stesso.
Guardando da più vicino vide una struttura enorme dipinta di verde scuro,per mimetizzarsi.
<Bastardi! Ecco perché non si trova in nessun posto!> Pensò Oliver.
Gli uomini nel frattempo,fecero scendere la zia e Oliver osservò attentamente dove la facevano entrare. Si portò dietro un coltello,perché non si sapeva mai.
Scese dalla sua macchina e cominciò ad osservare tutto il centro...per sfortuna era enorme,non sapeva dov'era Emma.
Passò un ora, poi sentì una voce, era la voce di Emma. La vide tramite le sbarre diceva agli uomini di non voler andare dalla zia. Era debole,molto magra.
Poi gli uomini si rassegnano se ne andarono. Le sbarre erano alte lui aveva solo un coltello. Si allontanò e chiamò July.
-July ehi,sono io Oliver-disse Oliver a bassa voce.
-Hai novità?-disse July speranzosa.
-Sono da Emma.-disse Oliver.
-O mio Dio Oliver,allora l'hai pre...-non poté finire la frase che Oliver la interruppe.
-Shh,non fare domande-disse Oliver.
July si zittì immediatamente.
-Mi serve una corda resistente ed una sega a batteria potente. Porta anche Victoria lei che è brava di computer qui c'è un allarme annesso.-disse Oliver.
-Ok bene. Dove ti trovi?-disse July.
Oliver glielo descrisse per bene,staccarono la telefonata e aspettò.
Si diresse verso Emma.
-Ehi bellissima-disse Oliver dall'alto senza toccare le sbarre.
-Oh cazzo adesso ho anche le allucinazioni!-disse Emma ad alta voce.
-Amore non è un allucinazione sono qui!-disse Oliver.
-Oh mio Dio. Come hai fatto ad arrivare qui?-disse Emma con gli occhi pieni di lacrime.
-Emma,non è come credi tua zia ti vuole bene,non ha letto il contratto,ha firmato e basta. Voleva solo aiutarti.-disse Oliver.
Emma restò lì impalata,con le lacrime che le scendevano sul viso.
-Piccola sto aspettando July e Victoria. Ti tiriamo fuori da qui.-disse Oliver.
Sentì una macchina si girò a guardare e...

Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now