Capitolo 36-Finale parte 1.

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Emma abbracciò Oliver forte,così forte da stritolarlo,urlava dal dolore e piangeva. Le sue urla erano strazianti,così strazianti da far rabbrividire chiunque nelle vicinanze. Oliver la consolava. Poi Emma si rialzò.
-Adesso basta! Mi ha fatto troppo male. Pagherà,andiamo a denunciarla.-disse Emma.
Oliver annuì,l'aiutò a scendere le scale,uscirono dalla casa,salirono in macchina e si diressero alla questura.
Dopo un ora arrivarono. Entrarono ed Oliver vide subito il maresciallo Errol.
-Buongiorno ragazzo!-disse il maresciallo Errol.
Oliver lo abbracciò. Poi si tolse.
-Emma ti presento il maresciallo Errol lui mi ha aiutato ad incastrare il professore!-disse Oliver.
-Piacere Emma.-
-Piacere mio che finalmente ti conosco. Complimenti che bel pancione. Auguri.-disse il maresciallo.
-Grazie mille.-disse Emma.
-Senti Errol,abbiamo un problema.-disse Oliver.
-Dimmi tutto.-disse il maresciallo.
Oliver si mise a raccontare Emma era lì,ma fissava il vuoto. Pensava a come,potesse vivere accanto a quella che uccise i suoi genitori per 19 anni.
Oliver finì di raccontare.
-Beh non abbiamo prove ragazzo.-disse Errol.
-Invece si. Abbiamo questa lettera.-disse Oliver.
-Non è sufficiente. Mi dispiace,una lettera la può scrivere chiunque.
-Quindi che possiamo fare?-disse Emma.
-Io suggerirei di sbattergli la verità in faccia,in modo che noi possiamo sentirla parlare e quindi incastrarla con le sue stesse mani. Ci nasconderemo dietro le siepi e gli alberi della villa. Ti darò un walkie-talkie così possiamo sentirci.-disse il maresciallo.
Oliver ed Emma si guardarono.
-Si per me va bene. Quando?-disse Emma.
-Adesso!-disse il maresciallo.
Partirono tutte le pattuglie con le sirene spente, e poi anche Emma ed Oliver. Arrivarono dopo 2 ore alla villa della zia.
-Emma parla Errol.-
-Si Errol ti riceviamo.-disse Emma.
-Aspetta il nostro ordine per suonare al campanello.-disse Errol.
Nel frattempo,loro non lo sapevano,la zia aveva sentito arrivare molte macchine sotto casa sua e si mise a guardare dalla finestra. Andò nella sua cassaforte,una cassaforte che Emma non sapeva che lei avesse,e prese una cosa...poi aspettò seduta.
-Vai Emma,falla scendere.-disse Errol.
Lei si girò e diede un bacio intenso al suo amato Oliver,che era al suo fianco.
Emma si diresse al portone e suonò al campanello. La zia a sua insaputa era lì,dietro il portone che le sorrideva.
-Ciao Emma.-disse la zia.
-C-iao.-disse Emma indietreggiando.
-Sei sorpresa? Devi ancora imparare moltissime cose nella tua giovane vita!-disse la zia.
Aveva l'aria soddisfatta,come una vipera che ha appena sputato del veleno. Emma si prese di coraggio e le disse tutto così per come le veniva.
-Oh si è tutto vero,quello stupido di tuo zio! L'ho ucciso io. È per questo che ti ho fatto rinchiudere quando ho saputo che lo sognavi.-disse la zia.
-Sei una strega! Io ho vissuto al tuo fianco per 19 anni!-disse Emma.
-Pensa a quanto potevamo stare bene insieme ancora un po' se non si sarebbe messo di mezzo Oliver!-disse la zia.
A quel punto i carabinieri si alzarono. Facendosi vedere.
-Ferma! Mani dietro la testa,sei in arresto!-disse il maresciallo Errol.
Quando ad un certo punto la zia,infilò la mano nella tasca della sua gonna e tirò fuori una pistola da borsetta,molto piccola. La puntò verso Oliver. Emma la guardò scioccata e piangeva.
-Sei stato tu a portarti via la mia Emma! Adesso voi tutti metterete giù le armi e le butterete lontano!-disse la zia urlando.
Tutti guardarono il maresciallo e lui fece cenno con la testa di ascoltarla. Quindi tutti insieme lanciarono le armi verso la zia.
-Bene bene. Io non andrò in carcere cara Emma. Tu hai voluto tutto questo! Io ti ho allevata fin da piccola! Ti ho dato tutto! Mi ringrazi così?-disse la zia.
Emma iniziò a piangere,Oliver anche.
-Lascia stare Oliver! Lui non c'entra niente!-disse Emma urlando.
-Quindi tu sacrificheresti la tua vita per la sua?!-disse la zia.
-Si!-urlò Emma.
-Emma! No!-disse Oliver.
-Bene!-disse la zia.
Puntò la pistola verso di Emma e sparò. La prese nella spalla,Emma cadde all'indietro.
Oliver gettò un urlo e corse da Emma,la zia cominciò a correre entrando nella villa.
-Prendete le vostre armi e correte! Trovate quella puttana!-disse il maresciallo Errol. Poi prese il telefono e chiamò l'ambulanza.
-Pronto? Un ambulanza,hanno sparato ad una ragazza incinta. Sbrigatevi! In via "Borgogna numero 20".-
-Amore ce la farai.-disse Oliver piangendo a dirotto.
Emma lo guardava piangendo,respirava affannosamente.
-Se non ce la dovessi fare mi prometti una cosa?-disse Emma.
-Cosa?-disse Oliver.
-Salva la nostra bambina,dille sempre la verità. Raccontagli di sua madre e dalle sempre coraggio.-disse Emma.
-Tu sarai con me per dirle tutto questo.-disse Oliver.
-Chiamala Kety ok? Mi piace questo nome...-disse Emma.
-Si amore va bene.-disse Oliver.
-Baciami.-disse Emma.
Oliver eseguì; la sollevò poco da terra,l'abbracciò e le diede un bacio,con tanto amore e passione.
-Ti amo,e per sempre ti amerò. Se un giorno sentirai accarezzarti saprai che sono io.-disse Emma.
-Anche io ti amo e lo farò per sempre...-disse Oliver piangendo a dirotto.
Poi svenne,aveva perso troppo sangue e l'ambulanza non era ancora arrivata.
-Errol dove cazzo è l'ambulanza?-disse Oliver urlando.
Emma era lì,distesa per terra,in una pozza di sangue, che con il vestito bianco che aveva addosso,risaltava di più. Anche il giardino era impregnato del suo sangue. Respirava ancora,ma aveva perso completamente i sensi.
L'ambulanza arrivò,presero Emma ed Oliver salì insieme a lei. Le misero subito l'ossigeno e le disinfettavano la ferita. Oliver le teneva la mano,piangendo e dicendole di restare con lui.
Arrivarono in ospedale e la portarono d'urgenza in sala operatoria.
Oliver restò lì fuori,impotente di fare qualcosa per la sua amata Emma.

Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now