Capitolo 37-Finale parte 2.

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Nel frattempo alla villa avevano trovato la zia. La portarono in un carcere di massima sicurezza dove la condannarono all'ergastolo. Non sarebbe più uscita.
Oliver era dietro la porta della sala operatoria,si sedette lì ad aspettare Emma.
Lui ancora non lo sapeva ma dovettero fare ad Emma un cesareo d'urgenza,dato che lei non era in grado di partorire.
La operarono,presero la bambina e la misero nell'incubatrice,è di 7 mesi. Dovevano ricucire Emma e toglierle il proiettile. Ma proprio in quell'istante,la macchina dei parametri vitali emetteva una sequenza continuata. Emma stava morendo. Provarono a rianimarla con il defibrillatore,purtroppo non ci riuscirono Emma morì. Aveva perso troppo sangue ed il proiettile era ormai arrivato al cuore,il cesareo durò 2 ore era ormai troppo tardi. Non poté vedere nemmeno la sua Kety...
I dottori scrivevano il giorno del decesso e l'ora,mentre piangevano; poi pensarono a come dire ad Oliver dell'accaduto.
Uscì il chirurgo che operò Emma,Oliver lo guardò in attesa che dicesse qualcosa. Si limitò ad allargare le braccia. Oliver lo abbracciò urlando e piangendo.
-Mi dispiace,ragazzo. Non abbiamo potuto fare niente,Emma non ce l'ha fatta,abbiamo salvato tua figlia.-disse il chirurgo.
Oliver si buttò a terra,urlava,il suo cuore si era lacerato. Aveva perso tutto,aveva solo una cosa: Kety.
-Fatemi vedere Emma.-urlò Oliver.
Lo portarono da lei,era bianca,fredda con gli occhi chiusi e i capelli sciolti,ricci poggiati su quella lastra altrettanto fredda.
-Amore mio! Perché mi hai lasciato? Perché?! Avevamo una vita davanti insieme!-urlava Oliver.
Un immagine che avrebbe fatto drizzare i peli a chiunque. La toccava,la accarezzava e la baciava non riusciva a crederci.
I dottori lo tolsero con la forza dal corpo di Emma,mentre lui urlava,provarono a calmarlo ma lui corse su una terrazza molto alta,voleva buttarsi.
Ad un tratto sentì una voce,era un pianto,il pianto di un neonato. In quel momento si ricordò delle promesse fatte ad Emma. Deve crescere Kety.
Scese dal terrazzo e chiese al chirurgo di portarlo da sua figlia.
Arrivò lì davanti al vetro e vide quel fagottino avvolto tra le coperte rosa,nell'incubatrice. Si commosse. Era uguale a sua madre,solo una cosa aveva di Oliver: le labbra.
-Come si chiama?-disse il dottore.
-Kety Stone-Wilson.-disse Oliver.
-Bene.-disse il dottore.
I funerali si svolsero 2 giorni dopo,Oliver gli fece un funerale davvero emozionante,le rose,la banda musicale e la bara bianca. Le comprò un bel vestito bianco,nero e grigio perché erano i colori che amava. Dentro la bara mise il cofanetto,la chiave,la lettera e tutte le foto che aveva trovato nella sua vecchia casa,tranne una che se la tenne per far vedere a Kety i suoi nonni. Andò in gioielleria e prese due fedi nuziale,una per lui ed una per lei. Gliela mise al dito,dentro c'era un incisione: "Per sempre insieme." Scelse la foto più bella da mettere nella lapide e fece incidere una frase: "A te che sei parte di me,a te che mi hai amato come nessuno ha mai fatto,a te che hai portato via un pezzo del mio cuore,a te che adesso sei la mia stella più bella,a te che avevi tanto da vivere,a te che mi hai donato sorrisi ed emozioni,a te che non potevi farmi più felice rendendomi padre della nostra Kety. Ti amo,Oliver."
July e Victoria erano così tristi,che decisero che avrebbero aiutato Oliver in qualsiasi cosa. Loro sarebbero state le zie di Kety,per sempre. Portarono sulla tomba di Emma peluche,fiori e sushi; quel sushi che mangiavano sempre insieme tra segreti e risate.
Lasciarono andare in aria palloncini bianchi,in segno della sua purezza ed onestà,perché una persona così non sarebbe mai più esistita.
Oliver dopo una settimana si prese di coraggio,ricominciò il suo lavoro,Emma non avrebbe voluto che lui abbandonasse tutto. Poi andò nella villa della zia e prese tutte le cose di Emma: cellulare,collane,bracciali,vestiti e foto. La chiuse per sempre e tornò nella casa dove abitava con Emma.

Dopo 8 anni...

-Tanti auguri a te,tanti auguri a te,tanti auguri a Kety,tanti auguri a te! Brava! Esprimi un desiderio e soffia tutte le candeline con tutta la forza che hai!-disse July.
Kety soffiò tutte le candeline. Partirono gli applausi.
-Hai espresso un desiderio?-disse Victoria.
-Si zia.-rispose Kety.
-Non dirlo va bene?-disse July.
-Si.-rispose Kety.
-Vieni qui puzzola.-disse Oliver.
Kety corse verso suo padre sbellicandosi dalle risate.
Oliver la prese in braccio,cominciando a camminare verso il giardino,mentre July e Victoria servivano la torta agli altri bambini.
-Papà?-disse Kety.
-Si?-disse Oliver.
-Vuoi sapere qual'è il mio desiderio?-disse Kety.
-Se me lo dici non si avvererà.-disse Oliver.
-Non fa niente,tanto non si avvera lo stesso.-disse Kety.
Oliver la guardò.
-Vorrei che mamma fosse qui con noi.-disse Kety.
Ad Oliver scesero le lacrime.
-Mamma è sempre con noi,Kety. Vedi,lei un giorno mi ha detto che se sentiamo un brivido,è lei che ci tocca. Tu non devi avere paura,la mamma non ti fa del male.-disse Oliver.
Kety lo guardò con quegli occhioni grandi e verdi e quei capelli ricci e scuri. Era la reincarnazione di Emma,più cresceva,più le somigliava.
-Papà!-esclamò Kety.
-Dimmi.-disse Oliver.
-Sento un brivido,è la mamma! Avevi ragione è qui! Vado a dirlo subito a zia July e zia Victoria-disse Kety.
Oliver le sorrise,e lei cominciò a correre verso casa.
Oliver pensò che se lo era inventato ma poco dopo,sentì come un peso sulla spalla...come una mano,si girò e non c'era nessuno. Poi sentì un brivido lungo la guancia,come una carezza,così sorrise e disse ad alta voce: "Ciao mio angelo." La bambina aveva ragione. Poi si incamminò anche lui verso casa.
Eh sì,Emma era lì,non potevano vederla ne sentirla,ma era lì alla festa di compleanno della sua Kety,li guardava giocare e sorridere. Pensava a quanto Oliver fosse un bravissimo padre e a quanto sarebbe stato bello se fossero vissuti insieme per sempre,da viva.

                                   Fine.

Un Ricordo Sbiadito.Where stories live. Discover now